Oggi la ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare ci porta nelle terre dell’Omnis con la recensione di Tra Catene e Cenere. Possiamo inserire questo librogame nella categoria pesi massimi dato che parliamo di un tomo di ben 600 pagine con circa 1000 bivi tra cui destreggiarci. Prima di partire ad analizzare Tra Catene e Cenere devo ringraziare Edoardo Dalla Via e Leonardo Benucci per averci mandato questo librogame, ma soprattutto per la passione che hanno messo nel volersi lanciare in questa nuova avventura autoprodotta. Vi segnalo, nel caso vogliate acquistarlo, che Tra Catene e Cenere è disponibile su Amazon al costo di circa 24,95 €.
L’ambientazione di Tra Catene e Cenere è frutto della fantasia dell’associazione GDV GruppoLuceNera che ha creato una versione alternativa del nostro mondo. La storia e i personaggi che incontreremo sono il frutto delle loro giocate, una sorta di omaggio a questo mondo che tutti insieme hanno creato. Dal mio punto di vista è una cosa bellissima, e mi incuriosisce sapere come si siano svolte quelle giocate e quanto siano simili alle scelte che ho portato avanti io.
Il comparto grafico è stato seguito da tre artisti e i risultati mi hanno soddisfatto. Joao Henrique De Jesus Gomes si è occupato della copertina, mentre Eliza Bolli e Riccardo Madioni si sono occupi delle illustrazioni interne. La fotografia infine è stata seguita da Emanuele Baldacci.
Il librogame ha un regolamento semplice ed una storia avvincente, ricca di colpi di scena che analizzeremo però nel dettaglio nella seconda parte della recensione.
Ho deciso di iniziare infatti analizzando quelle che a mio avviso sono delle scelte di impostazione del librogame particolari, e sono state il primo muro contro cui mi sono scontrato.
Il Genere del Narratore
Devo ammettere che la scelta di utilizzare il femminile per rivolgersi al nostro personaggio mi ha fatto riflettere. All’interno del librogame sono presenti due personaggi maschili e due femminili, ma nonostante questa diversità, i png utilizzeranno quasi sempre il femminile per rivolgersi a noi. Gli unici momenti in cui questo dettaglio viene modificato sono quando un paragrafo può essere letto solo da un determinato personaggio, e nella terza parte del libro. I due autori sicuramente sapevano che questa scelta avrebbe dato dei problemi e hanno deciso di inserire una risposta addirittura nel regolamento.
Perchè al femminile? Perchè no?
In attesa che la lingua italiana introduca ufficialmente la forma neutra, in fin dei conti l’uso del genere in un racconto scritto in seconda persona con due personaggi maschili e due femminili tra cui scegliere è il lancio di una moneta: stavolta è uscito “femminile”
Nulla la dire, soprattutto se consideriamo il fatto che da sempre le lettrici di librigame si trovano a scontrarsi con l’uso predominante del maschile. Apprezzo quindi questa scelta, ma non posso evitare di chiedermi se davvero non ci fosse un’alternativa utile ad evitare questa nota stonata da sempre presente all’interno dei librigame.
Qualche Nota Curiosa su Tra Catene e Cenere
Sottolineo il fatto che questa parte non parla di problemi, ma di scelte precise da parte dei due autori di cui mi sembra giusto parlare. Sono curioso di sentire la vostra opinione dopo che avrete letto questo librogame.
La prima curiosità nasce da una precisa scelta grafica. Il libro è diviso a capitoli, ma non segue una numerazione ordinata. Il primo capitolo termina al paragrafo 84, ma ricomincia direttamente al 100. Il secondo termina al paragrafo 692 e ricomincia a 700. Questa scelta si ripete per tutti capitoli, ed è stata fatta per dare un preciso segnale al lettore che il capitolo è concluso. Non cadete quindi nella paura di esservi imbattuti in un enorme errore di stampa.
La seconda curiosità invece è qualcosa di veramente particolare ed è la prima volta che mi imbatto in una scelta del genere. Nel librogame sono presenti delle trappole contro i bari. Vi capiterà infatti di trovare dei bivi “particolari” che non vi porteranno a nulla, se non ad una figuraccia o alla fine della vostra avventura. Io ovviamente dopo aver scoperto questa curiosità, mi sono impegnato a cercarle , utilizzando come personaggio quello più affine agli inganni e ai tiri mancini.
Per scoprire di quale personaggio sto parlando, non vi resta che continuare a leggere, dato che i protagonisti dell’avventura sono il prossimo argomento di questa recensione di Tra Catene e Cenere.
I Personaggi e gli Obbiettivi di Tra Catene e Cenere
Questo librogame che racconta una storia avvincente vissuta attraverso gli occhi di quattro personaggi con storie diverse e soprattutto obbiettivi diversi:
- Acromion – Il mago della Torre Nera: scaltro studioso della magia nera, ha sempre sperato che il sapere potesse sopperire alla fragilità del suo corpo. Ora è finalmente giunto il momento in cui deve dimostrare al circolo interno di essere pronto a sostenere la prova da Negromante. L’obbiettivo di Acromion è sottrarre il potere al demone conosciuto come la Danzatrice Cinerea.
- Dianora – La barda Ossianica: combattente e cantastorie girovaga. Dotata di una voce invidiabile e abile nell’arte della scherma. Fedele del tristo Mietitore, canta le gesta degli eroi sperando un giorno di cantare le sue. L’obbiettivo di Dianora è cantare la storia del villaggio di Sadora.
- Duccione – Il sacerdote di Loki: loquace e subdolo seguace della divinità malvagia Loki. Araldo dell’inganno, re del sotterfugio e difensore dell’amor proprio. Si avventura per l’Omnis tessendo trame e nella speranza di comprare la carica più alta del suo culto. L’obbiettivo di Duccione è schernire e sconfiggere la Danzatrice Cinerea.
- Norla – La guerriera nana: un miscuglio di forza e coraggio concentrati in un piccolo corpo. Chiama amici chiunque gli offra una birra, mentre i nemici non la chiamano affatto: i morti non parlano. Orgogliosa decisa e testarda come solo i nani sanno essere. L’obbiettivo di Norla è uccidere il demone conosciuto come la Danzatrice Cinerea.
Norla sarà la più forte fisicamente, mentre Acromion il più abile con la Magia. Dianora potrà facilmente ribaltare la situazione con i suoi canti, mentre Duccione tesserà subdolamente i suoi inganni. La nostra avventura riguarda il Villaggio di Sandora e la Danzatrice Cinerea, e durerà tre giorni. i primi due saranno comuni per tutti i personaggi, mentre il terzo giorno sarà diverso in base al protagonista che abbiamo scelto.
Recensione della Meccanica di Tra Catene e Cenere
Questa parte della recensione sarà molto breve dato che il librogame in questione ha una meccanica molto semplice e alla portata di tutti. Per prima cosa non servono dadi. Gli scontri e le situazioni vengono risolte in base all’esperienza ottenuta durante l’avventura. In base alle nostre scelte otterremo dell’esperienza positiva + o negativa -. In base al numero di + che avremo sbloccato potremo accedere a determinati paragrafi.
I nostri personaggi avranno solo due caratteristiche fondamentali: i punti ferita e, per chi usa gli incantesimi, i punti magia. Alla fine di ogni capitolo saliremo di livello e questo aumenterà le statistiche in nostro possesso in base al nostro personaggio.
Per tenere traccia dei diversi percosi il librogame ci chiede di inserire un segno vicino ad alcuni paragrafi colorando un cerchio. In base ai cerchi che avremo colorato potremo avanzare attraverso i tanti percosi.
Se hai annerito il 122 e vuoi chiedergli chi fosse vai al 123
Come vedete è molto semplice, anche se mi permetto di darvi un suggerimento. Se colorate il pallino a fianco del capitolo, prima di poter rigiocare il libro dovrete cancellare tutti i pallini. A mio avviso è più comodo segnarsi il tutto su un foglio così da non rovinare il librogame con pallini e continue cancellature. La scheda del personaggio ha uno spazio apposta per questo tipo di appunti.
Questo è tutto, non serve sapere altro e potete iniziare immediatamente a giocare.
Considerazioni Finali
Tra Catene e Cenere mostra alcuni difetti, ma di sicuro ha molti aspetti positivi. Il primo fra tutti è l’alta rigiocabilità. Nonostante i primi due giorni siano comuni, le abilità dei personaggi e la loro storia permettono un approccio molto diverso trasformando l’avventura ed aggiungendo continue informazioni. Nella mia prima giocata con Acromion avevo evitato di aiutare una guerriera ferita ritenendola inutile al mio scopo, e non possedendo poi il talento adatto. Norla invece addestrata nel bendare e tamponare le ferite più gravi ha potuto interagirci e questo mi ha aperto delle nuove possibilità. Ho giocato questo librogame con tutti e quattro i personaggi e, nonostante conoscessi oramai a memoria la trama di fondo, è stato estremamente interessante scoprire l’approccio di un personaggio rispetto ad un altro.
Mentre affrontavo la danzatrice cinerea con Norla ho percepito tutta l’epicità del combattimento. La storia di Dianora invece è stata emozionante per un motivo completamente differente, facendomi percepire tutto il peso delle scelte fatte. Ho riso degli inganni di Duccione e mi sono divertito a sfruttare gli altri per ottenere il potere con Acromion.
Come ultima riflessione di questa recensione, considero Tra Catene e Cenere una buona linea di partenza per questi due autori, che potranno sfruttare l’esperienza ottenuta per i futuri lavori. Sono curioso di scoprire se ci racconteranno ancora le vicende del mondo di Omnis o proveranno qualcosa di diverso.
Trackback/Pingback