Si tratta di un dungeon crawler grim fantasy di genere Old School. Per poter iniziare a giocare bisogna armarsi di matite, alcune fotocopie delle schede dei personaggi, miniature e battle map (o, in alternativa, segnalini di qualsiasi genere e fogli a quadretti su cui disegnare i vari dungeon).
Questo prodotto condivide l’ambientazione con Streben – One Page RPG che abbiamo avuto già il piacere di recensire. Si tratta di un mondo post-apocalittico dove gli uomini, uniti sotto un unico vessillo, affrontano la minaccia di mostri e abomini arrivati con la Grande Catastrofe. Reliquie del passato sono divenute proibite, anche se molti collezionisti pagano profumatamente i cacciatori di tesori più temerari ed emarginati; i soli disposti a rischiare la pelle a tal punto pur di arricchirsi.
La Creazione dei Personaggi di Streben – Cacciatori di Tesori
Una dovuta premessa: Streben – Cacciatori di Tesori può essere giocato da un minimo di un giocatore ad un massimo di sei (cinque giocatori e un Master). La presenza del Master non è quindi obbligatoria; indipendentemente da quanti giocatori ci sono al tavolo, il numero di personaggi consigliato è 4 o 5, così da non rendere i dungeon eccessivamente mortali.
In questo gioco non esistono classi (nel senso classico del termine) e tutti i personaggi sono umani, contraddistinti però da Caratteristiche e Talenti.
Il primo passo è distribuire 15 punti Caratteristica tra Forza, Resistenza, Agilità, Intelligenza e Volontà; ognuna deve avere un punteggio compreso tra 1 e 5.
In seguito bisogna scegliere 2 Talenti. Il primo deve essere un Talento Base, da scegliere tra Avventuriero, Guerriero o Incantatore. Il secondo può essere un altro Talento Base (nel caso si voglia “multiclassare”) oppure un Talento Secondario legato al percorso sbloccato dal Talento Base selezionato precedentemente.
Infine bisogna spendere i 100 dinarius iniziali in equipaggiamento. Il manuale fornisce delle tabelle dove poter consultare le varie armi, armature e pozioni disponibili.
Esistono poi anche dei Talenti Avanzati sbloccabili possedendo uno specifico Talento Secondario; questi non sono ovviamente un’opzione durante la creazione del personaggio, ma solo quando questo potrà progredire. Nonostante Streben – Cacciatori di Tesori non sia un classico gioco di ruolo, questo avviene tramite l’accumulo di punti esperienza. Quando se ne possiede una quantità sufficiente, si possono spendere per l’acquisto appunto di nuovi talenti. Questo processo però non contempla un livello del personaggio, proprio come in uno dei giochi d’ispirazione: Warhammer Fantasy.
Il Regolamento di Gioco
Come vi spiegherò in questa sezione della mia recensione, Streben – Cacciatori di Tesori ha poche e semplici regole. I personaggi possono esplorare i dungeon, prestare attenzione a porte segrete e trappole, incontrare nemici da affrontare e tesori da recuperare.
Per poter eseguire queste azioni bisogna fare delle Prove. Per avere successo bisogna lanciare un dado a sei facce e ottenere un risultato uguale o inferiore al punteggio di Caratteristica legata all’azione che si sta svolgendo. Il risultato 6 è sempre un fallimento mentre l’1 è sempre un successo. In base alle circostanze si potrebbero dover applicare dei bonus o dei malus; essi non si sommano tra loro, ma si tiene solamente il più alto.
Ogni volta che i personaggi entrano in un dungeon, il tempo è scandito dal conteggio dei Round. In ognuno di essi si possono compiere due azioni. Ad esempio si può entrare in una stanza ed effettuare una Prova; alternativamente si può anche ripetere due volte la stessa azione. Esistono inoltre alcune Azioni Gratuite (come il bere una pozione o passare un’oggetto ad un alleato) che si possono fare in aggiunta alle due normalmente disponibili.
Il Combattimento
Prima di iniziare a muoversi è necessario stabilire e dichiarare un ordine di marcia.
Ogni volta che i personaggi incontrano una creatura ostile, devono tirare l’Iniziativa per determinare se agiscono prima loro o gli avversari. Per ogni fazione, chi ha il valore più alto di Anima tira 1d6 e somma il risultato al suo punteggio di caratteristica; chi ottiene il totale più alto agisce per primo. Questa regola non si applica se i personaggi fanno rumore; in questo caso gli avversari agiscono per primi.
Per attaccare con armi o magia, si effettua una prova sulla caratteristica; si utilizza Forza per il corpo a corpo, Agilità per gli attacchi a distanza, Anima per la Magia Istintiva e Volontà per la Magia d’Ammaliamento. I danni invece sono sempre fissi e questo sveltisce lo svolgimento dei turni.
I personaggi e i PNG possono difendersi dagli attacchi attraverso una prova di Agilità per schivare o di Forza per parare.
In Streben – Cacciatori di Tesori esistono tre tipi di magia: la Magia Istintiva, la Magia Rituale e la Magia d’Ammaliamento. La Magia Istintiva può essere utilizzata in combattimento per fare danno ai nemici, indebolirli o rafforzare i compagni. Magia Rituale, fatta eccezione per l’incantesimo Stabilizzare, non può essere usata in combattimento e serve per curare, generare creature o dare dei buff ai compagni. La Magia d’Ammaliamento può essere utilizzata in combattimento per controllare i nemici, confonderli o incoraggiare i compagni.
Generare i Dungeon
Per poter giocare a Streben – Cacciatori di Tesori, bisogna creare i Dungeon. Se è presente un master, sarà lui a occuparsene prima delle sessioni e solo lui conoscerà il loro contenuto; in caso contrario, saranno i giocatori a creare al momento e casualmente la mappa da esplorare.
Ogni Dungeon è composto da13 stanze o corridoi. Si parte sempre da una stanza iniziale, priva di mostri, trappole o tesori; le altre sono generate attraverso le tabelle casuali del manuale, le quali indicano il numero di porte e la presenza di tesori, trappole e/o mostri. Attenzione però: possono esserci anche delle stanze segrete con preziosi tesori, quindi tenete gli occhi aperti, Cacciatori!
Sono presenti anche dei Dungeon Avanzati per gli avventurieri con un maggior numero di talenti. Il manuale fornisce inoltre due dungeon prefatti per approcciare il gioco.
Esplorare l’Impero
Abbiamo visto che questo GdR alternativo si focalizza sui Dungeon, ma può essere esplorato anche l’Impero. Esso comprende nove città e inoltre vi è la città libera di Hamburg. Quando iniziano una nuova campagna, i giocatori devono scegliere da quale città iniziare il loro cammino.
Per potersi spostare fuori dalle città bisogna utilizzare la Mappa Esagonale fornita dal manuale, nella quale ogni esagono conta come un giorno di viaggio. In ognuno di essi bisogna tirare un dado a sei facce e il risultato determinerà se contiene un nuovo Dungeon oppure un territorio selvaggio (pianura, foresta, montagna…). Ovviamente nelle terre selvagge ci possono essere degli incontri con le creature della zona.
Quando si raggiunge una città, è possibile riposare in taverna, acquistare equipaggiamento al mercato o fare un salto al mercato nero dove contrattare con i ricettatori e rivendere i tesori trovati nei dungeon. Se i vostri personaggi vogliono guadagnarsi qualche dinarius in più, possono anche svolgere qualche lavoretto o esplorare qualche sotterraneo improvvisato all’interno delle mura.
Recensione dell’Estetica di Streben – Cacciatori di Tesori
Streben – Cacciatori di Tesori è un manuale compatto di 88 pagine con copertina flessibile, ricco di illustrazioni, mappe e tabelle. Ho apprezzato molto l’impaginazione chiara e il font semplice; inoltre la suddivisione in capitoli chiari è razionale e funzionale, agevolando ulteriormente la consultazione.
Le illustrazioni sono perfettamente in armonia con l’ambientazione e lo stile old school del gioco; in questo caso i complimenti vanni fatti a Simone “Old Raging Barbarian” Tammetta e William McAusland. Lo stile in bianco e nero e il tratto molto deciso aiutano a visualizzare in maniera chiara il contesto.
Tutte le mappe inserite sono comode da leggere e pronte ad essere utilizzate durante le sessioni di gioco; lo stesso vale per la scheda del personaggio: semplice, funzionale e pronta per essere fotocopiata.
Conclusioni della Recensione di Streben – Cacciatori di Tesori
Questo gioco trasmette perfettamente l’atmosfera old school che vuole incarnare. L’ambientazione manca un po’ di approfondimento, ma Streben – Cacciatori di Tesori si focalizza su altri aspetti e lascia ai giocatori la libertà di riempire i vuoti; vuole inoltre essere un gioco gestibile da tutti, anche grazie al suo regolamento semplice, e ci riesce perfettamente.
Mi sento di consigliare Streben – Cacciatori di Tesori agli amanti del genere OSR e a chiunque sia affascinato da un’intensa alternanza di esplorazione, combattimenti e razzie!
Se vi è piaciuta questa recensione di Cacciatori di Tesori, continuate a seguirci per scoprire altri prodotti legati al mondo di Streben!
In questa recensione parleremo di Death in the Dungeon, un gioco di schermaglie ed esplorazione che ci porterà nelle profondità della terra. L’edizione italiana è curata da Dungeoneer Games & Simulations, specializzata nei giochi che seguono i principi dell’OSR (Old School Renaissence). Death in the Dungeon può essere tranquillamente inserito nella categoria dei war game dato che per essere giocato è necessario possedere una mappa quadrettata, un metro e delle miniature. Ovviamente si possono utilizzare delle alternative per ovviare ad eventuali mancanze, ma queste sono le componenti richieste nelle prime pagine del manuale.
Death in the Dungeon è un gioco scritto e ideato da Neuiconcomposto da 40 pagine in formato A5 con copertina flessibile. All’internosono presenti due illustrazioni di Peter Pagano mentre la copertina è realizzata da Blake Davis; questi lavori sono qualitativamente molto pregevoli, rendendo molto affascinante un lato artistico che non brilla per abbondanza.
Potete trovare Death in the Dungeonsul sito di Terra dei Giochi al costo di 10 € in copia fisica, o in formato digitale al costo di 5 €.
La Creazione del Gruppo
Welcome to the death. Welcome to the dungeon
La creazione del nostro gruppo di esploratori è molto veloce e ci porta via una quindicina di minuti. I giocatori devono accordarsi sul quantitativo di oro che sarà utilizzato per formare i loro gruppi. Una volta scelto, dovrà essere speso nelle seguenti categorie:
Razze: Ogni razza ha un costo preciso che aumenta con l’aumentare della loro capacità di movimento. Il nano ad esempio ha un movimento di 10, mentre l’elfo un movimento di 20.
Classi: Anche in questo caso il costo è dato dalla forza che qui è identificata come livello di potere. Questa caratteristica è utilizzata per colpire il nemico, ed è confrontata con l’armatura del difensore.
Armatura: Il costo è dato ovviamente dal dado che è lanciato in contrapposizione al livello di potere.
Armi: questa è l’ultima categoria e ci fornisce una grande scelta in base alla strategia che vogliamo seguire con il nostro gruppo. Possiamo optare per armi a distanza, o armi con una portata maggiore. Il dado ovviamente aumenta con l’aumentare del costo.
Le classi sono ben bilanciate, ed il manuale fornisce qualche suggerimento per affrontare delle sfide interessanti, e alla pari. Capite immediatamente che dovremo scegliere con attenzione la nostra squadra cercando di bilanciare movimento, attacco e difesa. La strategia è fondamentale.
Recensione del Regolamento di Death in the Dungeon
Death in the Dungeon è un classico wargame, cioè un gioco di strategia in cui su una mappa vengono disposte miniature e ostacoli che rappresentano le forze in gioco. Una simulazione in tutto e per tutto di una scontro tra schieramenti che vedrà i nostri personaggi affrontare in battaglia quelli del nostro avversario. Il regolamento è molto semplice e viene riassunto in poche pagine. Per giocare abbiamo bisogno di una griglia di 30×30 cm o 60×60 cm. A turno attiveremo le nostre unità, muovendole come fossero pezzi su una scacchiera. Il manuale offre diversi scenari possibili che rappresentano alternative alla classica partita. Potremo combattere in un dungeon che sta crollando, o in una cripta piena di nemici; nel manuale sono presenti ben cinque di queste differenti modalità.
Death in the Dungeonpuò essere giocato da più giocatori o in solitaria. In questo caso gli avversari sono sostituiti con mostri generati casualmente. Dopo ogni combattimento il vincitore potrà saccheggiare il perdente ed utilizzare il denaro per migliorare il suo equipaggiamento. Questo ci permette di creare una sorta di campagna in cui grazie all’esplorazione potremo creare un gruppo più numeroso e meglio equipaggiato.
Considerazioni Finali della Recensione di Death in the Dungeon
Death in the Dungeon è il più semplice war game su cui potrete mettere le mani. Può essere un buon inizio per coloro che vogliono provare questo tipo di gioco ad un prezzo veramente contenuto.
Ogni partita durerà circa mezz’ora, o anche meno una volta presa confidenza con le statistiche del vostro gruppo.
Se avete apprezzato questa recensione, continuate a seguirci per essere sempre informati su prodotti come Death in the Dungeon!
La recensione di oggi parla di Adventurers! Dungeon Special Edition, un gioco di ruolo in stileOld School creato da Umberto Pignatelli, già autore di giochi di ruolo e librigame dal 2008.
Adventurers! è un GdRgenerico e leggero, declinato di volta in volta in differenti ambientazioni. L’oggetto della nostra recensione è una di queste, se vogliamo la più classica: l’esplorazione dei dungeon.
Ringraziamo La Terra dei Giochi per averci fornito il manuale. Se vi interessa l’acquisto lo potete trovare sul loro sito al prezzo di 12,90€ per la versione cartacea, 6,90€ quella digitale.
Manuali Leggeri e Armature Pesanti
Il prodotto cartaceo presenta dimensioni molto pratiche (poco più grande di un A5), con circa 80 pagine e una particolare copertina con rifinitura soft touch. Molto gradevole al tatto, ma da maneggiare con mani pulitissime per evitare macchie!
L’illustrazione frontale, a colori, è decisamente ben fatta, e i suoi dettagli vengono riproposti all’inizio dei vari capitoli in bianco e nero. Purtroppo, anche se le immagini all’interno sono ugualmente apprezzabili, sono in numero veramente ridotto e fungono semplicemente da cornice alle colonne di testo. La qualità c’è, ma avrei preferito un po’ di quantità in più.
Recensione del Regolamento Tutto in Uno di Adventurers!
Una caratteristica distintiva dei manuali della serie Adventurers!, contrariamente a prodotti analoghi, è l’includere tutto il necessario al gioco. Troviamo infatti la guida per il giocatore seguita dalla guida per il game master. E’ presente inoltre un’interessante sezione dedicata al bestiario, con la descrizione delle creature che si possono incontrare durante le avventure. Completa il volume un’appendice con le indispensabili schede di gioco.
Si respira fin da subito l’atmosfera Old School promessa. Troviamo i tipici personaggi fantasy (guerriero, mago, chierico…) impegnati nell’esplorazione di dungeon ricchi di mostri, trappole mortali e tesori.
Adventurers! Dungeon non è a parer mio un gioco per assoluti principianti, ma richiede un minimo di esperienza. Le regole descritte, anche se semplici e facili da gestire, sono spesso molto generali. Bisogna avere un po’ di dimestichezza con la materia per poter gestire una sessione scorrevole e divertente per tutti.
La meccanica di gioco si basa sul sistema del lancio di 2d6 più il modificatore di caratteristica. Quest’ultima è molto spesso scelta dal game master in base al tipo di prova. Un risultato di 7 o maggiore determina il successo del tiro.
I Personaggi in Adventures!
Ogni giocatore dovrà confrontarsi con la creazione del suo personaggio. Si parte dal concetto (archetipo e definizione, es.: mago sfortunato), la scelta della razza, le caratteristiche e le abilità.
Ogni abilità prevede una versione base e una avanzata, rendendo la progressione degli eroi semplice ma estremamente efficace.
La componente magica è organizzata in “sfere di potere”, ognuna di diversa tipologia (danno, evocazione, guarigione…), racchiuse in tre macro categorie: arcana, divina e natura.
Infine, bisogna determinare attacco, difesa e scegliere l’equipaggiamento.
Questi ultimi sono strettamente collegati, in quanto l’offensiva e la protezione di ogni eroe dipende dall’arma e dall’armatura che possiede.
Avanzamento per Tutti
Oltre all’esperienza dei singoli avventurieri, è possibile far avanzare anche le compagnie degli eroi, ovvero il gruppo di personaggi che viaggia ed esplora insieme. Inoltre, anche le fortezze che li accolgono (castelli, torre del mago…) si sviluppano e crescono nel corso alla storia. Questa particolarità suggerirebbe un tipo di gioco a lungo termine, con campagne che si protraggono nel tempo. Tuttavia, l’esperienza insegna come l’esplorazione di un dungeon possa essere un’attività di breve durata (qualche sessione, o addirittura un’unica one shot). Il game master potrebbe quindi prevedere un gioco prolungato in un’ottica di avventure secondarie in serie, piuttosto che un’unica grande quest principale.
Nella sezione dedicata al game master, viene suggerito un metodo di creazione del dungeon a livelli, chiamato “progettazione astratta”. Questo sistema si caratterizza per l’assenza di una mappa vera e propria, e può facilitare e accelerare la preparazione del gioco. La presenza di una mappa disegnata è però, a parer mio, una componente davvero importante. Ogni partecipante dovrebbe avere la possibilità di immedesimarsi al meglio nell’atmosfera tipica del gioco di ruolo.
Conclusioni della Recensione di Adventurers! Dungeon Special Edition
La sensazione generale è quella di un gioco prevalentemente tecnico. Lo spazio per l’interpretazione, anche se incoraggiata, è decisamente ridotto rispetto ai combattimenti e ai tiri di dadi.
PRO
I giocatori più esperti potranno usufruire di un manuale di veloce lettura che permetterà di organizzare un gioco semplice ma completo.
CONTRO
I neofiti potrebbero trovarsi spiazzati da numeri e regole e dover ricorrere alla lettura del sistema più volte nel corso di una sessione.
Ho solo più un piccolo appunto da fare. Sarebbe stata forse necessaria un’ulteriore revisione del testo; sono infatti presenti alcuni refusi e alcuni errori che non ne pregiudicano troppo, fortunatamente, la lettura.
Detto questo, siamo giunti alla conclusione di questa recensione; se cercate un’esplorazione di dungeon senza troppi fronzoli e con caratteristiche Old School, potrete certamente apprezzare quanto proposto da Adventurers! Dungeon Special Edition.
Se vi è piaciuta questa recensione di Adventurers! Dungeon Special Edition, seguiteci per altri articoli su giochi di ruolo e librigame!