The Gluttony Coven [ D&D5e ] | Recensione

The Gluttony Coven [ D&D5e ] | Recensione

Vorrei iniziare questa recensione ringraziando Aenarion’s Coven per averci mandato una copia digitale di The Gluttony Coven; grazie a questo supplemento potremo divertirci ad aggiungere nuovi pericoli originali alle campagne di D&D5e.

The Gluttony Coven è un prodotto scritto da italiani seppure interamente in inglese e pensato anche per gusti d’oltreoceano. Si tratta di un bestiario per D&D5e di 14 pagine che illustra una congrega di streghe trasformate sia fisicamente che mentalmente in esseri mostruosi (Gluttony Hags), famelici e insaziabili che tenderanno a voler fagocitare qualsiasi cosa.

Potete trovare questo piccolo compendio esclusivamente in inglese e solo in formato digitale su DriveThruRPG al prezzo di circa 5 dollari (circa 4,66 euro al cambio attuale) o sul profilo Etsy di Aenarion’s Coven al medesimo prezzo.

Il Contenuto del Manuale

All’interno di The Gluttony Coven vengono spiegati i ruoli delle creature che abitano la tana di una congrega di questo tipo, la sua struttura sociale, i servitori e le dinamiche della magia utilizzata da queste creature. Le Gluttony Hags sono il fulcro della loro congrega, la comandano e possono essere 3, 7 o 13; esse però non sono certamente l’unico pericolo.

Siccome una congrega che si rispetti non può esistere senza servitori, The Gluttony Coven ne contiene due tipi. Il primo, The Hungry, è un piccolo essere pelle e ossa dalla fame insaziabile; è debole da solo, ma ovviamente più pericoloso in gruppo e per questo sceglie sempre questa soluzione. Quando un Hungry riesce a uccidere e divorare la sua preda, muta nel secondo tipo di servitore, The Sated. Quest’ultimo si gonfia fino ad andare oltre l’obesità e nonostante ciò continuerà a mangiare fino ad esplodere, letteralmente.

Trattandosi di una congrega di streghe, il calderone è di fondamentale importanza. Il potere di una congrega aumenta all’aumentare delle streghe presenti, quanto sono vicine tra loro vicine tra loro e al calderone. Sia il calderone che il numero di Gluttony Hags attorno ad esso determinano differenti classi difficoltà e slot incantesimi condivisi tra le Gluttony Hags presenti.

The Gluttony Coven, inoltre, descrive nei dettagli anche la tana di queste creature con tutti i suoi pericoli. Alcune presentano effetti ambientali in grado di corrompere anche gli avventurieri più integerrimi.

Infine ho apprezzato la menzione a Hubesia, la prima Gluttony Hag della storia. Da lei deriva il potere di tutte le altre streghe di questo tipo, anche se si sa davvero poco sul suo conto.

Impaginazione e Leggibilità

Graficamente The Gluttony Coven si presenta bene. Il tipico contrasto del testo scritto con un font classico scritto su due colonne con uno sfondo simil pergamena giova alla leggibilità. Fanno eccezione due lettere inserite nel manuale per rendere la lettura più immersiva; sebbene ricordino effettivamente il lascito di un personaggio, ammetto che la lettura qui non scorreva altrettanto agevolmente.

Le immagini le ho trovate azzeccate e gradevoli; in particolare la mappa della tana e un’illustrazione a pagina intera hanno saputo catturare la mia attenzione e far viaggiare la mia fantasia.

Conclusioni della Recensione di The Gluttony Coven

The Gluttony Coven non è ovviamente essenziale per giocare una campagna o sessione di D&D5e, ma rimane un’ottima aggiunta per qualsiasi giocata a tema streghe. I suoi contenuti sono adatti sia a missioni secondarie che al fulcro di campagne più estese.

Trovo inoltre questo manualetto particolarmente interessante per poter improvvisare una sessione al volo, dal momento che contiene tutte le linee guida per costruire una tana e congrega in pochi semplici passi.

Se vi è piaciuta questa recensione di The Gluttony Coven seguiteci per scoprire altri supplementi per D&D5e!

So, You Walk Into A Tavern [ D&D5e ] | Recensione

So, You Walk Into A Tavern [ D&D5e ] | Recensione

Prima di immergerci nella recensione di So, You Walk Into A Tavern, vorrei ringraziare Sign of the Dragon (Marco Bertini e Marco Fossati) per averci mandato una copia digitale di questo loro lavoro per D&D5e; grazie ad essa potremo divertirci a immaginare locande e taverne varie e originali.

A dispetto del titolo tutto in inglese è bene sapere che si tratta, invece, di un titolo progettato da italiani seppure pensato per i gusti d’oltreoceano.

Potete trovare questo piccolo compendio, esclusivamente in inglese e solo in formato digitale sul sito di Dungeon Master Guild al costo di 3,95 dollari, circa 4 euro.

Molte delle avventure per D&D, fin dalla sua prima edizione, cominciano in una taverna. Si tratta di luoghi perfetti in cui poter far incontrare e conoscere i personaggi, e metterli alla prova con le prime, fondamentali, relazioni sociali e ambientali nel mondo di gioco.

Non è però detto che ideare una taverna, soprattutto quando non si vuole utilizzarne una canonica, sia sempre facile. In nostro soccorso arriva So,You Walk Into A Tavern con le sue 23 pagine di opzioni per rendere davvero unica ogni taverna o locanda.

Taverne o Locande?

Presentare un luogo di sosta per i personaggi, non importa che si stia giocando una one-shot o che invece si sia nel bel mezzo di una campagna decennale, può non essere immediato; anche il DM più navigato può trovarsi in difficoltà ad improvvisare un ambiente che sia stimolante e non solo un riempitivo.

I termini “taverna” e “locanda” hanno, nel tempo, cominciato a sovrapporsi. Eppure si tratta, di fatto, di due luoghi con delle differenze da non dimenticare quando si tratta di fornire una descrizione ai giocatori. Per semplicità possiamo dire che una taverna è un luogo di ristoro dove è possibile bere e mangiare; una locanda invece offre anche delle stanze per il pernottamento.

Stabilita questa categoria, possiamo cominciare a decidere le sue dimensioni. Per aiutarci So, You Walk Into A Tavern, mette a disposizione una pratica tabella secondo le opzioni di stile di vita presentate nel Capitolo 5 del Manuale del Giocatore di D&D5e.

Definite le prime caratteristiche della struttura, possiamo cominciare a delinearla con maggiore precisione. Avrà un piano solo o numerosi? Sarà elegante o squallida? Avrà una stalla o un magazzino a disposizione degli avventori? Ciascuna di queste opzioni può essere definita secondo i propri gusti o, per aggiungere un po’ di pepe alla narrazione, tirando i dadi.

Un Tool Abbastanza Versatile

So, You Walk Into A Tavern, come si evince da questa recensione, è una scatola per gli attrezzi; mette a disposizione del master, anche quello più pigro e privo di fantasia, strumenti rapidi e semplici da usare. Il breve compendio, infatti, consente di definire fino al più piccolo dettaglio la taverna in cui i giocatori entreranno.

L’indice, non privo ahimè di qualche refuso, consente di navigare bene nel testo consentendo di trovare rapidamente quello che si cerca.

Tabelle, Tabelle, Tabelle

Insomma, non importa che si tratti di cibo, bevande, musica, clienti o membri dello staff; So, You Walk Into A Tavern, con le sue 23 pagine, piacevolmente illustrate, consente di definire con un semplice tiro di dado ogni minimo dettaglio dell’ambiente di gioco.

Che si tratti di un PNG pronto ad offrire loro un ingaggio, di un’improvvisa rissa causata da un avventore ubriaco o da una creatura che irrompe improvvisamente, l’ora del pasto è quella in genere più movimentata.

Anche per queste infinite possibilità So, You Walk Into A Tavern, propone delle pratiche e fruibili tabelle che tanto piaceranno a chi vuole ipotizzare le più varie possibilità.

La Grafica di So, You Walk Into A Tavern

Come si può ben vedere dalle immagini che corredano questa recensione, So, You Walk Into A Tavern, ben si accorda allo stile del gioco di ruolo più famoso al mondo. Le illustrazioni sono fantasiose abbastanza da garantire suggestioni utili nella descrizione delle scene proposte ai giocatori.

Il testo presenta un font classico e leggibile ed è suddiviso su due colonne; possiamo trovare anche frequenti tabelle e rimandi precisi e puntuali ai manuali di riferimento per eventuali specifiche delle statistiche di PNG o creature.

Conclusioni della Recensione di So, You Walk Into A Tavern

So, You Walk Into A Tavern non è un modulo essenziale per giocare a D&D5e, come si intuisce da questa recensione. Tuttavia è un elemento ben pensato per aiutare i Dungeon Master a rendere più avvincente quei momenti del gioco che rischiano di diventare solo riempitivi un po’ noiosi.

Quindi prendete dadi, carta e penna e preparatevi a ideare la vostra taverna ideale!

Se vi è piaciuta questa recensione di So, You Walk Into A Tavern, continuate a seguirci per scoprire altri supplementi per D&D5e!

Pin It on Pinterest