You Nameless Scum [ Librogame ] | Recensione

You Nameless Scum [ Librogame ] | Recensione

Per prima cosa ci tengo a ringraziare Rinaldo Agostini per averci inviato una copia di You Nameless Scum così da poter scrivere questa recensione. Si tratta del primo librogame in inglese ispirato al gioco di ruolo horror Mörk Borg.

Nel caso una volta letta la nostra recensione voleste acquistarlo, potete trovarlo in versione fisica a circa 23 € o digitale a circa 7,70 $.

Terminate le necessarie premesse, è il momento di gettarci in questa avventura che promette di essere rapida e brutale.

I Contenuti di You Nameless Scum

Per poter giocare questo titolo non è necessario conoscere il regolamento del GdR Mörk Borg. Se riusciremo a sopravvivere fino alla fine del librogame, potremo però utilizzare il nostro personaggio all’interno delle sessioni di gioco. Nel caso foste interessati a sperimentare anche questa possibilità, vi rimando alla nostra recensione di Mörk Borg.

La trama dell’opera è molto semplice. Il nostro protagonista si sveglia in una caverna, senza sapere come vi è finito e senza altri ricordi. Il suo unico scopo è quello di sopravvivere. L’ambientazione è colma di pericoli letali, tra cui una strana infestazione che sembra colpire più creature.

Nel caso riesca a sopravvivere, ho apprezzato il fatto che il completamento del librogame corrisponde alla creazione di un personaggio e del suo background per Mörk Borg.

Un Primo Sguardo al Librogame

Il primo pregio di You Nameless Scum è quello di aver puntato su un formato compatto e tascabile che facilita la giocabilità. Le 155 pagine ospitano al loro interno 243 paragrafi ricchi di dettagli e descrizioni che trasportano il giocatore in un’ambientazione dai toni macabri. L’atmosfera che si viene a creare è perfettamente in linea con il gioco di ruolo a cui si ispira. A differenza però di una normale sessione, il librogame non cala mai di tono imprigionando il lettore tra le sue pagine.

A completare la parte narrativa, sono presenti un buon numero di illustrazioni a colori estremamente evocative. Il loro stile ricorda quanto visto all’interno del manuale di Mörk Borg. I colori maggiormente utilizzati sono il bianco e il nero, che si alternano tra scritte, illustrazioni e sfondo.

Recensione della Meccanica di You Nameless Scum

La meccanica del librogame è molto semplice e occupa appena sei pagine. Per poter giocare avremo bisogno di un classico set di dadi (dal d4 al d20) e di una matita. Il librogame ci guida passo passo nella creazione del nostro sventurato sopravvissuto, aiutandoci a generare caratteristiche, abilità e averi. Il librogame segue un regolamento che si basa sul classico superamento di una soglia di difficoltà.

Se ad esempio ci viene richiesta una prova di forza con grado 13, dovremo tirare un dado da venti, sommare il nostro modificatore di forza e eguagliare o superare la difficoltà. Questa modalità segue sia le semplici prove sia i combattimenti, nei quali è indicato un valore fisso di attacco e difesa da eguagliare o superare.

Considerazioni Finali

You Nameless Scum è un ottimo librogame che riesce nel suo tentativo di trasportare il lettore in un’ambientazione angosciante. Il formato, l’impaginazione e la componente grafica si amalgamano alla perfezione non risultando mai pesanti, ma aiutando il lettore a perdersi tra le sue pagine.

Un ulteriore punto a favore infine è che non serve una conoscenza approfondita dell’inglese per apprezzare questo titolo. Ovviamente potrebbero essere necessarie delle pause per ricercare i termini sconosciuti, ma resta comunque un’opera perfettamente fruibile.

Se avete apprezzato questa recensione di You Nameless Scum, continuate a seguirci per essere sempre informati su altri librigame!

L’Ombra Del Ragno [ Librogame ] | Recensione

L’Ombra Del Ragno [ Librogame ] | Recensione

Oggi la nostra ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare ci porta nuovamente nelle terre dell’Omnis con la recensione de L’Ombra del Ragno. Prima di partire con l’analisi, voglio ringraziare Edoardo Dalla Via e Leonardo Benucci per averci mandato questo librogame e per aver deciso di portare avanti i racconti dell’Omnis. L’ambientazione come per il librogame Tra Catene e Cenere è frutto della fantasia dell’associazione di gioco di ruolo dal vivo GruppoLuceNera, che ha creato una versione alternativa del nostro mondo. Ancora una volta ci viene data la possibilità di rivivere quelle memorabili giocate.

Vi segnalo, nel caso vogliate acquistarlo, che L’Ombra del Ragno è disponibile su Amazon con copertina rigida al costo di circa 22,95 €, oppure con copertina flessibile al costo di circa 15,95 €.

Il comparto grafico è stato seguito da diversi artisti e i risultati sono a mio avviso soddisfacenti. Joao Henrique De Jesus Gomes si è occupato della copertina, mentre per le illustrazioni interne a Riccardo Madioni si sono sono aggiunti Matteo Ballati, Sara Bardi e Federico Pini. Questa sinergia tra artisti ha creato delle illustrazioni davvero evocative.

Un’Occhiata ai Protagonisti

L’Ombra del Ragno racconta una storia avvincente vissuta dai nostri protagonisti in tre giorni scanditi come fossero capitoli all’interno del librogame.

  • Edik il ranger – Abituato sin da piccolo alla vita nel bosco, ne conosce ogni tesoro e insidia. D’indole piuttosto schiva, non si lascia scoraggiare dalla avversità. Camminatore instancabile e occhio attento. Edik al momento non ha ancora una meta fissa, ma molta voglia di scoprire posti nuovi ancora inesplorati.
  • Kug il mezzorco berserker – Il destino di un mezzorco è spesso quello dell’emerginato, disconosciuto sia dal ramo umano che da quello orchesco. Quando si è sottoposto per la prima volta alla trance mistica, ha perso il controllo risvegliandosi in mezzo a una mezza dozzina di compagni gravemente feriti. Kug sta vagando per comprendere meglio la furia che alberga in lui.
  • Nuvrev l’assassino – Dedica le sue prime uccisioni alla divinità della sofferenza e della non-morte. Vittima di un’ingiusta morte, torna in vita grazie al diretto intercedere del Tristo Mietitore, che lo cambia profondamente. Nuvrev agisce seguendo i segnali della morte, ma più che un fedele si ritiene un prescelto.

I nostri protagonisti affronteranno l’avventura in maniera molto diversa, approcciandosi alle diverse sfide con violenza o precisione. La nostra avventura riguarda un’oscura minaccia che ci perseguiterà per tre interminabili notti. Dovremo fare di tutto per sopravvivere affidandoci alla nostra esperienza e alle nostre amicizie.

Recensione della Meccanica de L’Ombra del Ragno

Tra Catene e Cenere presentava una meccanica semplice e innovativa, che ben si accompagnava all’opera. Per quanto possa essere difficile crederci, L’Ombra del Ragno ha una meccanica ancora più semplice. Per prima cosa non servono dadi. Gli scontri e le situazioni vengono risolte in base alle abilità specifiche dei personaggi, rappresentate da simboli specifici che variano in base al protagonista scelto. Ad ogni simbolo sarà associato un numero e noi non dovremo far altro che sommare al paragrafo il numero legato al simbolo per poter proseguire con la storia.

Facciamo un esempio per rendere più chiaro il concetto. Nuvrev possiede l’abilità mortal in mischia rappresentata dal simbolo di un pugnale. Al simbolo è associato il numero 3. Se sul paragrafo 25 è segnato il simbolo del pugnale posso aggiungere 3 e andare direttamente al paragrafo 28. Ogni personaggio avrà quindi un approccio molto diverso in base alle vostre scelte e alle sue abilità.

Infine è presente anche una nuova meccanica basata sui punti affinità. In questa avventura infatti non saremo da soli, ma ci accompagneranno un colorito gruppo di avventurieri. In base alle scelte, l’affinità con loro aumenterà o diminuirà portando ricompense e piacevoli sorprese.

Considerazioni Finali

L’Ombra del Ragno è un librogame ben scritto con una buona rigiocabilità. Per quanto la storia di fondo non cambi, i diversi approcci dei protagonisti e le tante scelte portano al giocatore un’esperienza sempre diversa. Il librogame nasconde diversi segreti che diventeranno chiari man mano che giocheremo le avventure con tutti i personaggi.

Ho apprezzato molto la meccanica dei rapporti con gli altri avventurieri, che rende la narrazione più profonda; essa ha infatti aggiunto un insieme di opzioni che mi hanno costretto a decidere con chi il mio personaggio avrebbe preferito fraternizzare.

I due autori hanno fatto tesoro dell’esperienza accumulata con il primo librogame, creando un nuovo racconto ricco di emozioni nel fantastico mondo di Omnis. Personalmente spero che quanto anticipato alla fine de L’Ombra del Ragno diventi presto una futura ed avvincente avventura.

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Tra le Fauci dell’Inferno [ Librogame ] | Recensione

Tra le Fauci dell’Inferno [ Librogame ] | Recensione

Iniziamo questa recensione ringraziando Infinity Mundi e Riccardo Giacchi per averci mandato in un luogo di eterno dolore con il librogame Tra Le Fauci dell’Inferno.

Tra le Fauci dell’Inferno è un librogame scritto in italiano e, come altri titoli di Infinity Mundi, lo giocheremo non in versione cartacea, ma tramite un’app scaricabile sia per dispositivi Android che per dispositivi iOS.

L’app di Tra le Fauci dell’Inferno è gratuita e permette di scaricare una demo del librogame in modo da valutarlo prima di procedere al vero e proprio acquisto. Dopo essere entrati nel vivo della storia avrete la possibilità di sostenere il librogame acquistando la sua versione completa al costo di soli 3,49€.

Recensione della Trama e dei Contenuti di Tra le Fauci dell’Inferno

L’ambientazione di questo librogame è tratta da due romanzi scritti dallo stesso autore, Il Figlio del Fuoco e Nei Meandri della Follia. Gli appassionati della saga saranno felici di ritrovare i personaggi dei due romanzi; tuttavia non è fondamentale averli letti poiché l’autore, per fornire ai lettori un’esperienza completa, ha inserito un riassunto che fornisce tutti gli elementi per comprendere appieno la storia.

In questa avventura vivremo la storia di Babel, Gran Maestro della Confraternita della Luce, impegnata in una terribile guerra con i seguaci del caos. Questa battaglia tra le forze del bene e del male trascinerà il nostro protagonista all’inferno per recuperare un antico manufatto. Armati di una fede incrollabile e di un particolare lanciafiamme, dovremo farci strada in quel luogo di eterno dolore.

Lo sviluppo della storia sembra seguire una trama classica, ma riesce più volte a stupire il lettore mantenendo alta la tensione. Le immagini a colori presenti all’interno dell’app sono realizzate dalle abili mani di Luca Canova. Il comparto grafico è molto evocativo e le illustrazioni accompagnano perfettamente la narrazione rendendo l’opera ancora più piacevole da scoprire. La presenza di una galleria infine ci permette di collezionare le immagini e intravedere quelle che ancora non abbiamo sbloccato.

Recensione della Meccanica e Trofei di Tra le Fauci dell’Inferno

La meccanica del librogame è molto semplice, poiché richiede solamente l’app di gioco. Come per altri titoli di questa casa editrice non servono infatti dadi o tabelle in quanto sarà l’app a gestire questi aspetti. I parametri su cui si basa l’avventura sono tre: punti salute, punti fede e punti esperienza. Inizieremo la nostra avventura con venti punti nelle prime due caratteristiche, ma non serve dirvi che inizieranno a scendere molto velocemente.

L’inferno metterà alla prova la nostra volontà e la nostra forza e, se riusciremo a sopravvivere, verremo ricompensati con distintivi che segnano l’aumento della nostra esperienza. L’app salva automaticamente i progressi permettendoci di chiudere il librogame in ogni momento e riprenderlo premendo semplicemente su “continua”. In alcuni punti dell’opera apparirà un segnalibro che rappresenta invece un vero e proprio checkpoint da utilizzare per cambiare le nostre scelte.

Infine, una volta terminato il librogame, potrete verificare il livello di completamento in base al vostro punteggio. Sono davvero curioso di sapere quale sarà il vostro.

Considerazioni Finali

Tra le Fauci dell’Inferno si conferma un ottimo librogame con una trama avvincente che vi farà trascorrere diverse ore tra le lande infernali. Il perfetto bilanciamento tra scene d’azione ed enigmi, manterrà sempre alto il livello della narrazione, lasciandovi anche il tempo di empatizzare con le difficili scelte del protagonista.

Personalmente mi sento di consigliare l’acquisto e la lettura di questo librogame. Non vedo l’ora di scoprire come Babel metterà fine alla minaccia dei Caduti, ma soprattutto chi sarà la prossima vittima del suo terribile lanciafiamme!

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La Villa della Morte [ Librogame ] | Recensione

La Villa della Morte [ Librogame ] | Recensione

Nella nostra ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare, ci troviamo di fronte ad un macabro mistero con la recensione de La Villa della Morte. Questo librogame è il primo di una serie basata su avventure paranormali. Spiriti, fantasmi e raccapriccianti omicidi ci accompagneranno in questa avventura che conta ben 321 paragrafi. Ringraziamo Giulio, Giuliano e Bruno Scorpiniti per averci inviato questo volume.

Il librogame La villa della Morte è realizzato tramite il servizio di stampa di Amazon, per cui potete trovarlo sul sito di e-commerce in due formati. Qui potete acquistare la versione con copertina flessibile a 12€. La versione digitale è inclusa nell’abbonamento Kindle Unlimited, ma se non volete sottoscrivere l’abbonamento, potete averlo a 2,80 €.

Recensione della Trama de La Villa della Morte

Essendo un librogame investigativo, non mi potrò dilungare troppo dovendo evitare fastidiosi spoiler.

Il sogno del nostro protagonista è sempre stato diventare un indagatore del paranormale. Immaginate la sua felicità il giorno in cui è riuscito ad aprire la sua agenzia investigativa. Ovviamente non sono mancati i commenti ironici ma, con l’arrivo del primo cliente, le cose potrebbero cambiare.

La location in cui si svolge la nostra indagine è una villa recentemente acquistata. Nel suo passato, la morte misteriosa dei precedenti proprietari ed inquietanti avvenimenti che hanno spinto il cliente a rivolgersi a noi. Il libro porta avanti una storia macabra costellata di dettagli ed interessanti enigmi che non rompono l’atmosfera sapientemente creata.

Regolamento de La Villa della Morte

Il regolamento è molto semplice ed è riassunto in poche pagine.

Il nostro investigatore all’inizio dell’indagine avrà 12 Punti Vita che potranno diminuire o aumentare in base alle nostre scelte. Il sistema delle prove è legato a Coraggio, Intuito, Conoscenza e Analisi; queste abilità rappresentano le nostre diverse competenze. Per definire il valore delle nostre abilità, lanceremo per ogni casella tre dadi da sei e segneremo il valore più alto. All’abilità che riteniamo rappresenti più nostro investigatore aggiungeremo infine tre punti bonus. Questa tipologia di scelta ci permette una personalizzazione totale del nostro investigatore.

Per risolvere le sfide all’interno del librogame non dovremo far altro che lanciare un dado a 6 facce e sommare il valore della nostra abilità.

La Strumentazione del Perfetto Investigatore

Per essere un perfetto investigatore, la cosa più importante e mettere le mani su delle prove concrete. Tutti saranno pronti a definire le nostre indagini come una semplice truffa e per questo motivo dovremo armarci dei nostri fidati strumenti. Partendo da una semplice torcia ed arrivando a sofisticati rivelatori EMF, sono molte le attrezzature tra cui potremo scegliere per compiere la nostra indagine.

Purtroppo non potremo portare con noi tutto l’ufficio per cui dovremo sceglierne solamente tre. Durante la nostra avventura ci verrà chiesto se possediamo un determinato strumento, e questo ci permetterà di accedere a determinati paragrafi. In base quindi alle nostre scelte iniziali vivremo un’ avventura molto diversa e saranno necessarie diverse giocate per scoprire tutti i misteri nascosti.

Considerazioni Finali

La Villa della Morte è un librogame molto interessante. La trama è avvincente e ci fa percepire la gravità e il peso degli eventi che vengono raccontati. Le immagini essenziali contenute all’interno si sposano perfettamente con la storia, e lasciano trasparire una chiara sensazione di angoscia. Nel complesso sono riuscito a percepire perfettamente le difficoltà e la frustrazione legata a questo tipo di investigazione.

Per tutti questi motivi consiglio La Villa della Morte, a tutti coloro che amano i misteri legati al macabro e al paranormale.

Se avete apprezzato questa recensione de La villa della Morte, continuate a seguirci per essere sempre informati su altri librigame!

Favelle Orbitali [ Librogame ] | Recensione

Favelle Orbitali [ Librogame ] | Recensione

Oggi nella nostra ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare, vi proponiamo la recensione di Favelle Orbitali. Ambientato in una terra dura e spietata, questo librogame ci trasporta in una guerra tra organizzazioni e corporazioni rivali alla ricerca del miglior margine di profitto.

Avete mai sentito parlare delle Dura-Lande?

Se la risposta è no, prima di proseguire vi invito a dare una lettura alla nostra recensione di questo gioco di ruolo ecopunk. Ringraziamo Edizioni Aristea per averci inviato una copia di questo nuovo librogame, secondo titolo della categoria Road to Dusk (che raccoglie storie ambientate in mondi sconvolti da cambiamenti climatici).

Potete acquistare il librogame Favelle Orbitali sul sito di Edizioni Aristea al costo di 34€. Non dimenticatevi di inserire il codice NDU5 per ottenere il 5% di sconto!

Un’Occhiata all’Estetica del Librogame

Favelle Orbitali è composto da due librigame che tratteranno parti diverse della stessa storia, Fuori e Dentro. Due volumi per un totale di ben 900 pagine e 1025 paragrafi che raccontano le vicende di tre personaggi molto diversi tra loro. Prima di aggiungere altro sulla trama, è giusto spendere qualche parola sulla cura che Edizioni Aristea ha dedicato a questo prodotto.

I due volumi, scritti da Marta Palvarini, sono racchiusi in un cofanetto per renderne più semplice il trasporto ed evitare fastidiosi danneggiamenti. Per aiutare i lettori ad immedesimarsi nell’ambientazione, la casa editrice si è superata fornendo una mappa a colori delle Dura-Lande. La sua realizzazione è curata da Fabio Porfidia, a cui sono da attribuire anche le illustrazioni all’interno dei due volumi.

Lo Stile e il Linguaggio di Favelle Orbitali

Favelle Orbitali racconta la storia delle Dura-Lande. Per apprezzare appieno questo librogame è necessario conoscere l’ambientazione, per cui dobbiamo dedicare del tempo a “studiare” il mondo e le sue meccaniche. Ovviamente nessuno vi impedisce di gettarvi subito nella lotta, ma rischiate di trovare difficile la comprensione di diversi termini e discorsi.

Il librogame ci viene in aiuto e nelle ultime pagine di Fuori troviamo la descrizione dei luoghi e una spiegazione dello slang. E’ necessario fare una precisazione sul linguaggio utilizzato all’interno del volume. Dovremo infatti fare i conti con una forma di linguaggio un po’ diversa da quella a cui siamo abituati. I personaggi si esprimono in una sorta di neo latino che mette insieme idiomi antichi e un approccio più moderno.

Ammetto che all’inizio è stato difficile affrontare questo librogame. Ho pensato che questo tipo di scelta avrebbe reso la lettura poco scorrevole, ma fortunatamente la difficoltà è sparita in poco tempo.

La Trama di Favelle Orbitali

Tutto iniziò con una guerra tra corporazioni per il dominio del mercato. Era il 2051 e quel conflitto prese il nome di Poliorcesi, una guerra che frammentò l’umanità e portò il mondo sull’orlo dell’estinzione. Trecento anni sono trascorsi, eppure gli esseri umani sono ancora impegnati nei loro conflitti. Le Dura-Lande sono un luogo di guerra fredda tra le nuove super potenze. Le corporazioni faranno di tutto per ottenere anche solo un minimo vantaggio economico a discapito della vita dei propri operativi.

Il librogame racconta una storia ambientata in una versione distopica dell’Italia. La Corporazione Felce Felice, leader nel settore dei mangimi per caproidi, ha aperto una succursale di notevoli dimensioni nella città fantasma di Rebirth. L’installazione e il relativo investimento non hanno minimamente senso ed è ovvio che la Felce Felice abbia scoperto qualcosa in quel luogo dimenticato. Il cosa toccherà a noi scoprirlo, per avvantaggiare la nostra corporazione o il nostro gruppo.

Recensione della Meccanica di Favelle Orbitali

La meccanica di Favelle Orbitali è molto semplice e richiede poco tempo per essere assimilata. Durante la lettura del librogame viviamo la storia di tre diversi personaggi:

  • Ursa De Campi: sindacalista della Clade “Teppa Solare” Officina 52, una Clade-org che sobilla gli strati più bassi della popolazione in ottica rivoluzionaria e anti corporativa.
  • Jayden L’Ormonauta 32: un agente speciale della Clade Bios, una Clade-corp ossessionata dal transumanesimo biologico, disposta ad utilizzare ogni mezzo per “portare l’umanità alla sua prossima fase evolutiva”.
  • Karim Vaga-Sprazza: un precario della Clade Lucente, la clade “diaspora” dispersa, senza lavoro né casa in ogni angolo delle Dura-Lande.

Ogni personaggio ha a disposizione delle etichette (muscoli biopotenziati, chirurga dei coltelli, infiltratore, ecc.) e degli oggetti (coltello, archibugio, ecc.). Durante l’avventura il librogame ci propone delle sfide con indicata la difficoltà. Per superarla devo riuscire ad utilizzare almeno due etichette o oggetti utili all’azione.

Ad esempio ci troviamo a combattere delle guardie corporative che ci hanno appena sorpresi. Decido di utilizzare le etichette muscoli biopotenziati, chirurga dei coltelli e l’oggetto coltello. Ho utilizzato due descrittori e un oggetto per un totale di tre che supera il valore di difficoltà. La prova è superata. All’interno del regolamento è presente una parte di spiegazione per ogni etichetta o oggetto. Ovviamente alcune etichette rappresentano dei malus e vengono sottratte dal totale di ogni prova.

Considerazioni Finali

Favelle Orbitali è un buon librogame che ci trasporta nelle strane storie delle Dura-Lande. Se siete estimatori del titolo, sarà un piacere immergervi nella storia che potrebbe diventare anche uno spunto per una o più sessioni per il gioco di ruolo. Il linguaggio rappresenta forse l’unica barriera che può scoraggiare il lettore, ma vi assicuro che in poco tempo diventerete veri esperti di spio-bellanza e bargagna.

Edizioni Aristea ha messo insieme una trama avvincente con una componente grafica di alto livello. L’illustrazione di copertina mi ha colpito molto ricordandomi un’opera di Giuseppe Arcimboldo.

Se vi stanno a cuore le tematiche sociali e l’ambiente, non posso far altro che consigliarvi questa lettura!

Se avete apprezzato questa recensione de Favelle Orbitali, continuate a seguirci per essere sempre informati su altri librigame!

Thule [ Librogame ] | Recensione

Thule [ Librogame ] | Recensione

Oggi nella nostra ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare, vi proponiamo la recensione di Thule. Ambientato in un mondo intrappolato in una perenne era glaciale, questo librogame fantascientifico ci trasporta in una guerra tra casate rivali dove i tradimenti la faranno da padrone. Ringraziamo Edizioni Aristea per averci inviato una copia di questo nuovo librogame, terzo titolo della categoria Nuovi Mondi, dove l’universo immenso non attende altro che essere esplorato.

Potete acquistare il librogame Thule sul sito di Edizioni Aristea al costo di 19€. Non dimenticatevi di inserire il codice NDU5 per ottenere il 5% di sconto!

Un’Occhiata all’Estetica del Librogame

Thule è un librogame composto da 504 pagine per un totale di 725 paragrafi ed è l’ennesima fatica letteraria di Marco Zamanni. Per aiutare i lettori a non perdersi tra le pagine del regolamento, la casa editrice ha fornito un utile diario che contiene la scheda del personaggio, gli obbiettivi di gioco e le mappe delle diverse aree in cui si svolge l’avventura.

La sua realizzazione, così come le illustrazioni interne, sono curate da Fabio Porfidia, che si è già occupato con successo di altri titoli del catalogo di Aristea. Ne consegue una qualità davvero notevole, sia nelle illustrazioni sia nella scelta dei colori; i principali tra questi ultimi sono l’azzurro e il magenta, una scelta che rende l’opera immediatamente distinguibile e intrigante.

Infine, per permettere ai lettori di immergersi ancor più nell’ambientazione, è stato creato un supplemento al librogame chiamato i segreti di Thule. All’interno si trova un glossario e un riepilogo degli eventi che hanno portato l’umanità lontano dal pianeta Terra. Nel supplemento poi sono presenti le regole per provare lo Shamat, un gioco di bluff tra due giocatori presente all’interno del mondo di Thule.

La Trama di Thule

La trama di Thule ricorda per alcuni dettagli la saga letteraria e cinematografica di Dune. Gli appassionati saranno lieti di trovarsi tra le mani questa storia che ci getta in un conflitto tra due famiglie rivali per il controllo di un materiale vitale per la sopravvivenza: il Krio-ghiaccio.

Giochiamo nei panni di Erin Eldreis, erede di una potente casata. In qualità di erede, abbiamo il compito di far sopravvivere la nostra famiglia alla guerra, dimostrando di essere la casata degna di gestire il controllo del pianeta. Ovviamente la sfida non è per nulla semplice e i nostri avversari non aspettano altro che un nostro passo falso.

Thule è caratterizzato da una storia avvincente che non smette di stupire il lettore con improvvisi colpi di scena. Enigmi, intrighi, combattimenti e sotterfugi portano Erin ad immergersi nelle trame politiche, affrontando un nemico inaspettato.

Recensione della Meccanica di Thule

La meccanica di Thule è molto semplice e richiede davvero poco tempo per essere assimilata. Il nostro protagonista basa la sua sopravvivenza su due caratteristiche principali:

  • Prestanza, che corrisponde a forza, istinto e capacità fisiche.
  • Concentrazione, che rappresenta invece i nervi saldi, l’erudizione e il carisma.

Durante la creazione del nostro personaggio abbiamo a disposizione 14 punti da distribuire nelle due caratteristiche con un massimo di 9 punti in una caratteristica. Il modo in cui le disponiamo, ci permette un’ulteriore personalizzazione; infatti, in base alle nostre scelte, otteniamo un talento improntato sul fisico, sull’intelletto o sull’equilibrio.

Le prove si affrontano sommando la difficoltà della prova al risultato di due dadi a sei facce. Se non siamo in possesso dei dadi, su ogni pagina è stampata la loro immagine con un risultato casuale; ci basta aprire il librogame per ottenere un valore da usare nelle prove. Per superare una sfida è necessario ottenere un risultato minore o uguale alla caratteristica da utilizzare.

I Combattimenti e le Parole Chiave

I combattimenti seguono la stessa meccanica delle prove con una piccola aggiunta. Siamo noi a decidere se vogliamo improntare la nostra strategia sulla forza o sull’intelletto. In base alla scelta affrontiamo la sfida utilizzando la caratteristica di riferimento. I nemici hanno un numero di successi necessari per riuscire a superarli. Fallire la prova diminuisce la nostra energia fino a raggiungere in alcuni casi una prematura fine. In ogni combattimento è necessario adottare una strategia diversa preferendo un attacco invece di un altro. Per ogni attacco è indicato un modificatore variabile che dobbiamo aggiungere al nostro risultato prima di confrontarlo con il nostro punteggio base.

Un discorso a parte va fatto per la meccanica delle parole chiave. Per proseguire nella storia infatti è necessario ottenere determinate parole chiave che vengono sbloccate in base alle alle nostre scelte. E’ necessario delineare con attenzione la nostra strategia politica preferendo un approccio piuttosto che un altro. L’uso della violenza o della diplomazia ci porta davanti a dei bivi molto importanti nella storia. In base alle parole chiave sbloccate vivremo infatti un’avventura molto diversa.

Considerazioni Finali della Recensione di Thule

Thule è un ottimo librogame che ci trasporta in un mondo lontano, stretto in una guerra per il controllo del potere economico e sociale. Ci troviamo continuamente messi alla prova da enigmi, gestendo le nostre risorse con attenzione in vista del tributo che presto dovrà essere versato.

Sotto diversi aspetti posso definire Thule un librogame completo che alza enormemente le aspettative dei librigame per questo 2023.

Alla fine del volume, per gli amanti del completismo è presente un elenco di diversi obbiettivi che potranno essere sbloccati solo giocando e rigiocando questo titolo. Fortunatamente la rigiocabilità è molto alta e ci si approccia ogni volta con la consapevolezza di aver scoperto un altro piccolo segreto del pianeta ghiacciato.

Se avete apprezzato questa recensione de Thule, continuate a seguirci per essere sempre informati su altri librigame!

Il Sangue del Barbaro [ Librogame ] | Recensione

Il Sangue del Barbaro [ Librogame ] | Recensione

Oggi la nostra ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare ci porta nelle terre della Cimmeria con la recensione de Il Sangue del Barbaro. In questo librogame vestiremo i panni del barbaro più famoso del mondo nato dalla penna dello scrittore Robert E. Howard. E’ passato del tempo da quando il nostro eroe ha iniziato a viaggiare attraverso le terre del vecchio mondo. Avventura dopo avventura, le sue gesta hanno ispirato scrittori, sceneggiatori e fumettisti. Baluardo del genere sword and sorcery, Conan ha affrontato e vinto ogni sfida che gli è stata messa davanti. Sono stato estremamente felice di mettere le mani su questo nuovo librogame e ringrazio Officina Meningi per avermi consegnato una copia.

Potete trovare il librogame Il Sangue del Barbaro sul sito di Officina Meningi al costo di 10 €.

Bene, direi di iniziare. Ci aspettano entusiasmanti avventure ricche di prove mortali, mostruose creature e malvagi stregoni!

Recensione della Trama de Il Sangue del Barbaro

Questo librogame racconta le prime avventure di Conan, quando ancora era solo uno sconosciuto ladro di tesori pronto a lanciarsi all’avventura per un ricco bottino. Cinque diversi autori hanno deciso di unire le forze per ricreare le avventure scritte da Robert E. Howard in forma di Librogame. I racconti che troviamo in questo librogame sono:

  • La Torre dell’Elefante (di Valentino Sergi); è il primo della serie e ci porterà ad affrontare la torre di un malvagio stregone.
  • Il Palazzo dei Morti (di Andrea Tupac Mollica); dovremo intrufolarci in una città maledetta dove il male attende pronto a punire la nostra arroganza.
  • Il Dio dell’Urna (di Antonio Costantini); saremo semplici ladri, pagati per intrufolarci in una misteriosa bottega. Cosa potrebbe mai andare storto.
  • Gli Intrusi a Palazzo (di Alberto Orsini); questa volta saremo puniti per i nostri crimini. Un colpo di stato sembra l’unico modo per riabilitare il nostro nome.
  • La Figlia del Re dei Ghiacci (di Lorenzo Trenti); è l’ultimo racconto e ci porta nelle distese innevate di un regno lontano a combattere un’antica leggenda.

Queste cinque storie si legano perfettamente tra di loro e ci permettono di vedere la crescita del nostro eroe attraverso le diverse avventure.

Una Prima Occhiata al Regolamento del Librogame

Il Sangue del barbaro ha un regolamento semplice e interessante, raccolto in appena una decina di pagine. Dando un’occhiata alla scheda del nostro eroe, le caratteristiche che saltano all’occhio sono principalmente quattro:

  • Resistenza: la vita di Conan e la sua sopportazione del dolore. Nel caso dovesse scendere a zero, il nostro viaggio avrà termine. Fortunatamente nel corso della nostra avventura avremo modo di recuperare la nostra salute.
  • Inventario: Il nostro equipaggiamento. Avremo la possibilità di portare con noi un massimo di 5 elementi tra armi, armature e oggetti. La maggior parte di armi e armature andranno a comporre il nostro mazzo di carte (tranquilli vedremo nel prossimo paragrafo di cosa si tratta).
  • Gemme e monete: il nostro tesoro. Potremo usare il denaro per comprare armi, oggetti e informazioni, o anche solo per recuperare la nostra salute.
  • Condizione: gli status negativi che affliggono Conan. Durante l’avventura infatti potremo essere avvelenati e indeboliti e questo andrà ad aggiungere altre carte nel nostro mazzo. (idem come sopra, tra poco lo vediamo).

Queste sono le sezioni principali della scheda del protagonista. In ultimo ci sono due comodi riquadri per tenere conto dei punti vita di Conan e di chiunque sia così folle da mettersi sulla sua strada.

I Mazzi di Carte de Il Sangue del Barbaro

Eccoci arrivati al paragrafo più importante, quello in cui entriamo nel dettaglio del regolamento de Il Sangue del Barbaro. Inizialmente ero dubbioso, non capivo infatti come un mazzo di carte potesse essere utilizzato all’interno di un librogame. Officina Meningi e i suoi 5 autori invece si sono superati creando un regolamento molto avvincente.

Ne Il Sangue del Barbaro abbiamo a disposizione tre mazzi:

  • Il Mazzo dei Successi: verrà utilizzato per tutte le sfide che affronterà il nostro eroe. All’interno finiranno anche tutte le carte condizioni che accumuleremo durante la nostra avventura. Le carte positive rappresentano i successi, mentre le condizioni rappresentano i fallimenti.
  • Il Mazzo dell’Eroe: questo mazzo rappresenta le nostre capacità. In base al nostro equipaggiamento aggiungeremo delle carte che durante gli scontri ci permetteranno di attaccare e difendere.
  • Il Mazzo dei Nemici: questo mazzo è simile a quello dell’eroe, ma rappresenta gli attacchi e le difese dei nostri nemici. Durante i combattimenti a turno estrarremo una o più carte e le confronteremo con quelle del mazzo eroe.

La risoluzione delle prove è molto semplice e veloce. Se giocheremo in maniera disattenta le condizioni inizieranno ad accumularsi e solo un colpo di fortuna ci permetterà di evitare l’ennesima trappola mortale.

I Combattimenti ne Il Sangue del Barbaro

Ora che abbiamo visto i tipi di carte, vediamo come viene gestito il combattimento.

Una volta composti i mazzi in base al nostro equipaggiamento e al tipo di nemico, dovremo estrarre una carta dal Mazzo dei Successi. In caso di successo potremo definire chi sarà l’attaccante e chi il difensore. In caso di fallimento saremo l’attaccante.

L’attaccante sceglie per primo la carte da giocare, mentre il difensore potrà agire dopo aver visto la carta usata contro di lui. Capite immediatamente che essere il difensore è un grande vantaggio dato che ci permette di gestire molto meglio lo scontro senza sprecare carte. La strategia è fondamentale dato che una volta finite le carte dovremo aspettare un intero turno prima di poter riformare il mazzo.

Il combattimento è quindi un veloce scambio di colpi in cui attacco e difesa si susseguono fino alla morte di uno dei due contendenti.

Considerazioni Finali

Per concludere questa recensione, posso tranquillamente affermare che Il Sangue del Barbaro è un ottimo librogame. Nonostante metta insieme le opere di cinque diversi scrittori, il loro diverso stile si fonde alla perfezione.

Il comparto grafico accompagna perfettamente la narrazione, Francesco Corli e Marco Sada hanno infatti realizzato illustrazioni molto attinenti e affascinanti.

Il librogame racconta cinque storie diverse, che si legano perfettamente e ci trasportano nel mondo di Conan il Barbaro, dove mostri misteriosi, stregoni e trappole mortali ci aspettano in ogni pagina. Una serie di racconti ricchi di azione e un regolamento innovativo sono le caratteristiche principali di questo librogame che vi invito ad acquistare.

Se avete apprezzato questa recensione de Il Sangue del Barbaro, continuate a seguirci per essere sempre informati su altri librigame!

Io Sono Drake Dragoon [ Librogame ] | Recensione

Io Sono Drake Dragoon [ Librogame ] | Recensione

Oggi la nostra ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare ci porta nuovamente sul ponte di una nave pirata con la recensione di Io Sono Drake Dragoon. In questo spin off di Grafomante All’Arrembaggio vestiremo i panni di un affascinante pirata con il terribile vizio di attirare guai. Ringrazio nuovamente Roberto Bucciarelli, Lorenzo Gherardi e Dracomaca per avermi consegnato al Modena Play 2022 una copia della loro nuova opera. Anche in questo caso, il librogame ha un regolamento davvero interessante che metterà alla prova fortuna e strategia.

Potete trovare il librogame Io Sono Drake Dragoon sul sito di Dracomaca al costo di 9,90 €.

E tu chi sei?

Beh poco importa.

Dalla prossima pagina di questo librogioco tu sarai me

Dimostrerai di saper portare il mio nome con fierezza o ti trasformerai in patetico cibo per pescecani

Dato che non ci tengo a diventare cibo, direi di iniziare a capire qualcosa in più di questo librogame!

Una Prima Occhiata a Io sono Drake Dragoon

Io sono Drake Dragoon è un librogame composto da 60 paragrafi che ci faranno vivere un’avvincente battaglia per mare. Se ad una semplice occhiata può sembrare una storia fin troppo breve, dopo una prima giocata capirete immediatamente di trovarvi davanti un librogame con un’alta rigiocabilità. Conosciuto il nostro protagonista è il momento di incontrare i suoi avversari. Tutti, a quanto sembra, hanno un ottimo motivo per farla pagare a Drake Dragoon:

  • Whitebeard: nostro padre, famoso pirata che ci accusa di aver rubato il suo tesoro. Sicuramente una menzogna.
  • Red Queen: famosa pirata e abile giocatrice di poker che vanta ben 1504 vittorie. Secondo lei siamo scappati senza pagare dopo una nostra sconfitta. Che bugiarda, Drake Dragoon non perde mai.
  • Green Terror: anche questa famosa pirata rincorre il nostro protagonista, ma per motivi ben diversi. Il fascino di Drake Dragoon ha colpito ancora, e questa sfortunata dice ora parole assurde come “matrimonio”. Nessuno può legare Drake Dragoon.

I nostri rivali hanno avuto la pessima idea di radunarsi tutti nello stesso momento, e ora è necessario trovare un modo per levarsi dall’impiccio. Ho sentito che le cannonate sono un ottimo modo per risolvere una disputa.

Recensione della Meccanica di Io Sono Drake Dragoon

I due autori continuano a proporci avventure con una meccanica semplice e innovativa. In questo caso dovremo giocare una battaglia navale e risolvere i nostri problemi a colpi di cannone. Il gioco si svolge su una tabella 4×4 come quella che potete vedere qui sopra. Nei diversi riquadri disporremo la nave del nostro protagonista e quelle dei suoi avversari. Ogni turno dovremo decidere se rimanere nello stesso posto o spostarci, in base alle scelte proposte dal librogame. Un colpo di cannone alla volta dovremo danneggiare la nave dei nostri avversari sfruttando la nostra astuzia, il clima e il nostro pappagallo Polly. Come vedete la meccanica è molto semplice, ma la battaglia sarà invece veramente difficile.

Il nostro peggiore avversario non sarà infatti uno dei pirati, ma lo scorrere del tempo. Nemmeno Drake Dragoon può opporsi alle forze della natura, e con l’avanzare della storia il mare si trasformerà in uno spietato aguzzino o in un valido alleato. Un tentativo alla volta impareremo ad approfittare del clima e la battaglia diventerà man mano più facile. I due autori, per mantenere alto il livello di sfida, hanno aggiunto anche una serie di obbiettivi che rendono ancora più avvincente la battaglia, risolvendo il problema di memorizzare eventi e posizioni.

Considerazioni Finali

Io Sono Drake Dragoon è un buon librogame che sfrutta una meccanica interessante, offrendo un’alta rigiocabilità. All’interno troviamo anche diverse illustrazioni a colori realizzate da Cristiano Marchesi che aggiungono valore al prodotto finale.

In conclusione, dopo Grafomante All’Arrembaggio, i due autori presentano un altro prodotto molto interessante che si aggiunge all’elenco dei librigame assolutamente da provare.

Se avete apprezzato questa recensione di Io Sono Drake Dragoon, continuate a seguirci per essere sempre informati su altri librigame!

Grafomante all’Arrembaggio [ Librogame ] | Recensione

Grafomante all’Arrembaggio [ Librogame ] | Recensione

Oggi la nostra ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare ci porta ad affrontare un’avventura innovativa con la recensione di Grafomante all’Arrembaggio. A bordo di una nave, ci getteremo infatti nella ricerca di un grande tesoro; ma, a differenza di un normale librogame, qui avanzeremo con una meccanica tutta nuova. Ringrazio Roberto Bucciarelli, Lorenzo Gherardi e Dracomaca per avermi consegnato al Modena Play 2022 una copia della loro nuova opera. Avevo già potuto osservare le prime bozze del librogame, ma trovarmi davanti il prodotto finito è stato veramente una soddisfazione.

Potete trovare il librogame Grafomante all’Arrembaggio sul sito di Dracomaca al costo di 17 €.

Salperai all’alba e, durante la rotta, dovrai compiere importanti scelte.

In base a cosa (e come) disegnerai o colorerai, il tuo destino cambierà

Cosa e come disegnerai è il punto fondamentale del gioco. Direi di non perdere altro tempo e iniziare a parlare dei nostri protagonisti e delle meccaniche di gioco!

Una Prima Occhiata a Grafomante all’Arrembaggio

Grafomante all’Arrembaggio è un librogame composto da 412 paragrafi che ci faranno vivere una caccia al tesoro veramente emozionante. Aprendo il librogame verremo accolti dalla Voce Narrante; il nostro Virgilio ci guiderà nelle semplici meccaniche presentandoci i protagonisti di questa avventura:

  • Mary “Dead Eye” Ridd: Una giovane donna che segue la via della pirateria in cerca di vendetta contro il Kraken.
  • Marcus “Black Mark” Jones: Un uomo che segue la via della pirateria per liberarsi da una maledizione.
  • Jackie Calico: Una donna che segue la via della pirateria per ritrovare il suo amato.
  • Stuart Leblanc: Un uomo che segue la via della pirateria spinto dal desiderio di ricchezza e rivalsa.

Come potete vedere, i nostri quattro protagonisti hanno una sola cosa in comune: l’essere pirati mossi da un personale obbiettivo. La nostra non sarà una semplice caccia al tesoro; avremo tra le mani storie diverse che seguiranno una linea comune, ma si concluderanno in modi molto differenti. Il librogame infatti contiene ben venticinque finali.

Recensione della Meccanica di Grafomante all’Arrembaggio

La meccanica di questo librogame è il suo punto forte; permette infatti di vivere una storia avvincente aggiungendo un mini gioco che invoglia anche il lettore più pigro a continuare l’avventura. Armati di matita o penna, dovremo difenderci dai tentacoli del Kraken, affrontare trappole insidiose e pirati spietati. Il librogame in determinati momenti ci chiederà di disegnare degli oggetti per proseguire l’avventura. Ecco un piccolo esempio:

Dopo aver perso qualche secondo ad ammirare le mie grandi capacità nel disegno, possiamo andare avanti. Come vedete è molto semplice e ora non ci resta che andare avanti e scoprire quali dettagli del nostro disegno sono importanti. In base a quali elementi avremo inserito nel disegno sbloccheremo dei paragrafi e otterremo dei punti Grafomante. Questi punti saranno importanti nella valutazione finale della nostra partita e potranno aumentare o diminuire.

La cosa importante è capire che non serve essere bravi nel disegno per giocare questo librogame; anzi, questo è un ottimo modo per coinvolgere amici e parenti in una sfida al miglior Grafomante. Io ad esempio l’ho giocato in un parco con un’amica, e abbiamo passato il pomeriggio a scherzare sui nostri disegni.

Considerazioni Finali

Grafomante all’Arrembaggio entra di diritto nei librigame che consiglio a tutti di provare. Lo stile semplice e la meccanica innovativa permettono una rigiocabilità molto alta. Come molti altri librigame, inserisce una meccanica a trofei da sbloccare; per i maniaci del completismo è un’ottima motivazione per giocare e rigiocare questo titolo.

All’interno troviamo poi diverse illustrazioni che si legano bene con lo stile di questo librogame. Stefano Dell’Aria con le illustrazioni interne e Cristiano Marchesi con l’illustrazione di copertina hanno fatto veramente un ottimo lavoro.

In conclusione, il dettaglio più divertente di questo librogame è la sensazione che mi ha lasciato dopo poche pagine. Quando ho completato i primi disegni e sono entrato nella meccanica del librogame, ho iniziato a concentrarmi molto sui dettagli. Ho aggiunto particolari, colorato alcune sezioni, e mi sono divertito molto nel farlo. Per tutta l’avventura non ho mai percepito noia o stanchezza; il librogame continuava a fornirmi nuovi stimoli e sfide. Consiglio questo librogame a tutti coloro che vogliono mettersi in gioco con un’avventura ricca di emozioni!

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Allan Quatermain e il Tesoro di Re Salomone [ Librogame ] | Recensione

Allan Quatermain e il Tesoro di Re Salomone [ Librogame ] | Recensione

Oggi la nostra ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare ci porta nelle misteriose terre dell’Africa con la recensione di Allan Quatermain e il Tesoro di Re Salomone. In questa avventura vestiremo infatti i panni del famoso esploratore nato nel 1885 dalla penna dello scrittore Henry Rider Haggard. Sono passati molti anni da quella prima avventura, ma il nostro protagonista non ha mai smesso di ispirare scrittori, sceneggiatori e fumettisti. Il mito dell’eroe, l’avventuriero che affronta l’ignoto nonostante le avversità, il cacciatore che non molla mai la sua preda. Queste storie continuano a stuzzicare la mia fantasia e per questo sono stato estremamente felice al Modena Play 2022 di mettere le mani su questo piccolo tesoro. Ringrazio infatti Andrea Tupac Mollica e Watson Edizioni per avermi consegnato una copia con tanto di dedica, in modo da permettermi di vivere la mia ricerca del tesoro di Re Salomone.

Potete trovare il librogame Allan Quatermain e il tesoro di Re Salomone sul sito di Watson edizioni al costo di 18 €.

Belve feroci, una natura selvaggia e incontaminata, genti esotiche, mercenari europei senza scrupoli e un mistero sepolto nelle sabbie del tempo…

Tutto questo ti attende se deciderai di raccogliere la sfida e di vestire i panni di Allan Quatermain per guidarlo nel suo periglioso viaggio verso le Miniere di Re Salomone!

Bene, io ho accettato la sfida, per cui è il momento di preparare lo zaino, indossare i nostri stivali più comodi e lanciarci in una magica avventura!

Una Prima Occhiata al Regolamento del Librogame

Allan Quatermain e il Tesoro di Re Salomone è un librogame composto da 350 paragrafi che ci trasporteranno attraverso gli ostili ma meravigliosi paesaggi dell’Africa. Direi di iniziare ad analizzare per prima cosa il regolamento che ho trovato molto semplice, sia per la risoluzione delle prove e per la gestione degli scontri. Diamo un’occhiata alla nostra scheda del personaggio. In alto abbiamo le tre caratteristiche fondamentali di Allan:

  • Carisma: indica la capacità relazionale di Allan, quanto sa essere scaltro e convincente quando interagisce con gli altri.
  • Intelligenza: rappresenta la qualità e la quantità degli studi e delle conoscenze generali di Allan, legate soprattutto all’Africa.
  • Potenza: rappresenta l’insieme delle caratteristiche fisiche ed è legata alla sua resistenza. Potenza entra in gioco anche durante gli scontri nelle prove di combattimento e mira.

Tra queste tre dividiamo a nostro piacimento quattro punti lasciando, se lo desideriamo, anche delle caratteristiche a zero. Il risultato finale è una versione del nostro esploratore estremamente personale, incentrata sulla nostra visione dell’avventura. Le prove si svolgono lanciando due dadi da 6, sommando il risultato e aggiungendo la caratteristica corrispondente. Se Il risultato eguaglia o supera la soglia minima della prova, la nostra azione è riuscita. Al risultato infine potremo aggiungere dei valori fissi dati dalle nostre abilità e dal nostro equipaggiamento.

Gli Scontri in Allan Quatermain e il Tesoro di Re Salomone

Come vedete, il regolamento è molto semplice e scorrevole. Nessuna prova è impossibile, ma servirà un’attenta pianificazione delle nostre risorse per sopravvive al viaggio. I nostri nemici infatti non aspetteranno altro che un nostro passo falso per metterci i bastoni fra le ruote. Ecco quindi una panoramica di come si volge il combattimento.

Come potete vedere da questo esempio, lo svolgimento di uno scontro crea una dinamica molto scorrevole che non riduce il tutto ad un semplice lancio di dadi. Durante queste sfide è stato facile immaginare le scene ricche di finte, affondi e colpi precisi. Molte volte, nonostante avessi investito le mie risorse in Potenza e armi, sono stato ad un passo dal perdere la vita. L’Africa non è stata clemente con me e i miei avversari non hanno dovuto far altro che aspettare il momento migliore.

Questo crea una dinamica molto importante nella gestione delle risorse. Affidarci ai nostri compagni per l’acquisto dell’equipaggiamento potrebbe essere una buona idea, o la nostra stessa rovina. Un’arma in più potrebbe salvarci la vita, ma per trovarla forse abbiamo gettato al vento un’amicizia o delle informazioni. Ogni scelta per quanto piccola avrà delle conseguenze e questo mantiene un livello di sfida sempre alto e interessante.

Recensione della Trama di Allan Quatermain e il Tesoro di Re Salomone

Il librogame segue l’opera originale del 1885. Nonostante il titolo ci porti a pensare che la nostra sia la semplice ricerca di un tesoro perduto, in realtà cerchiamo qualcosa di molto diverso. Un uomo, infatti è scomparso mentre cercava le antiche miniere di Re salomone. La nostra missione ci verrà affidata da suo fratello, Sir Henry Curtis. Insieme a lui e agli altri compagni di viaggio che incontreremo durante la nostra avventura, attraverseremo una terra ostile e affascinante.

Dopo un iniziale prologo che ci presenta il nostro eroe e ci fa entrare in confidenza con il sistema, arriva il momento di organizzare la spedizione e affrontare il viaggio. In questa parte del librogame vivremo appieno le conseguenze delle nostre scelte che ci porteranno al successo o ad una rapida fine. L’ultima parte poi tira i fili delle nostre decisioni e conduce a diversi finali. Per tutto il librogame ho percepito chiaramente quella sensazione tipica dei film d’azione in cui l’eroe non riesce mai facilmente a raggiungere il traguardo, ma sempre per il rotto della cuffia.

Considerazioni Finali

Concludo questa recensione dicendo che Allan Quatermain e il tesoro di Re Salomone è un ottimo librogame. Lo stile è scorrevole e ci fa percepire il brivido dell’avventura con le tante scelte e le conseguenze che seguiranno.

Il comparto grafico si sposa perfettamente con il librogame. Federica Lauria con le illustrazioni interne e Vincenzo Pratticò con l’illustrazione di copertina hanno fatto veramente un ottimo lavoro.

Il librogame racconta una storia avvincente ricca di segreti con una rigiocabilità molto alta grazie ai tanti finali. Alla fine del librogame è presente una tabella con un punteggio in base ai segreti che verranno scoperti. Per i maniaci del completismo il punteggio massimo è una sfida irresistibile. Per non farci mancare nulla, l’autore ha anche aggiunto un finale bonus, che se trovato sblocca un racconto aggiuntivo. Come potete vedere le qualità positive sono molte, quindi vi invito ad acquistare questo librogame e gettarvi nell’avventura!

Se avete apprezzato questa recensione di Allan Quatermain e il Tesoro di Re Salomone, continuate a seguirci per essere sempre informati su altri librigame!

49 Chiavi [ Librogame ] | Recensione

49 Chiavi [ Librogame ] | Recensione

Oggi la nostra ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare ci porta in un viaggio tra magia e occulto con la recensione di 49 Chiavi. Nuovo pupillo in casa Aristea che ringraziamo per averci mandato una copia, questo librogame apre la strada ad una nuova categoria del loro catalogo: Per Speculum.

Occulte e spaventose verità, che ci è concesso vedere solo attraverso uno specchio, in maniera confusa.

Il nostro viaggio ci porta ad esplorare una verità sconcertante che si trova al di là della nostra normale percezione. Tra spiriti, enigmi e presenze diaboliche verremo messi alla prova per dimostrarci degni del più grande tesoro.

Il librogame è disponibile sul sito Aristea al costo di 16 €. Non dimenticatevi di inserire il codice NDU5 per ottenere il 5% di sconto!

Per iniziare questa recensione di 49 Chiavi non ho trovato modo migliore che riportare quanto scritto nelle prime pagine del libro.

<<Parlami delle torri di guardia.>> Otto Torri di Guardia, una per ogni direzione del Mondo

<<Cosa sono le Torri di Guardia>> Sono le regioni del mondo angelico.

<<Chi abita le Torri?>> Gli Spiriti. Ogni Torre è abitata da 6 spiriti.

<<Ti prego aiutami a capire>> Ogni Torre ha sei porte, una per ogni Spirito.

<<Porte? Cosa intendi esattamente?>> Sono ciò che separa gli spiriti da questo mondo.

<<Come faccio ad aprirle>> Le chiavi. Devi usare le chiavi.

<<Le evocazioni sono le chiavi?>> Esatto

<<Quindi ci sono 48 chiavi. Gli spiriti sono 49>> La 49a chiave è un mistero troppo grande.

Un’Occhiata alla Trama e agli Enigmi di 49 Chiavi

Con quelle poche righe, Michele Buonanno setta perfettamente il tono dell’intero librogame. 49 Chiavi è un mistero che, grazie alla nostra curiosità ed intelligenza, dovremo riuscire a risolvere.

Ambientato nel 1520 in una società che sta vivendo un periodo storico di riscoperta delle arti e delle scienze, un monaco riceve un enigmatico messaggio dal suo vecchio maestro. Un’inaspettata e misteriosa eredità dà il via ad un viaggio a tratti angosciante nei miti dell’occulto, tra alchimia e magia. Un passo alla volta dovremo esplorare un’antica dimora in cui verremo messi costantemente alla prova attraverso enigmi di diverso tipo.

Ovviamente non posso entrare troppo nel dettaglio dovendo evitare fastidiosi spoiler che potrebbero rovinare l’esperienza con 49 Chiavi. Quello che posso fare è darvi un’importante dettaglio che potrebbe convincere anche i più diffidenti a provare questo librogame. 49 Chiavi è ricco di enigmi e questo potrebbe far allontanare chi teme di trovarsi davanti ad ostacoli troppo difficili. All’interno del librogame è presente un QR code che rimanda al sito di Aristea. Lì troviamo per ogni enigma due intuizioni e una rivelazione. Le intuizioni sono piccoli consigli, mentre la rivelazione è la vera e propria soluzione dell’enigma. In questo modo Aristea ci fornisce tutti gli strumenti per avanzare nella storia e saremo noi a decidere se vogliamo solo un suggerimento, o qualcosa di più.

Recensione dell’Estetica di 49 Chiavi

Ad una trama avvincente si aggiunge un lavoro di grafica di alto livello. Fabio Porfidia e Alessandro Pedarra si sono superati confezionando un prodotto all’altezza delle nostre aspettative. Contenuto in un’elegante cofanetto, 49 Chiavi è composto da due libri e una scheda del personaggio che da sola rappresenta una piccola opera d’arte. Il primo libro è il Liber Memoriae che raccoglie i 282 paragrafi in circa 200 pagine. Il secondo libro invece è il Liber Arcanorum che dovremo utilizzare per risolvere alcuni enigmi oltre a raccogliere le splendide illustrazioni di Fabio Porfidia. Ci troveremo quindi a passare spesso tra i due libri confrontando tabelle e mappe con i diversi indizi raccolti durante la nostra partita.

Considerazioni Finali

49 Chiavi è sicuramente un prodotto di alto livello che mette insieme una storia avvincente ad enigmi che costringono il lettore a ragionare continuamente per avvicinarsi passo dopo passo alla soluzione.

Il libro è scritto in prima persona, quindi sono riuscito facilmente ad immedesimarmi nel protagonista impegnato come me a confrontarsi con le diverse prove. Non è stato per nulla difficile immaginarlo piegato sulle pergamene, illuminato solo dalla luce di una candela, con la paura di addentrarsi troppo in un abisso sconosciuto.

49 Chiavi è un ottimo librogame con un comparto grafico curato sotto ogni aspetto.

L’unica precisazione che mi preme fare è sottolineare la sua bassa rigiocabilità. Per quanto il librogame presenti diversi finali, rigiocare tutto il percorso non darà sicuramente le stesse sensazioni della prima partita dato che avrete già risolto tutti gli enigmi. In ogni caso 49 Chiavi vi farà divertire per diverse ore offrendovi una sfida divertente ed entusiasmante.

Se avete apprezzato questa recensione di 49 Chiavi, continuate a seguirci per essere sempre informati su altri librigame!

Tra Catene e Cenere [ Librogame ] | Recensione

Tra Catene e Cenere [ Librogame ] | Recensione

Oggi la ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare ci porta nelle terre dell’Omnis con la recensione di Tra Catene e Cenere. Possiamo inserire questo librogame nella categoria pesi massimi dato che parliamo di un tomo di ben 600 pagine con circa 1000 bivi tra cui destreggiarci. Prima di partire ad analizzare Tra Catene e Cenere devo ringraziare Edoardo Dalla Via e Leonardo Benucci per averci mandato questo librogame, ma soprattutto per la passione che hanno messo nel volersi lanciare in questa nuova avventura autoprodotta. Vi segnalo, nel caso vogliate acquistarlo, che Tra Catene e Cenere è disponibile su Amazon al costo di circa 24,95 €.

L’ambientazione di Tra Catene e Cenere è frutto della fantasia dell’associazione GDV GruppoLuceNera che ha creato una versione alternativa del nostro mondo. La storia e i personaggi che incontreremo sono il frutto delle loro giocate, una sorta di omaggio a questo mondo che tutti insieme hanno creato. Dal mio punto di vista è una cosa bellissima, e mi incuriosisce sapere come si siano svolte quelle giocate e quanto siano simili alle scelte che ho portato avanti io.

Il comparto grafico è stato seguito da tre artisti e i risultati mi hanno soddisfatto. Joao Henrique De Jesus Gomes si è occupato della copertina, mentre Eliza Bolli e Riccardo Madioni si sono occupi delle illustrazioni interne. La fotografia infine è stata seguita da Emanuele Baldacci.

Il librogame ha un regolamento semplice ed una storia avvincente, ricca di colpi di scena che analizzeremo però nel dettaglio nella seconda parte della recensione.

Ho deciso di iniziare infatti analizzando quelle che a mio avviso sono delle scelte di impostazione del librogame particolari, e sono state il primo muro contro cui mi sono scontrato.

Il Genere del Narratore

Devo ammettere che la scelta di utilizzare il femminile per rivolgersi al nostro personaggio mi ha fatto riflettere. All’interno del librogame sono presenti due personaggi maschili e due femminili, ma nonostante questa diversità, i png utilizzeranno quasi sempre il femminile per rivolgersi a noi. Gli unici momenti in cui questo dettaglio viene modificato sono quando un paragrafo può essere letto solo da un determinato personaggio, e nella terza parte del libro. I due autori sicuramente sapevano che questa scelta avrebbe dato dei problemi e hanno deciso di inserire una risposta addirittura nel regolamento.

Perchè al femminile? Perchè no?

In attesa che la lingua italiana introduca ufficialmente la forma neutra, in fin dei conti l’uso del genere in un racconto scritto in seconda persona con due personaggi maschili e due femminili tra cui scegliere è il lancio di una moneta: stavolta è uscito “femminile”

Nulla la dire, soprattutto se consideriamo il fatto che da sempre le lettrici di librigame si trovano a scontrarsi con l’uso predominante del maschile. Apprezzo quindi questa scelta, ma non posso evitare di chiedermi se davvero non ci fosse un’alternativa utile ad evitare questa nota stonata da sempre presente all’interno dei librigame.

Qualche Nota Curiosa su Tra Catene e Cenere

Sottolineo il fatto che questa parte non parla di problemi, ma di scelte precise da parte dei due autori di cui mi sembra giusto parlare. Sono curioso di sentire la vostra opinione dopo che avrete letto questo librogame.

La prima curiosità nasce da una precisa scelta grafica. Il libro è diviso a capitoli, ma non segue una numerazione ordinata. Il primo capitolo termina al paragrafo 84, ma ricomincia direttamente al 100. Il secondo termina al paragrafo 692 e ricomincia a 700. Questa scelta si ripete per tutti capitoli, ed è stata fatta per dare un preciso segnale al lettore che il capitolo è concluso. Non cadete quindi nella paura di esservi imbattuti in un enorme errore di stampa.

La seconda curiosità invece è qualcosa di veramente particolare ed è la prima volta che mi imbatto in una scelta del genere. Nel librogame sono presenti delle trappole contro i bari. Vi capiterà infatti di trovare dei bivi “particolari” che non vi porteranno a nulla, se non ad una figuraccia o alla fine della vostra avventura. Io ovviamente dopo aver scoperto questa curiosità, mi sono impegnato a cercarle , utilizzando come personaggio quello più affine agli inganni e ai tiri mancini.

Per scoprire di quale personaggio sto parlando, non vi resta che continuare a leggere, dato che i protagonisti dell’avventura sono il prossimo argomento di questa recensione di Tra Catene e Cenere.

I Personaggi e gli Obbiettivi di Tra Catene e Cenere

Questo librogame che racconta una storia avvincente vissuta attraverso gli occhi di quattro personaggi con storie diverse e soprattutto obbiettivi diversi:

  • Acromion – Il mago della Torre Nera: scaltro studioso della magia nera, ha sempre sperato che il sapere potesse sopperire alla fragilità del suo corpo. Ora è finalmente giunto il momento in cui deve dimostrare al circolo interno di essere pronto a sostenere la prova da Negromante. L’obbiettivo di Acromion è sottrarre il potere al demone conosciuto come la Danzatrice Cinerea.
  • Dianora – La barda Ossianica: combattente e cantastorie girovaga. Dotata di una voce invidiabile e abile nell’arte della scherma. Fedele del tristo Mietitore, canta le gesta degli eroi sperando un giorno di cantare le sue. L’obbiettivo di Dianora è cantare la storia del villaggio di Sadora.
  • Duccione – Il sacerdote di Loki: loquace e subdolo seguace della divinità malvagia Loki. Araldo dell’inganno, re del sotterfugio e difensore dell’amor proprio. Si avventura per l’Omnis tessendo trame e nella speranza di comprare la carica più alta del suo culto. L’obbiettivo di Duccione è schernire e sconfiggere la Danzatrice Cinerea.
  • Norla – La guerriera nana: un miscuglio di forza e coraggio concentrati in un piccolo corpo. Chiama amici chiunque gli offra una birra, mentre i nemici non la chiamano affatto: i morti non parlano. Orgogliosa decisa e testarda come solo i nani sanno essere. L’obbiettivo di Norla è uccidere il demone conosciuto come la Danzatrice Cinerea.

Norla sarà la più forte fisicamente, mentre Acromion il più abile con la Magia. Dianora potrà facilmente ribaltare la situazione con i suoi canti, mentre Duccione tesserà subdolamente i suoi inganni. La nostra avventura riguarda il Villaggio di Sandora e la Danzatrice Cinerea, e durerà tre giorni. i primi due saranno comuni per tutti i personaggi, mentre il terzo giorno sarà diverso in base al protagonista che abbiamo scelto.

Recensione della Meccanica di Tra Catene e Cenere

Questa parte della recensione sarà molto breve dato che il librogame in questione ha una meccanica molto semplice e alla portata di tutti. Per prima cosa non servono dadi. Gli scontri e le situazioni vengono risolte in base all’esperienza ottenuta durante l’avventura. In base alle nostre scelte otterremo dell’esperienza positiva + o negativa -. In base al numero di + che avremo sbloccato potremo accedere a determinati paragrafi.

I nostri personaggi avranno solo due caratteristiche fondamentali: i punti ferita e, per chi usa gli incantesimi, i punti magia. Alla fine di ogni capitolo saliremo di livello e questo aumenterà le statistiche in nostro possesso in base al nostro personaggio.

Per tenere traccia dei diversi percosi il librogame ci chiede di inserire un segno vicino ad alcuni paragrafi colorando un cerchio. In base ai cerchi che avremo colorato potremo avanzare attraverso i tanti percosi.

Se hai annerito il 122 e vuoi chiedergli chi fosse vai al 123

Come vedete è molto semplice, anche se mi permetto di darvi un suggerimento. Se colorate il pallino a fianco del capitolo, prima di poter rigiocare il libro dovrete cancellare tutti i pallini. A mio avviso è più comodo segnarsi il tutto su un foglio così da non rovinare il librogame con pallini e continue cancellature. La scheda del personaggio ha uno spazio apposta per questo tipo di appunti.

Questo è tutto, non serve sapere altro e potete iniziare immediatamente a giocare.

Considerazioni Finali

Tra Catene e Cenere mostra alcuni difetti, ma di sicuro ha molti aspetti positivi. Il primo fra tutti è l’alta rigiocabilità. Nonostante i primi due giorni siano comuni, le abilità dei personaggi e la loro storia permettono un approccio molto diverso trasformando l’avventura ed aggiungendo continue informazioni. Nella mia prima giocata con Acromion avevo evitato di aiutare una guerriera ferita ritenendola inutile al mio scopo, e non possedendo poi il talento adatto. Norla invece addestrata nel bendare e tamponare le ferite più gravi ha potuto interagirci e questo mi ha aperto delle nuove possibilità. Ho giocato questo librogame con tutti e quattro i personaggi e, nonostante conoscessi oramai a memoria la trama di fondo, è stato estremamente interessante scoprire l’approccio di un personaggio rispetto ad un altro.

Mentre affrontavo la danzatrice cinerea con Norla ho percepito tutta l’epicità del combattimento. La storia di Dianora invece è stata emozionante per un motivo completamente differente, facendomi percepire tutto il peso delle scelte fatte. Ho riso degli inganni di Duccione e mi sono divertito a sfruttare gli altri per ottenere il potere con Acromion.

Come ultima riflessione di questa recensione, considero Tra Catene e Cenere una buona linea di partenza per questi due autori, che potranno sfruttare l’esperienza ottenuta per i futuri lavori. Sono curioso di scoprire se ci racconteranno ancora le vicende del mondo di Omnis o proveranno qualcosa di diverso.

Se avete apprezzato questa recensione di Tra Catene e Cenere, continuate a seguirci per essere sempre informati su altri librigame!

Press Start – Quickstart [ Librogame ] | Anteprima

Press Start – Quickstart [ Librogame ] | Anteprima

Oggi la nostra ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare ci porta indietro nel tempo, con un’anteprima del nuovissimo Press Start. Acheron Games e Nerdcore hanno deciso di mettere insieme due punti fermi degli adolescenti che hanno vissuto negli anni 80 e 90. Librigame e sale giochi sono stati uniti magistralmente per ricreare quella magica atmosfera di azione frenetica. Gli avventurieri e le avventuriere con più esperienza ricorderanno sicuramente i pomeriggi passati davanti ai cabinati con solo qualche gettone in tasca. Ora finalmente sarà possibile affrontare quelle sfide una pagina alla volta attraverso le tante scelte presenti in questi librigame. Street Fighter, Ghosts ‘n Goblins e Ninja Gaiden sono solo alcuni dei giochi utilizzati come spunti.

Qualche Notizia sull’Anteprima di Press Start

Press Start sarà composto da ben tre librigame che ci faranno vivere storie avvincenti nel puro stile arcade tipico di quel periodo. Le copertine e le grafiche a colori realizzate da Francesco Biagini, Oscar Celestini, Elio Ubaldi e Turbogamma riportano le immagini tipiche di quei cabinati e persino le schede dei nostri personaggi riprendono il tema coinvolgendo il lettore nell’atmosfera sapientemente creata. Per ora ho potuto giocare solamente ai loro primi livelli, ma posso dire che Mauro Longo, Samuel Marolla, Franceso di Lazzaro e Gabriele Simionato hanno fatto un ottimo lavoro, e non vedo l’ora di avere tra le mani il prodotto finito. La ricerca dell’atmosfera sembra essere un punto molto importante in questi librigame tanto che è stata creato da Kenobit un tema musicale appropriato per accompagnare le nostre giocate.

Press Start al momento sta portando avanti la sua campagna di Crowfounding su GameFound e ad oggi ha già raggiunto il suo obbiettivo sbloccando anche i primi Stretch goals. Ora che abbiamo parlato degli artisti e degli autori di questo progetto, è arrivato il momento di vedere nel dettaglio i tre librigame in questione.

Games of Death II

Sali sul ring e preparati a combattere un fighter dopo l’altro fino ad arrivare all’epico scontro finale!

Il primo librogame che abbiamo tra le mani è Games of Death II, un classico picchiaduro. Una storia semplice ed un unico obbiettivo, farci strada un incontro alla volta fino a raggiungere il trofeo e il titolo di campione. Sulla nostra scheda sono indicati nostri valori di energia, potenza e fiato. Le nostre scelte faranno diminuire questi valori o quelli del nostro avversario. Un colpo alla volta, tra difesa e attacco, senza mai indugiare. E’ ora di inserire il primo gettone e scegliere il nostro lottatore.

Round 1 Fight!

Ghasts’n Gremlins

Entra nel regno demoniaco e affronta ghasts, gremlins, boss e underboss, fino allo scontro finale con il Satanasso!

Il secondo librogame è Ghasts’n Gremlins. In questa avventura avremo il controllo della valorosa principessa Priscilla e dovremo salvare il nostro amato attraverso diversi livelli che emulano i platform a scorrimento. Un classico metroidvania hack ‘n’ slash dove avremo a che fare con mostri aberranti e sfide avvincenti. Per simulare ancora meglio il videogioco anni 80 è stata inserita una meccanica di checkpoint e di gestione delle ferite legata alla scomparsa dell’armatura, in aggiunta a bonus nascosti e tesori “droppati” dai nemici.

Shugendo

Shugendo è l’emulazione dei platform a tema NINJA che furoreggiavano nei leggendari 80’s.

Il terzo e ultimo librogame è Shugendo, un’avventura nel classico stile ninja in cui dovremo farci strada per salvare il nostro maestro. Una corsa contro il tempo affrontando i ninja di un clan rivale, nascondendoci nelle ombre o gettandoci a capofitto nell’azione. Alla fine di ogni livello troveremo ad aspettarci un boss pronto a metterci i bastoni tra le ruote. Dovremo scegliere se privilegiare l’azione o la furtività seguendo la via della vendetta.

Conclusioni dell’Anteprima di Press Start

Abbiamo testato tutti e tre i librigame ed ogni avventura è stata un piacevole viaggio nei ricordi. Che voi abbiate vissuto gli anni 80 o meno, questi tre libri game riusciranno a farvi trascorrere diverse ore di divertimento con una meccanica semplice e intuitiva. E’ possibile scegliere diverse forme di pledge, preferendo la forma cartacea o quella digitale. In aggiunta è possibile persino scegliere quale librogame vogliamo acquistare, senza la necessità di prendere tutto il pacchetto. Acheron ci fornisce piena libertà mettendo a disposizione un’anteprima dei librigame così da farci un’idea di cosa avremo tra le mani (si tratta a tutti gli effetti di un quickstart da scaricare). Vi invito a dare un’occhiata alla pagina su Gamefound e farci sapere cosa ne pensate.

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La Confraternita [ Librogame ] | Recensione

La Confraternita [ Librogame ] | Recensione

In questa recensione vi parlerò del La Confraternita, un librogame che ci farà vivere una ricerca alquanto particolare in un palazzo pieno di intrighi e pericoli. Questo librogame è il primo della serie chiamata Libro Juego, una collana nata per raccontare le migliori avventure interattive iberiche. Edizioni Librarsi conferma con questo titolo la volontà di portare in Italia i migliori librigame scritti oltre confine.

Questa scelta è stata premiata a Lucca nell’edizione del 2021 del Librogame’s Land Award in cui la Confraternita ha ottenuto il riconoscimento di miglior librogame straniero.

Juan Pablo Fernández del Rìo autore de La Confraternita ha compiuto un attento lavoro di ricerca e analisi del periodo storico in cui è ambientata la sua opera. Questa particolare attenzione non si percepisce solo nelle descrizioni dei protagonisti della storia, ma anche nell’atmosfera così sapientemente creata, che ci dà l’impressione di trovarci realmente in un palazzo del XIV secolo.

La Confraternita è composto da 300 paragrafi tradotti per noi da Aldo Rovagnati, che ha compiuto uno splendido lavoro rendendo comprensibile il testo senza sbiadire le tante descrizioni.

Il comparto grafico è curato da Huargo e Mattia Simone, artisti di talento che con le loro illustrazioni rendono l’opera ancora più coinvolgente.

Potete trovare La Confraternita sul sito della casa editrice al costo di 15,90 € con l’aggiunta di due dadi di legno in omaggio.

Recensione della Trama de La Confraternita

La Cofradía è una società segreta che custodisce il sapere accumulato dall’umanità nel corso dei secoli: laddove vi sia una ricca biblioteca, è probabile che li vicino si trovi uno dei suo confratelli.

In queste breve estratto della quarta di copertina iniziamo a capire qualcosa del nostro protagonista. Non giocheremo un eroe pronto a sguainare la spada per risolvere ogni situazione, bensì uno studioso, perfetto per muoversi tra le trame e gli intrighi di palazzo.

Nella Granada del quattordicesimo secolo il Sultano Yusuf III, legittimo erede al trono, venne spodestato e imprigionato da suo fratello, il bellicoso Muhammad VII. Il nuovo sultano poco incline alla cultura chiuse la biblioteca e proibì l’accesso agli studiosi inimicandosi così la confraternita. Fu solo una questione di tempo perché dalle braci del malcontento divampasse la fiamma della ribellione. Voi siete Yusuf, omonimo del sultano; un uomo incaricato di raccogliere informazioni e aiutare i cospiratori così da rimettere sul trono il legittimo erede.

La trama prosegue e gli intrighi di palazzo prendono velocemente forma davanti ai nostri occhi. Dietro ogni sorriso, può nascondersi un coltello affilato, e quella parola gentile forse nasconde un avvertimento importante. Non saprete esattamente chi sono i vostri alleati e chi i nemici. Una parola sbagliata può condurvi al patibolo.

Yusuf ci racconta la sua vita, ma non è l’unico ad avere diritto di parola in questo libro. Ci muoveremo infatti nel tempo tra i ricordi di Yusuf e di un altro uomo di nome Omar. Queste due persone, all’apparenza così distanti, sono legati da un fato oscuro. Una minaccia del passato infatti si muove celata alla vista. Un antico male che tutti, compreso Yusuf, erano convinti di aver sconfitto.

Recensione delle Regole de La Confraternita

Ora che abbiamo conosciuto il nostro protagonista, non ci resta che famigliarizzare con il regolamento. Sulla nostra scheda personaggio avremo diverse caratteristiche:

  • Prestanza: unisce la destrezza, la forza e i riflessi.
  • Discernimento: racchiude le conoscenze acquisite, la logica, la capacità di ragionamento e l’acume dei sensi.
  • Carisma: rappresenta il fascino personale, il potere di persuasione e l’abilità di contrattare a tuo vantaggio un accordo.
  • Temperanza: è la resistenza a tutto ciò che in qualche modo potrebbe influenzare la volontà di Yusuf.

Avremo a disposizione sedici punti da suddividere tra le quattro abilità, con un minimo di due e un massimo di sei. Le prove si supereranno confrontando ad un valore fisso (di solito otto) la somma della caratteristica richiesta con il risultato del lancio di un dado a sei facce. Io ho scelto di dare quattro punti a ogni caratteristica in modo da avere un personaggio più equilibrato; nulla però vi vieta di tentare una strada diversa. In teoria i punteggi sono fissi, ma Yusuf è un uomo intelligente, e le persone intelligenti trovano sempre una scappatoia.

La Meccanica degli Elisir e del Tempo

Il nostro protagonista è un abile alchimista specializzato nella preparazione di straordinari Elisir. Alcuni preparati ci permettono di migliorare per breve tempo i punteggi delle caratteristiche, mentre altri concedono particolari capacità. Vedere al buio, ricordare un particolare evento, resistere al fuoco. Tutte queste particolari abilità sono a vostra disposizione, sempre che abbiate con voi l’elisir giusto. Durante la creazione del personaggio potete scegliere quali elisir Yusuf è in grado di preparare; per realizzarli dovrete mettere le mani sugli ingredienti e non sempre sarà facile trovarli.

Il tempo all’interno de La Confraternita è un elemento tanto importante quanto fastidioso. Sulla scheda del personaggio è presente una tabella in cui dovremo segnare lo scorrere del tempo che avanzerà in determinati momenti del libro. I cambiamenti che ne conseguono rendono pressante la necessità di portare a termine la nostra missione; allo stesso tempo cambiano anche il modo in cui le persone si relazionano con noi. Alcuni negozi saranno chiusi di notte, mentre altri non ci riceveranno durante il giorno. Dovremo scegliere attentamente chi vedere e quando in modo da non aggiungere il boia sulla lista dei nostri appuntamenti.

Considerazioni Finali su La Confraternita

La Confraternita riesce a farci vivere una storia avvincente. La scelta degli Elisir e la ruota del tempo condizioneranno le nostre scelte e il modo in cui potremo approcciarci alle diverse prove. Servirà un’analisi attenta degli indizi, e una scelta accurata delle relazioni che porteremo avanti. Come se non bastasse, il librogame nelle ultime pagine ci fornirà una serie di sfide aggiuntive. Proprio come i trofei di un videogame dovremo metterci alla prova completando la storia ad esempio senza usare nessun Elisir, o senza subire danni. Consiglio l’acquisto de La Confraternita a tutti coloro che amano gli intrighi e desiderano mettere alla prova la propria astuzia.

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QuesTavern – Febol: Una Nota Dolente [ Librogame ] | Recensione

QuesTavern – Febol: Una Nota Dolente [ Librogame ] | Recensione

In questa recensione ritorniamo con una nuova avventura di QuesTavern dal titolo Una Nota Dolente. QuesTavern per chi non la conosce è la stramba taverna in cui clienti disperati cercano la soluzione a problemi impossibili. Ringrazio l’autore Roberto Bucciarelli e Infinity mundi per avermi permesso di vestire i panni di un nuovo eroe, il grande Febol. Mi piacerebbe descrivere Febol come un eroe potente e affidabile, ma siamo a QuesTavern, quindi al momento direi che è un eroe pieno d’entusiasmo e buone intenzioni.

Il librogame ha mantenuto la sua caratteristica chiave, cioè l’esistere solamente in una versione digitale. Per giocare a QuesTavern dovremo utilizzare un’app scaricabile sia per dispositivi Android che per dispositivi iOS. L’app di QuesTavern Una Nota Dolente è gratuita e permette di scaricare una demo del librogame in modo da valutarlo prima di procedere al vero e proprio acquisto. Non dovendo sostenere i costi della stampa e della distribuzione, questo librogame vi terrà impegnati per diverse ore ad un costo veramente basso: 3,49€.

Recensione della trama e dei contenuti di QuesTavern: Una Nota Dolente

Stiamo parlando di QuesTavern e anche in questa occasione vedrete rompersi più volte la quarta parete. Nella nostra prima recensione che vi invito ad andare a leggere qui, vi parlavo di come l’autore fosse costretto ad impegnarsi molto per gestire le scelte assurde della protagonista. Febol fortunatamente non ha i problemi di controllo di Brandy, ma anche con lui potremo sbizzarrirci con una serie di scelte divertenti e bizzarre.

La trama di QuesTavern è delle più classiche; una principessa rapita tenuta prigioniera da un drago nella torre più alta. Come dite, avete già letto questa frase nel capitolo dedicato a Brandy. Avete ragione, perchè in questo nuovo capitolo di QuesTavern rigiocheremo la stessa storia, ma con un nuovo personaggio. Una sorta di What if. Cosa sarebbe successo se la salvezza del regno fosse dipesa dalle azioni del più improvabile degli eroi, quello che normalmente tutti scartano, e prendono in giro?

La risposta è ovvia, il regno sarebbe condannato alla rovina. Mi spiace Febol, ma è la verità, nessuno apprezza i bardi.

Il Comparto grafico mantiene l’ottimo livello a cui siamo stati abituati nel primo capitolo. Le illustrazioni a colori di Alessandro Lalli con il loro stile cartoonesco ci accompagnano per tutta l’opera pronte a sottolineare i momenti salienti e l’atmosfera scanzonata. Anche in questo capitolo continuiamo a venir premiati per i modi fantasiosi in cui porteremo alla morte il nostro protagonista. Sei appena stato ucciso in modo umiliante da una gallina, nessun problema, anche se tutti ti prenderanno in giro eccoti un bel distintivo per ricordare questo bellissimo momento.

Recensione della Meccanica di QuesTavern: Una Nota Dolente

La meccanica del librogame QuesTavern: Una Nota Dolente non è cambiata rispetto al precedente capitolo e mantiene tutta la sua semplicità. Se hai già giocato l’avventura con Brandy puoi tranquillamente saltare questa parte (si sono pigro ed è copiata uguale uguale dall’altra recensione). Se invece è la prima volta che entri nel mondo di QuesTavern, leggi con attenzione apprezzando questa recensione del tutto originale…..

Parlavamo delle meccaniche molto semplici dato che richiedono solamente l’app di gioco. Non serviranno infatti né dadi, né tabelle in quanto sarà l’app a gestire queste parti permettendo di concentrarsi sulla storia. Tra gli averi di Febol troveremo un marsupio magico e un microchip salvavita. Il primo ci permetterà come una borsa conservante di evitare di preoccuparci del peso dei tanti oggetti su cui metteremo le mani; il secondo ci permetterà di tornare in vita dando così una spiegazione al motivo per cui ricompariremo in un determinato punto dopo essere finiti male.

Scommetto che starai pensando che sia il microchip che il marsupio rappresentino una paraculata bella e grossa dell’autore, che non deve così preoccuparsi né di calcolare il peso massimo dell’inventario trasportato, né di giustificare il motivo per cui si possa tornare qualche paragrafo indietro dopo una cosiddetta Instant Death….

E in effetti così è! Non giudicarlo, poverino.

Non lo faremo, visto che è una spiegazione plausibile che rompe nuovamente la quarta parete e ci permette di capire e giustificare come Febol riesca a sopravvivere nonostante i nostri continui tentativi di mettere fine a questa sua brutta abitudine di voler vivere. L’app salva automaticamente i progressi permettendoci di chiudere il librogame in ogni momento e riprenderlo premendo semplicemente su continua. In alcuni punti del librogame apparirà un segnalibro che rappresenta invece un vero e proprio checkpoint.

Considerazioni Finali

Questo nuovo capitolo di QuesTavern soddisfa ampliamente le aspettative. La scelta di mantenere inalterata la trama originale permettendoci di esplorare un infinità di nuove possibili strade ci farà vivere un’avventura nuova e avvincente. Consiglio l’acquisto di questo librogame sia a chi ha giocato il primo capitolo, dato che si troverà continuamente spiazzato dal diverso approccio del nostro protagonista, sia a chi si avvicina a QuesTavern per la prima volta perché è un’avventura divertente e vi strapperà più di un sorriso.

Quindi bando agli indugi. Raccogliete il vostro strumento, mostrate il vostro più smagliante sorriso e preparatevi a salvare la principessa, o il drago, o chi capita. Febol non era attento quando spiegavano la missione.

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Il Labirinto di Krarth [ Librogame ] | Recensione

Il Labirinto di Krarth [ Librogame ] | Recensione

In questa recensione ci inoltreremo in un dungeon mortale, scoprendo insieme Il Labirinto di Krarth. Questo è il primo librogame della serie Blood Sword, una collana stampata per la prima volta all’inizio degli anni 90 e ripubblicato in una nuova edizione in Italia dalla casa editrice Librarsi nel 2018. Il librogame è stato scritto da Dave Morris e Oliver Johnson, due grandi nomi nell’ambiente che nel 2014 hanno deciso di rivedere la saga di Blood Sword correggendo parte del regolamento originale e aggiungendo elementi nuovi.

Il Labirinto di Krarth è composto da ben 540 paragrafi che, insieme alle tante (e belle) illustrazioni di Russ Nicholson e una mappa a due pagine di Midgar (disegnata da Erika Visone), ci trasporteranno all’interno di un dungeon mortale. Il tutto è chiuso da una sovracopertina a colori realizzata da Federico Musetti che ci mostra i nostri avventurieri intenti ad inoltrarsi nel pericoloso labirinto.

Potete trovare Il Labirinto di Krarth sul sito della casa editrice al costo di 15,90 €.

Scendiamo i Primi Gradini

Ogni tredici mesi lunari, i Maghi organizzano un disperato torneo per aggiudicarsi il governo di Krarth. Per farlo, si avvalgono dell’aiuto di coraggiosi avventurieri che, in cambio di gloria e denaro, si inoltreranno nel buio del Labirinto, palcoscenico di questa folle contesa.

Il Labirinto, un fitto intrico di corridoi, caverne e stanze, trova luogo nelle viscere della piana di Krarth, affondando i suoi condotti sempre più in profondità, quali radici di un gigantesco albero del male.
L’obiettivo è trovare l’Emblema della Vittoria e riportarlo in superficie. Non sarà facile, molti avventurieri sono pronti a tutto pur di riuscire nell’impresa. Solo uno vincerà. Gli altri, probabilmente, non rivedranno la luce del giorno.

La quarta di copertina ci fornisce i primi elementi utili per entrare all’interno dell’ambientazione. Qualche notizia, un primo incarico. Ovviamente non conosciamo ancora il mistero legato alla Blood Sword, dato che siamo avventurieri alle prime armi in cerca di gloria e potere. Con questi obbiettivi ben in mente ci inoltreremo in un dedalo mortale, fatto di sfide e trabocchetti. E non saremo soli. Il labirinto pullula di nemici e giochi di potere che si muovono tutto attorno a noi. La prima scelta che ci viene concessa è decidere se affrontare questa sfida da soli, o con l’aiuto del nostro gruppo.

Recensione de Il Labirinto di Krarth – Formiamo il Nostro Gruppo

La parte che più mi ha colpito di questo librogame è il fatto che può essere giocato da soli o in gruppo. Normalmente la lettura di un librogame è un’esperienza solitaria, o al massimo si può parlare di scelte condivise, ma il protagonista è sempre solo uno. Nel Labirinto di Krarth invece avremo la possibilità di giocare fino a quattro eroi contemporaneamente, creando un gruppo affiatato pronto ad affrontare ogni sfida. L’unica regola per permettere un bilanciamento all’interno del libro è che aumentando il numero di persone nel party, diminuirà il livello medio.

  • 1 giocatore = 1 eroe di 8° Rango in una categoria a scelta;
  • 2 giocatori = 2 eroi di 4° Rango in categorie diverse;
  • 3 giocatori = 3 eroi di 3° Rango in categorie diverse tra loro;
  • 4 giocatori = 4 eroi di 2° Rango in categorie diverse tra loro.

Le categorie (o classi) che possiamo scegliere per i nostri eroi sono quattro. Il Guerriero specializzato nel combattimento, il Saggio dotato di poteri psionici, lo Stregone abile nell’uso di potenti incantesimi, ed infine il Ladro che non ha bisogno di molte presentazioni. Ogni classe ha le sue particolarità e i suoi punti di forza, divisi nelle varie caratteristiche.

Non Sempre si Sta Meglio da Soli

Ho affrontato il labirinto la prima volta vestendo i panni di un Ladro, mentre nelle successive giocate ho provato a muovere un intero party di quattro persone dividendo l’onere delle scelte con un’altra giocatrice. In tutte le giocate, il labirinto si è sempre dimostrato una sfida divertente quanto impegnativa. Tutti i giocatori si sentiranno protagonisti visto che il librogame presenta scelte diverse in base alla classe. Ci troveremo spesso davanti paragrafi che si concludono con:

Se c’è un Ladro nella squadra che vuole agire vai al …

I diversi percorsi forniranno informazioni aggiuntive o metteranno in difficoltà i giocatori. Ho apprezzato molto questa possibilità visto che coinvolge continuamente tutto il gruppo che si sentirà chiamato in causa per decidere le azioni dei rispettivi personaggi. L’unico appunto che mi sento di farvi è che se affronterete questa sfida da soli, sarete l’unico bersaglio di tutti gli attacchi subendo la superiorità numerica del nemico. Dovrete quindi essere fortunati con i dadi, o la vostra vita scenderà inesorabilmente portandovi ad una prematura dipartita.

Recensione delle Regole de Il Labirinto di Krarth

Ora che abbiamo deciso il numero di eroi che scenderanno nel labirinto, non ci resta che capire meglio il regolamento. Iniziamo con il dire che è molto semplice. Sulla nostra scheda personaggio avremo diverse caratteristiche:

  • Combattività: l’abilità nel combattimento e la forza fisica.
  • Psiche: la resistenza agli incantesimi e, nel caso dello Stregone, la predisposizione alla magia.
  • Intelligenza: l’insieme delle abilità mentali quali prontezza di pensiero, capacità di ragionamento e buonsenso.
  • Resistenza: rappresenta lo stato di salute. Le ferite comportano la perdita di un determinato numero di punti resistenza. i punti possono essere recuperati con incantesimi di guarigione o pozioni.

Come potete vedere dalle immagini in alto, i punteggi da inserire dipendono dal livello del nostro personaggio. Non dovremo decidere nulla dato che i valori sono fissi. Le prove si considereranno superate nel caso il risultato di due dadi a sei facce sia uguale o inferiore al punteggio. In caso di morte dovremo ricominciare dall’inizio la nostra avventura e compiere scelte più accorte o fortunate. Se invece dovesse morire un personaggio in un gruppo di più giocatori, chi è fuori potrà muovere gli avversari che il party troverà lungo la strada.

Considerazioni Finali

Il Labirinto di Krarth riesce a farci vivere una sfida avvincente. La scelta del gruppo condiziona molto il modo in cui decideremo di approcciarci alla storia. All’interno troviamo anche qualche mini-gioco, e delle mini-mappe che ci aiuteranno a gestire i combattimenti che assumono i tratti di un gioco di ruolo a tutti gli effetti. Potremmo considerare Il Labirinto di Krarth una sorta di premessa ad una storia più ampia. In questo librogame prenderemo confidenza con il regolamento e aumenteremo la nostra fama e la nostra abilità.

Se amate i librigame adorerete la possibilità di giocare più di un personaggio, o di coinvolgere finalmente i vostri amici in una sfida avvincente. Questo librogame non può davvero mancare nelle librerie degli amanti del genere.

E ricorda sempre la regola della casa: finché non togliete il dito dalla pagina che avete appena superato, potete sempre tornare indietro, sperando di non perdervi nei corridoi del labirinto.

Se avete apprezzato questa recensione, continuate a seguirci per essere sempre informati su prodotti come il librogame Il Labirinto di Krarth!

Yaga! – Tra Magia e Carbone | Recensione

Yaga! – Tra Magia e Carbone | Recensione

Finalmente sono riuscito a mettere le mani su Yaga!, l’ultima avventura letteraria firmata da Gabriele Simionato, e ve ne parlero in questa recensione.

Scopriremo questo nuovo librogame che prende ispirazione da un personaggio che tutti abbiamo incontrato attraverso libri, film, videogiochi, o serie tv. Questa vecchia strega nel corso del tempo ha interpretato tutti i ruoli narrativi di una storia; l’abbiamo vista come protagonista, antagonista, alleata oppure ostacolo. Una creatura misteriosa e poliedrica che ora tocca a noi interpretare. Ringrazio Aristea per averci inviato una copia di questo nuovo librogame che ci getterà nella mischia costringendoci a lottare per la sopravvivenza e il potere.

Nel caso siate interessati, potete acquistarlo sullo store ufficiale al prezzo di 16,00 €. Non dimenticatevi di inserire il codice NDU5 per ottenere il 5% di sconto!

Una Prima Occhiata a Yaga!

Con i suoi 530 paragrafi suddivisi in 416 pagine Yaga! possiede tutti gli elementi per permetterci di vivere una grande avventura. Aristea lo inserisce all’interno della categoria fiabe oscure, e non posso che essere d’accordo. Yaga! è un librogame dai toni cupi e dalle scene decisamente macabre. Ovviamente non mancano i momenti comici che strappano un sorriso senza però rovinare un’atmosfera sapientemente creata. Il comparto grafico è di alto livello. Sono presenti diversi artwork realizzati dalle abili mani di Erica Rossi che arricchiscono l’opera permettendoci di apprezzare ancora di più la storia. Alla fine del libro come chicca per i lettori, è stata inserita una raccolta delle bozze realizzate dall’illustratrice che mostrano alcuni spezzoni del percorso che ha dato vita a Yaga!

Infine per orientarci con più facilità nei vasti territori dell’impero Russo, Fabio Porfida ha creato per noi una delle sue famose mappe. Dato che Aristea ama viziare i suoi lettori, questa mappa oltre ad essere consultabile all’interno dell’opera, viene allegata a tutti coloro che acquistano il librogame in formato A4 e a colori. Potete trovare Yaga! direttamente sul sito di Aristea al costo di 16,00 € più spese di spedizione.

Ora è finalmente arrivato il momento. Raccogliamo il coraggio e anche se il nostro istinto ci suggerisce di fuggire, bussiamo alla porta di Izba e prepariamoci ad incontriamo Baba Yaga.

Una Breve Introduzione a Yaga!

Questo librogame è inserito all’interno della categoria fiabe oscure, ed il motivo si capisce fin dal primo paragrafo.

Il tuo braccio pelle e ossa penetra lo stomaco del contadino che è venuto più vicino. Con le unghie sanguinanti ti fai strada oltre la schiena dell’uomo, forando la camicia finché non esce tutta la mano. Socchiudendo lentamente le dita ossute, come se accarezzassi le prossime vittime, inviti gli altri a farsi sotto. Ridi assaporando la loro paura. Cosa credono di fare, rispedirti da Izba? Hai assaggiato altre volte i loro ferri. Tornerai.

Tu sei Baba Yaga. Tu Torni Sempre

Non abbiamo a che fare con una simpatica vecchietta pronta a servirci te i biscotti. Siamo Baba Yaga, conosciuta come la malefica strega rossa. Le nostre sorelle e i nostri nemici tramano per sottrarci quello che è nostro di diritto. Un’eredità oscura attende di essere raccolta e sono molte le mani tese per afferrarla. In questo librogame dovremo lottare, mentire e ingannare tutti quelli che si metteranno sulla nostra strada. I nostri nemici dovranno fare un passo indietro o noi passeremo letteralmente attraverso di loro. Baba Yaga non dimentica. Torna sempre….

Notti di portenti. Notti di sabba nelle gelide foreste dell’Armenia!

Recensione delle Meccaniche di Yaga! – Magia

In questa parte della recensione di Yaga! vedremo insieme il regolamento di questo librogame raccolto in sole 12 pagine. Tutto parte dal santuario contenuto all’interno della vostra casa. All’interno del santuario sono disposte inizialmente 24 candele. Le candele compongono la vostra riserva magica e devono essere suddivise in magia gialla, rossa e blu. La magia gialla coinvolge i metalli, i veleni e le malattie, quella blu riguarda l’acqua, la levitazione e la lettura del pensiero, infin la magia rossa in cui primeggiate controlla il fuoco, il sangue e le emozioni. Dovrete dividere i punti in queste tre categorie mantenendo sempre la magia rossa più alta delle altre. Nel corso dell’avventura potrete ottenere nuove candele, ma il loro potere non vi aiuterà fino a quando non le sistemerete nel santuario.

La Magia verrà lanciata utilizzando due dadi a 6 facce e per riuscire dovrete mantenervi sotto il punteggio indicato nella scheda. In determinati casi è possibile anche perdere le candele che spegnendosi indeboliranno la nostra strega. Il primo modo consiste nell’ottenere un 12 con un lancio di dadi. Il secondo consiste nel concentrarci prima di un incantesimo. In questo modo aggiungeremo 2 punti alla nostra riserva di candele trasformando le nostre 7 candele blu in 9. In questo caso un risultato di 10,11 o 12 farà spegnere una candela. Infine in alcuni casi ci verrà richiesto di usare una determinata scuola di magia. potremo decidere di ignorare la richiesta continuando ad utilizzare la scuola di magia in cui abbiamo il punteggio maggiore. Anche in questo caso la soglia di fallimento si abbasserà rendendo più probabile lo spegnimento delle candele.

Devo dire che questo modo di gestire il tutto risulta molto semplice e permette al giocatore di scegliere liberamente come affrontare le diverse sfide.

Recensione delle Meccaniche di Yaga!– G.P.S. e Carbone

Vi ho detto che Baba Yaga torna sempre, ma ora andiamo a capire da cosa le viene tutta questa sicurezza. La risposta a questo enigma non è 42, ma carbone. Ogni volta che le vostre scelte, porteranno Yaga verso una spiacevole fine, potrete rigenerarvi all’interno della caldaia della vostra Ibza a patto di avere del carbone da bruciare. Inizierete con una riserva di 13 sacchi, ma non pensate che vi basteranno per arrivare alla fine di questa avventura. Il carbone infatti non serve solo per riportare in vita voi, ma mantiene viva anche la vostra amata casa. Ibza non è una casa come le altre dato che è dotata di due grandi zampe di gallina che le permettono di spostarsi attraverso tutto l’impero. Ecco come il G.P.S. o Galinatski Paragroff Saltator consumerà le vostre riserve di carbone e dovrete presto correre ai ripari procurandovene dell’altro.

Tu sei Baba Yaga, tu torni sempre. Almeno fino a quando c’è del carbone…..

Considerazioni Finali

Yaga! è una storia avvincente che vi permetterà di giocare per diverse ore. Il libro è ricco di possibilità; che sia la scelta del percorso, la crescita del personaggio, o la risoluzione dei mini giochi, abbiamo davanti un librogame che merita di essere aggiunto alla nostra collezione.

E ricorda sempre la regola della casa: finché non togliete il dito dalla pagina che avete appena superato, potete sempre tornare indietro, sperando di avere ancora a disposizione un sacco di carbone!

Se avete apprezzato questa recensione, continuate a seguirci per essere sempre informati su prodotti come il librogame Yaga!

Le Fatiche di Autolico | Recensione

Le Fatiche di Autolico | Recensione

In questa recensione andremo a scoprire insieme Le Fatiche di Autolico, un librogame scritto in italiano da Francesco Di Lazzaro & Mauro Longo. I due hanno messo insieme la loro fantasia per trasportarci nell’antica Grecia del mito. Tra dei capricciosi, semidei dalla dubbia moralità ed un quantitativo di mostri che tutti abbiamo imparato a conoscere, vivremo insieme una grande avventura. Immaginate ora di sfogliare velocemente insieme a me le pagine di questo libro. Dalle lande della Tessaglia, attraversiamo silenziosi i vicoli di Atene, e poi una rapida occhiata agli incubi del Tartaro. Strappati dall’abbraccio di Hypnos affrontiamo con Autolico le conseguenze delle nostre azioni.

Ci troviamo davanti ad un librogame corposo e ben scritto. Le Fatiche di Autolico è composto da ben Seicento paragrafi che insieme alle tante illustrazioni di Erika Visone, e una mappa a due pagine della Grecia disegnata da Ludovico Incidenza ci permettono di vestire i panni di Autolico, Semidio Figlio di Ermes , alle prese con le sue cosiddette fatiche. Il tutto infine è impreziosito da una sovra copertina a colori realizzata da Simon Tjong che fin dall’inizio ci mostra uno dei nostri terrificanti avversari

Potete trovare Le Fatiche di Autolico su diversi store al costo di 15,90 €.

Una Breve Introduzione

Quando ho letto il titolo di questo Librogame, la prima immagine che si è formata nella mia mente, è la figura di Bruce Lorne Campbell quando interpretava Autolico nella serie TV Xena Principessa guerriera. Con questa immagine in testa ho giocato l’intero librogame che si è dimostrato essere una vera è propria scoperta. Come mio solito vi riporto un piccolo spaccato, che potete tranquillamente trovare sulla quarta di copertina.

<<Ermes è mio padre e Atena mi vuole morto…Ma che follia è mai questa?

La testa ti torna a girare e ti rimetti a sedere

Ma questa volta l’hai fatta grossa. Atena è furibonda con te e neanche tuo padre potrà salvarti dalla sua ira. Le fatiche che gli dei ti hanno imposto sono sovraumane e nessun mortale riuscirebbe mai a compierle. Ma tu sei un eroe, sei il re dei ladri…per te questa è solo una passeggiata! Bhe, quasi…..>>

All’inizio vi saranno proposte dodici fatiche, questo è il numero pensato da Atena per farvi espiare la vostra colpa. Voi però siete Autolico, il Re dei ladri, non quella testa dura di Eracle, quindi dopo una divertente trattativa, riuscirete a strappare un nuovo accordo. Sei fatiche, non una di più ne una di meno. Questo librogame ci mette tra le mani non un guerriero pronto a lanciarsi alla carica contro l’abominio di turno solo per la gloria e per salvare qualche contadino, bensì il Re dei ladri. Non siete un eroe, anzi, siete esattamente il prototipo perfetto dell’antieroe. Non vi siete imbarcati in questa impresa per spirito di sacrificio, bensì perché costretti da due dei alquanto capricciosi.

Recensione dei Contenuti de Le Fatiche di Autolico

La trama de Le Fatiche di Autolico è chiara e lascia al lettore la piena libertà di scegliere da quale fatica iniziare. Potrete decidere di scontrarvi con l’idra di Lerna, cercare nel suo labirinto la chiave di Dedalo, o scendere nelle profondità degli inferi alla ricerca di Tiresia. Tutte le fatiche sono a vostra disposizione, anche se nella parte legata ai suggerimenti, ci viene consigliato di scegliere con attenzione. Dopotutto pensateci, riportare ad Augia le sue vacche, sembra più facile che andare a bussare alla porta di Ade.

Fortunatamente non saremo soli in questa impresa. Le nostre doti carismatiche da grande seduttore ci hanno fatto ottenere nel corso degli anni l’amore, la diffidenza e a tratti il disprezzo di sei splendide Ninfe. Ognuna di queste Ninfe ha caratteristiche specifiche che dovremo valutare attentamente quando ci verrà data la possibilità di chiamarle in nostro aiuto. Ovviamente non si fa niente per niente, ed ogni aiuto avrà un costo che dovremo ripagare in modi alquanto vari e divertenti.

Non posso non parlarvi del punto che mi ha sorpreso di più all’interno del librogame, la cosiddetta preveggenza.

Nella vita quotidiana degli Elleni, grande importanza è affidata ai sogni, alle visioni o alle preveggenze…

In determinate occasioni se il numero del paragrafo è scritto in corsivo, significa che il nostro “eroe” sta avendo una preveggenza. Se succede possiamo decidere di intraprendere un nuovo percorso che andrà a sostituire quello originale e non sempre in positivo. Dovremo essere astuti ed empatici per comprendere quando andare avanti, o quando andare indietro..

Le Fatiche di Autolico tra Astuzia e Stoltezza

Siamo arrivati alla parte più corposa di questa recensione in cui affronteremo il regolamento presente ne Le Fatiche di Autolico. La caratteristica principale di Autolico è la sua Astuzia. Ogni volta che riusciremo a comportarci in linea con la nostra natura, riuscendo a risolvere un’impresa con intelligenza, furbizia, e rapidità di mano, verremo ricompensati con dei punti Astuzia. Questa caratteristica è fondamentale dato che ci permette di superare in alcuni momenti i punti cruciali della nostra avventura. Purtroppo come potete incrementare il suo punteggio, potrete anche diminuirlo andando a aumentare la caratteristica opposta, la stoltezza. Come l’aumento dell’astuzia ci permette di avere vita facile, la stoltezza ci farà perdere il favore di Ermes, e persino le Ninfe non vorranno avere a che fare con uno stupido. Nel caso poi dovessimo esaurire i nostri punti di Astuzia, la nostra avventura avrà fine.

Ho trovato molto interessante il sistema che gli autori hanno creato per gestire gli spostamenti via terra e via mare. Una volta scelta la nostra destinazione e il modo in cui decideremo di raggiungere la nostra meta, lanceremo due dadi da 6. Il risultato ci permetterà di imbatterci in ben undici eventi che arricchiranno la nostra esperienza di gioco, permettendoci di accumulare punti Astuzia o stoltezza, oltre a ricompense più fisiche. Nel caso dovessimo capitare una seconda volta sull’evento già giocato, semplicemente il nostro viaggio proseguirà senza ulteriori intoppi permettendoci di raggiungere la nostra destinazione.

La Meccanica dei Combattimenti de Le Fatiche di Autolico

Il combattimento viene gestito dai punteggi di Prodezza e Resistenza che andranno a formare i nostri valori di attacco e difesa. Inizieremo con un punteggio base di Prodezza a cui andremo a sommare il valore delle tante armi su cui metteremo le mani. Durante i combattimenti aggiungeremo al valore fisso il risultato del lancio di due dadi da 6. Se riusciremo a superare la resistenza del nostro avversario gli infliggeremo una ferita, altrimenti mancheremo il bersaglio. La resistenza rappresenta invece la nostra capacità di incassare i colpi. Anche qui inizieremo con un valore fisso a cui sommeremo nel corso dell’avventura il valore delle parti di armatura su cui metteremo le mani.

Ogni colpo ci infliggerà una ferita. Inizieremo ogni combattimento nella condizione Illeso che diminuirà ogni volta che subiremo una ferita. Dopo il primo colpo passerà a ferito, poi a stremato dove la situazione per noi o per il nostro avversario diventerà critica. Raggiunta infatti la condizione stremato lanceremo un solo dado da 6 per sommarlo al nostro valore di attacco. Colpire diventerà sempre più difficile, e prima o poi subiremo o infliggeremo il colpo finale.

Dei e Benedizioni

In questa recensione de Le Fatiche di Autolico ho spiegato come si combatte, ma ipotizziamo che le cose vadano molto male. Abbiamo appena fatto arrabbiare un gruppo di pirati, e forti della loro superiorità numerica, finiamo per avere la peggio. Normalmente questo dovrebbe mandarci diritti nel reame di Ade, ma fortunatamente Ermes veglia su di noi. Potremo infatti invocare per una volta il suo aiuto, e Il messaggero degli dei giungerà rapido cavandoci dall’impiccio. Allo stesso modo, in determinati parti del librogame potremo domandare ad Ermes di concederci un arma divina che ci aiuti nello scontro contro una delle tante creature del mito. Il Dio in base alle nostre scelte deciderà se aiutarci sottraendo dalla fucina di Efesto quanto chiesto e sottolineando che è solamente un prestito. Infatti alla fine dello scontro l’arma andrà restituita.

Ermes ovviamente non è l’unico Dio che andremo ad incontrare nella nostra avventura. Nella Grecia del mito gli Dei camminano in mezzo ai mortali, e quella simpatica vecchietta che abbiamo appena offeso potrebbe essere in realtà una dea molto adirata. Potremo incorrere in benedizioni, maledizioni e doni. Gli dei sono generosi quanto vendicativi e sarà necessario prestare la dovuta attenzione e giocare d’astuzia.

Considerazioni Finali

Le Fatiche di Autolico riesce a fondere una storia avvincente con una meccanica semplice che ci permetterà di affrontare ogni sfida in molti modi diversi. Il libro è ricco di possibilità; che sia la scelta del percorso, le invocazioni divine, o la risoluzione dei tanti mini giochi, abbiamo davanti una libro corposo e ben scritto. Per i tanti motivi descritti in questa recensione, vi consiglio di aggiungere alla vostra collezione questa prima avventura del Re dei Ladri sperando apprezzerete come me il lavoro svolto dai due autori.

E ricorda sempre la regola della casa: finché non togliete il dito dalla pagina che avete appena superato, potete sempre tornare indietro, o in questo caso pregare che Ermes o le ninfe vi aiutino ad uscire dai guai!

Se avete apprezzato questa recensione, continuate a seguirci per essere sempre informati su prodotti come il librogame Le Fatiche di Autolico!

Edgar Allan Poe The Horror Gamebook  | Recensione

Edgar Allan Poe The Horror Gamebook | Recensione

Oggi approfondiremo un racconto diverso da quelli che ho recensito fino ad ora dato che è liberamente ispirato alle opere di Edgar Allan Poe. Ringrazio Officina Meningi per averci inviato tutto il materiale di Edgar Allan Poe the horror gamebook così da permetterci di realizzare questa recensione.

Questo librogame scritto da Valentino Sergi e illustrato da Francesco Corli e Moreno Paissan trasporta il lettore in un atmosfera da incubo in cui il dubbio e la paura ci inseguono costantemente. Ci troviamo braccati da implacabili inseguitori, incapaci almeno all’inizio di capire chi o cosa siamo o in quale luogo ci troviamo. Dovremo affidarci al nostro intuito, mentre ci faremo strada tra le rovine di un luogo dimenticato in cui regna sovrana la morte.

Edgar Allan Poe the horror gamebook è stato finanziato tramite un Kickstarter in poche ore, sbloccando nei giorni successivi diversi stretch goals. I capitoli aggiuntivi, la mappa a colori, e una colonna sonora sapientemente studiata, aiutano chi legge a muoversi all’interno di questa città corrotta e malata. Il librogame si può preordinare sul sito di Officina Meningi al costo di 15€, dove oltre alla copia cartacea firmata dall’autore, viene Incluso anche il pack digitale contenente i file in formato ePub, Mobi e Pdf di tutti gli stretch goals sbloccati durante il Kickstarter

Una breve introduzione

Non perdo l’abitudine di riportare un piccolo spaccato utile a capire questo mondo che andiamo ad esplorare.

<<Ti riconosco anche se non conservo alcune memoria di te, non so chi ti abbia invitato qui, se il mio creatore e carnefice o la sua ancor più terribile creazione, la Morte Rossa, ma non ha importanza, sono due facce dello stesso incubo>>. Il corvo si agita nell’udire quelle parole e dispiega le ali, <<ti scongiuro, aspetta, rispondi alla mia domanda…quando lascerò l’orrore di questa deserta terra incantata?>>. L’uccello si è già dileguato nell’oscurità di un cielo senza stelle, ma la sua risposta rimbomba tra le pareti con voce gracchiante: <<mai più>>

L’opera ci trasporta fin dalla prima pagina in un’ atmosfera angosciante. Ci risveglieremo in un luogo sconosciuto, coperti solo da qualche straccio e da diverse creature intente ad accertarsi che la nostra carne sia o meno appetitosa. Spalancate le palpebre annegheremo nella disperazione di un’oscurità che ci avvolge mentre le nostre suppliche di aiuto non otterranno alcuna risposta. Non saprete chi siete, ne dove vi trovate e il motivo che vi ha portato qui. Armati solo del vostro intelletto dovrete avanzare.

Recensione dei contenuti di Edgar Allan Poe the horror gamebook

La prima domanda che mi è venuta in mente quando ho iniziato a leggere questo libro è come sarebbe stata gestita la morte. Nei librogame una scelta sbagliata porta ad una prematura dipartita, ma sfruttando la memoria si può tornare indietro e ricominciare, anche se questo spezza la fluidità del gioco. L’autore ha trovato un’interessante scappatoia chiamata avatar. Quando morirete, la storia non avrà fine, bensì per un motivo che verrà spiegato man mano, rinascerete non troppo lontano dal vostro cadavere.

Ti rigeneri in una pozza di liquido scuro accanto al barile dove galleggia il tuo cadavere; il Re Peste si china fino a portare il naso a livello dei tuoi occhi, poi picchia con le mani aperte su entrambe le ginocchia e scoppia in una lunga risata: <<Ogni volta è un vero spasso, non preoccuparti per il corpo ne faremo buon uso come sempre>> il tuo sguardo corre alla cassa toracica utilizzata come braciere e provi un profondo senso di nausea

Come avete capito l’avatar è un prigioniero, bloccato in un ciclo infinito di resurrezioni, costretto a rivivere la propria morte ed osservare i suoi stessi resti.

Cammineremo in una città in rovina corrotta dalla malattia e dal sospetto. Dietro ogni porta ci aspettano anime in pena protagoniste dei racconti di Edgar Allan Poe. Immaginate il mio stupore quando dietro una porta mi sono imbattuto nella figura del Re Peste intento a brindare con la sua corte. Il librogame è pieno di citazioni alle opere di Poe, riportando interi paragrafi tratti dalle sue opere più conosciute. Il Re Peste, il corvo e la maschera della morte rossa sono sono alcuni di questi e tutti sono sapientemente amalgamati in una storia avvincente

Meccanica di Edgar Allan Poe the horror gamebook

La meccanica di questo librogame è semplice dato che non richiede nulla se non una matita e una gomma. A differenza di altri librogame il vostro avatar non avrà statistiche, bensì dei veri e propri sentimenti. Potrà in base alle vostre scelte fidarsi o non fidarsi di voi, o essere traumatizzato o incline al suicidio. Questo vi rende dei veri e propri burattinai dato che l’avatar romperà alcune volte la quarta parete parlandovi in maniera diretta, condividendo con voi i suoi desideri e la sua disperazione. Il librogame è ricco di mini giochi e indovinelli, alcuni perfettamente legati all’ambientazione, altri ho trovato invece spezzassero un po’ dall’atmosfera così sapientemente creata. Posso ipotizzare che non essendoci le classiche statistiche del personaggio, per rendere evidente un ostacolo o un pericolo l’autore abbia deciso di inserire un rompicapo per gestire il bivio di scelte.

Per chi dovesse avere problemi con i rompicapi, nelle ultime pagine del libro sono inserite le soluzioni, anche se personalmente vi consiglio di sbatterci la testa e perdere qualche minuto in più, e non fare come il sottoscritto che ha gettato la spugna davanti alla maledetta batteria galvanica…..

Considerazioni Finali

Personalmente mi sento di consigliare l’acquisto di questo librogame. E’ la prima volta che mi approccio ad un opera horror e sono stato molto soddisfatto dall’atmosfera che è riuscita a creare, anche grazie alle tante immagini presenti. Mi sono immerso nella sua storia leggendola tutta d’un fiato; ho apprezzto molto le citazioni alle opere di Poe, e gli escamotage usati dall’autore per unire le diverse storie. Ci sono diversi possibili finali e vi invito a rigiocare questo titolo più volte così da tentare tutte le strade possibili.

E ricorda sempre la regola della casa: finché non togli il dito dalla pagina che hai appena superato, puoi sempre tornare indietro, o in questo caso ammucchiare i tuoi cadaveri!

Se avete apprezzato questa recensione, continuate a seguirci per essere sempre informati su prodotti come il librogame Edgar Alla Poe The Horror Gamebook!

Sherlock Holmes: Prima con Delitto [ Librogame ] | Recensione

Sherlock Holmes: Prima con Delitto [ Librogame ] | Recensione

Tutti conoscono Sherlock Holmes, alcuni di noi perché si sono persi nei romanzi di Arthur Conan Doyle, altri invece hanno seguito film e serie tv che ritraevano il grande investigatore in una moltitudine di sfaccettature. Poco importa, sta di fatto che tutti ne siamo rimasti affascinati, aspettando il momento in cui, con i piccoli indizi, avrebbe risolto anche il più complicato dei casi. Nel librogame Sherlock Holmes: Prima con Delitto riviviamo questa magia in prima persona, dato che affianchiamo il grande investigatore nelle sue indagini, vestendo con mia grande sorpresa i panni di Rebecca Grace Hurley, cugina americana del dottor Watson e assistente alla cattedra di psicologia forense alla prestigiosa Washington University.

Il librogame Sherlock Holmes: Prima con Delitto è disponibile in italiano, sul sito di Watson Edizioni al costo di 15,00 €, ma è possibile trovarlo su diversi altri store.

Un Minimo di Contesto e una Breve Introduzione

Sherlock Holmes è l’emblema dell’infallibilità e averlo come protagonista di un librogame in cui il fallimento si nasconde dietro ogni pagina sarebbe stato strano. L’autore ha quindi deciso di metterci tra le mani un personaggio poliedrico, sia per il suo carattere che per le sue capacità. Non dimentichiamoci poi il contesto storico in cui andremo a giocare. Siamo nel 1897, un’ epoca in cui l’emancipazione femminile è ancora lontana, e le donne sono relegate al ruolo di comparse. La nostra protagonista si troverà quindi ad affrontare continuamente questo muro invisibile, un ostacolo che ci permetterà di immedesimarci ancora di più nell’ambientazione vittoriana.

Il piccolo spaccato di testo che vi riporto è un consiglio dello stesso Holmes:

“Non sottovalutate nulla. Devo avervi già detto che, una volta escluso l’impossibile, ciò che resta per quanto improbabile non può che essere la verità. Voi poi siete avvantaggiata”.

“Da che cosa?” esclami sorpresa

“Dalla vostra natura. Ho visto troppe cose per non sapere che la sensazione di una donna può essere più valida delle conclusioni raggiunte con un ragionamento analitico”. Senza darti il tempo di replicare si dilegua in un istante.

Recensione dei Contenuti di Sherlock Holmes: Prima con Delitto

Il librogame Sherlock Holmes: Prima con Delitto è un susseguirsi di eventi e l’incipit è il classico di ogni giallo. Tutto nasce da un crimine in cui dovremo dimostrare che non siamo un semplice accessorio da compagnia, bensì la persona che risolverà il mistero. La prima parte si svolge nel vagone di un treno dove dovremo ritrovare una collana rubata. Niente di più semplice, ma non avendo nessun titolo per giustificare la nostra indagine, le opzioni a nostra disposizione non sono molte. Aggiungeteci poi che avrete poco tempo per risolvere il caso, e questa sfida apparentemente semplice si trasformerà in un’attenta analisi di ogni singolo dettaglio.

Ovviamente questo primo caso è solamente l’incipit che ci permette, se risolto, di ottenere un certo credito con Sherlock Holmes e Lestrade. La seconda parte del librogame ci trasporta infatti (come indicato nel titolo del libro) a teatro. Lì, oltre ad assistere alla prima della Bohème di Puccini, dovremo anche aiutare (o battere sul tempo, se preferite) il grande investigatore. Un compito non sicuramente facile dato che, con quel modo a volte fastidioso, Holmes sarà quasi sempre un passo davanti a noi.

Elementare Watson

Così come altri titoli della Watson Edizioni che ho recensito (ad esempio Jekyll e Hyde), anche questo librogame è arricchito da una serie di immagini in bianco e nero. Lo stile non eccessivamente dettagliato è perfetto per l’ambientazione e aiuta il lettore ad immedesimarsi, facendo sì che sia la mente a riempire le lacune.

Le Meccaniche di Sherlock Holmes: Prima con Delitto

La meccanica di Sherlock Holmes: Prima con Delitto è molto semplice e, seguendo la linea dei titoli Watson edizioni, ci viene presentata nelle prime pagine. Come potete vedere, avremo un nostro foglio di identità in cui andremo a riportare, oltre l’equipaggiamento, anche le nostre qualità.

Queste caratteristiche si suddividono in: Prontezza (che comprende capacità combattiva e destrezza), Scaltrezza (che rappresenta la perspicacia e la capacità di passare inosservata), Analisi (che comprende colpo d’occhio e memoria visiva) ed infine Conoscenza. Nella creazione del personaggio avremo a disposizione sette unità da distribuire tra i vari bonus con un massimo di tre per ciascuna. Infine, non ci resterà che tirare un d6 e aggiungere il risultato.

Procedendo nell’avventura ci verrà chiesto di appuntarci indizi e deduzioni e il librogame ci viene subito in aiuto. Ci saranno infatti ben due pagine ben divise su cui prendere nota delle tante informazioni che riceveremo nei due casi. Questo librogame non ha molti minigiochi al suo interno, dato che preferisce far concentrare il lettore sui piccoli indizi, senza distrarlo con rompicapi matematici.

Considerazioni Finali

Mi sento di consigliare l’acquisto di questo librogame, soprattutto se, come me, adorate i titoli legati a Sherlock Holmes. Ho trovato il fatto di dovermi scontrare con la considerazione sociale di una donna di quell’epoca un’aggiunta molto interessante ad un’indagine già di per sè avvincente. Un dettaglio che non ho ancora trovato in nessun altro titolo che ho letto fino ad ora. All’interno del libro ci sono diversi finali e questo permette un’ottima rigiocabilità. Volendo forse imitare la consuetudine di inserire una scena dopo i titoli di coda, è presente perfino un scena nascosta, e dovrete usare tutto il vostro intuito per trovarla.

E ricordate sempre la regola della casa: finché non toglierete il dito dalla pagina che avete appena superato, potrete tornare indietro!

Se vi è piaciuta questa recensione, continuate a seguirci per essere sempre informati su prodotti come il librogame Sherlock Holmes: Prima con Delitto!

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