Potions and Herbalists | Recensione

Potions and Herbalists | Recensione

In questa recensione vi parliamo di Potions and Herbalists, un compendio (senza un sistema di riferimento) di nuove opzioni per i fan degli intrugli dai poteri fuori dal comune.

Ringraziamo Diego Pisa Artworks per averci fornito una copia da recensire. Vi consigliamo di seguirlo sulle sue pagine Facebook, Instagram e sul suo Patreon per restare informati su tanti fantastici progetti.

Potete acquistare Potions and Herbalists in hardcover a 24 euro su DriveTrhuRPG. Altrimenti è presente in versione softcover a 13 euro sullo stesso sito; oppure lo trovate in pdf a 8 euro sempre qui.

Recensione della Struttura di Potions and Herbalists

Il manuale è veramente bello da tenere in mano; è in formato A4 e ha un numero contenuto di pagine (70), ma ricche di contenuto. La copertina è rigida e la carta ruvida e color caffè conferisce un gradevole effetto pergamena.

Potions and Herbalists si apre presentando le varie pozioni e gli ingredienti, indicando in quali pagine si possono trovare, per poi presentare l’indice vero e proprio. Il manuale è diviso in 12 capitoli e possiamo trovare sia nuove pozioni che opzioni per l’erboristeria.

Lo stile di scrittura è chiaro, semplice e va dritto al punto; tutte le spiegazioni sono ben organizzate e molto comprensibili. Un punto a favore è la presenza di riquadri in cui viene illustrato come inserire gli elementi presentati nelle proprie sessioni. La cosa interessante è che tutto non è legato a un sistema specifico; questo permette di sfruttarlo con qualsiasi gioco di ruolo fantasy senza particolari vincoli.

Pozioni e Arte

Dal punto di vista artistico, Potions and Herbalists è magnifico. Tutte le illustrazioni sono molto curate e adeguate all’opera; lo stile dell’autore le fa apparire come se fossero disegnate a mano direttamente sulla carta. La carta color pergamena intensifica ulteriormente questa meravigliosa sensazione.

Inoltre anche tutti i ritratti dei PNG presentati sono particolari ed evocativi, mantenendo una coerenza con il resto del manuale; insieme alle illustrazioni delle pozioni, sono uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato.

Potions and Herbalists è fenomenale anche nella scelta dei colori, che formano una palette consistente e rendono la lettura molto piacevole. Nel testo sono presenti grassetti, corsivi e altri accorgimenti che favoriscono ulteriormente la lettura.

Insomma, dal punto di vista artistico e grafico il manuale è un piccolo gioiello!

Guida Pratica all’Uso delle Pozioni

Il primo capitolo del manuale si apre con un’introduzione del materiale e su come utilizzarlo.

Poi continua con una disamina sull’erboristeria, sulla sua storia e sul suo codice etico: il “green code”; le informazioni offrono ottimi spunti per aggiungere elementi particolari alla propria campagna. Inoltre troviamo un grande riquadro in cui vengono presente le opzioni per includere l’erboristeria durante il gioco.

Tutti i metodi sono interessanti e garantiscono queste possibilità ai PNG o anche ai PG, analizzandone i pro e i contro. Nel caso si volesse far creare pozioni ai personaggi giocanti, è spiegato come bilanciare l’opzione e renderla intrigante.

Si parla anche in modo approfondito degli ingredienti; ognuno vede presentate la sua storia e le sue caratteristiche.

Sono presenti anche suggerimenti e idee su come creare missioni (o campagna) incentrate sulla ricerca di ingredienti. Nel solito riquadro troviamo indicazioni su come gestirli meccanicamente e su come distribuirli in maniera varia nella mappa del mondo. A questo proposito, viene fornita una mappa d’esempio da utilizziare o a cui ispirarsi.

Recensione delle Nuove Pozioni

In Potions and Herbalits troviamo ben 20 nuove pozioni dagli effetti più variegati e in questa recensione ne illustrerò alcune; meccanicamente sono tutte estremamente particolari e aggiungeranno imprevedibilità alle giocate.

Ogni pozione è presentata con una descrizione della boccetta e del liquido, un breve paragrafo con la storia, l’effetto, gli eventuali effetti collaterali e gli ingredienti necessari. Le descrizioni sono tutte accattivanti e coinvolgono tutti e cinque i sensi; anche le loro storie sono intriganti e possono fornire preziosi spunti narrativi. Per evitare poi di cadere nella ripetitività, esistono effetti collaterali davvero inaspettati.

Tra le pozioni che ho preferito troviamo:

  • Red Root: un’ampolla avvolta da una radice che dal tappo raggiunge il liquido e lentamente lo mescola; l’effetto è che chiunque la beva possa controllare il legno come se fosse un’estensione del suo corpo.
  • Eye of The Finder: contenitore di vetro con al centro una sfera rotante che segue chi ha vicino. Questa pozione permette di rievocare il ricordo di qualcuno, anche se si ha solo qualche flebile frammento di memoria a riguardo.
  • Time Fragment: l’orologio al centro della pozione non indica l’ora corrente, ma ha degli strani simboli che indicano mesi, anni e giorni. Chi berrà questa pozione potrà influenzare, in maniera ridotta, lo scorrere del tempo.
  • Bite of Life: una bottiglia di vetro dall’aspetto fragile, con un ago sul fondo; a differenza di molti altri intrugli, non si beve ma si inietta; è molto potente perché può curare qualsiasi malattia, ma è altrettanto rara.

Oltre a queste, ce ne sono tante altre con effetti originali e inspettati. L’effetto non è mai meccanico ma solo narrativo, dando anche consigli su come includerlo al meglio nelle proprie sessioni.

Recensione dei Nuovi Ingredienti di Potions and Herbalists

Oltre alle pozioni, troviamo tanti altri nuovi ingredienti fatti apposta per espandere il campo dell’erboristeria durante le proprie sessioni. Gli ingredienti sono più di 40, offrendo quindi una grande quantità di combinazioni.

Ogni Ingrediente è presentato con una sua descrizione, dove trovarlo e le precauzioni per raccoglierlo. Infatti questi aspetti non sono per nulla banali e, uniti, possono facilmente generare missioni secondarie profonde e avvincenti.

Alcuni dei nuovi ingredienti sono:

  • Shadow Seed: un seme che funziona al contrario; invece di cercare la luce, brama l’oscurità e rilascia un feromone che rende la zona in cui è presente completamente oscura. Bisogna stare attenti a raccoglierlo perché a causa della zona oscura potrebbero verificarsi allucinazioni o peggio.
  • Testament Leaf: l’ultima foglia di un albero morente che non ha mai toccato il terreno, con un aspetto unico; è un ingrediente complesso da trovare e chi la otterrà si sentirà continuamente osservato per tre giorni.
  • Time Crystal Shard: il frammento di un cristallo rarissimo, al suo interno è presente una costellazione che cambia continuamente. Quando li si va a cercare bisogna stare attenti perché, se lo si osserverà, ci si perderà nella costellazione, rischiando di rimanere bloccati per sempre.
  • Link Stone: due rocce che sono magneticamente attratte tra loro ma non fisicamente connesse. Sono pietre utilizzate per ricongiungere due persone vicine o localizzare qualcuno quando è molto lontano.

Oltre a questi, ne troviamo tanti altri molto interessanti e particolari, sicuramente possono essere una grande aggiunta alle proprie sessioni. Inoltre troviamo anche un riquadro con la spiegazione su come creare i propri ingredienti, così da avere piena libertà.

Gli Erboristi

L’ultimo capitolo ci permette di inoltrarci nel mondo degli erboristi.

Come prima cosa sono presentate le nozioni base relative alle erboristerie, come la suddivisione in locali e l’arredamento indispensabile. Inoltre troviamo anche dei suggerimenti su come rendere un negozio il punto di partenza per una campagna e su come creare dei PNG legati ad esso.

Dopo vengono presentati i Maestri Erboristi; sono due specialisti del loro campo, pronti da inserire in qualsiasi campagna. Entrambi vengono presentati con un ritratto, i loro dati principali, come funzionano le loro pozioni, dove si trova il loro negozio e soprattutto degli agganci per avventure. I due studiosi sono:

  • Flora Willdom: un’umana appassionata di piante; il design delle sue pozioni è legato al mondo vegetale e anche il suo negozio rispetta queste caratteristiche. Chiede spesso ai coraggiosi avventurieri che le fanno visita di ritrovare piante esotiche da utilizzare nel suo laboratorio.
  • Fargur Bruzak: uno degli ingredienti preferiti di questo orco erborista sono le ossa e il design delle pozioni è molto semplice ma con venature in avorio. Il suo negozio è in montagna e ha un aspetto spartano; se gli avventurieri gli portano ossa particolari, le sfrutta al fine di creare potenti pozioni.

Questi PNG sono molto interessanti e possono spezzare la linearità di qualsiasi avventura.

Gli Strumenti dell’Erborista

Infine ci vengono anche illustrati gli strumenti chiave per un erborista. Dalle forbici al ricettario, passando per tutto il necessario da riporre nello zaino di un erborista. Sono presenti più tipi di zaini e anche opzioni su come inserirli nelle sessioni; ad esempio il ritrovamento di uno zaino nelle terre selvagge potrebbe essere l’inizio di un’avventura.

Un altro elemento importante è la carrozza, cioè il mezzo con cui gli erboristi trasportano i loro preziosi averi. Non mancano nemmeno gli incontri casuali nei quali gli avventurieri incrociano uno di questi mezzi.

Non manca nemmeno un po’ di dolcezza, grazie agli animaletti legati agli erboristi; sono tutti versatili e speciali, tanto che potrebbero essere anche usati come famigli o altro ancora. Personalmente ho adorato le Tortobas, tartarughe che possono far crescere sul loro guscio un particolare tipo di piante.

Conclusioni della Recensione di Potions and Herbalists

Per concludere la mia recensione di Potions and Herbalists, posso affermare che si tratta di un manuale tematico, ricco di opzioni che vanno ad ampliare l’immaginario dei classici GdR fantasy.

Oltre a questo, l’aspetto grafico è davvero spettacolare; partendo dagli artwork fino all’impaginazione, anche solo per questo è un manuale da avere nella propria libreria!

Se avete apprezzato questa recensione di Potions and Herbalists, vi consigliamo di continuare a seguirci per scoprire nuovi e interessanti manuali di gioco di ruolo!
Il Lascito del Viandante: eroi e leggende | Recensione

Il Lascito del Viandante: eroi e leggende | Recensione

Premetto che ho ricevuto Il Lascito del Viandante dall’autore per poterne scrivere questa recensione.

Nel mondo del gioco di ruolo capita spesso di accumulare idee, spunti, personaggi e circostanze interessanti. Alcune volte cadono (purtroppo) nel dimenticatoio, altre invece prendono forma. Questo è il caso de Il Lascito del Viandante, un compendio systemless disponibile sia in italiano che in inglese, contenete vari strumenti che possono facilitare la vita a molti master e fornire idee fresche e brillanti. La mancanza di un sistema di gioco di riferimento è, di fatto, un vantaggio e permette di poterlo sfruttare all’interno di qualsiasi GdR fantasy.

L’autore Diego Pisa (di cui abbiamo già parlato in un articolo dedicato a The Sky Archipelago 2) ha scritto anche una piacevolissima introduzione in grado di inserire subito il lettore nel giusto mood. Essa fa comprendere il valore di questo manuale attraverso le parole di uno dei suoi stessi protagonisti, anche citato nel titolo dell’opera stessa.

Contenuti di qualità (e quantità)

Nella sua cinquantina di pagine, Il Lascito del Viandante presenta dei contenuti molto vari e fuori dagli schemi, in grado di stimolare la fantasia anche dei giocatori più navigati. Al suo interno troviamo:

  • Una divinità: Il Dimenticato, un’entità superiore che garantisce benedizioni agli eroi; i personaggi ottengono favori sempre più potenti in relazione agli atti eroici da loro compiuti.
  • 3 PNG: Tre entità misteriose, utilizzabili in svariati contesti. Un Viandante, eremita che ama il viaggio e le conoscenze; un Fabbro Leggendario, severo ma dalle capacità impareggiabili; The Gatekeeper, un taciturno guardiano. Mi ha fatto storcere il naso il fatto che, in italiano, questo sia l’unico nome non tradotto. Ognuno di questi personaggi è caratterizzato da background, fama, capacità, richieste, profilo eroico, razza e filosofia. Non manca nulla.
  • 5 mostri: queste creature sono molto differenti dai “soliti mostri fantasy” e, nonostante non ci sia un sistema di gioco di riferimento, non mancano nemmeno gli spunti tecnici. La loro storia è molto interessante poichè contiene anche racconti di chi li scoperti. Ho apprezzato particolarmente la presenza dei possibili ricavi generati dalla loro sconfitta.
  • 9 spunti per avventure: quando vi servono missioni secondarie, intermezzi ad avventure più lunghe o materiale per one-shot di qualità, qua ne avrete un bel po’. Ognuna è fornita di nome, aggancio di trama, storia e dicerie. Sono solo combattuto sull’assenza di uno svolgimento o una conclusione delle storie. Dopotutto però questo aspetto lascia carta bianca al master e ciò, in generale, è positivo per questo genere di opera.
  • 30 artefatti: la sezione dedicata agli oggetti magici è certamente la più estesa. Ognuno ha una dettagliata storia (dalla creazione agli eventi successivi) e precisazioni tecniche sul funzionamento molto comode per un manuale systemless. La varietà è davvero immensa e l’originalità rende unico ogni artefatto.

L’unicità della forma artistica

Dopotutto anche il lato estetico ha una rilevanza decisamente importante e questo aspetto appaga pienamente. La vena artistica di Diego Pisa è presente in ogni linea e impreziosisce tutti gli elementi presenti. La passione con cui ha realizzato l’opera è evidente e incarna perfettamente il suo stile. Esso è estremamente particolare e difficilmente reperibile altrove. Faccio fatica a trovare una definizione precisa, ma potrei dire che si tratta di una peculiare unione tra il fantasy classico e lo stile anime/manga. Queste linee sono valorizzate da colori vivissimi e pieni di significato. Prima di giudicare questa scelta vi consiglio di dare un’occhiata ad alcune delle sue opere e farvi un’idea. A me sinceramente piace e ormai riuscirei a riconoscere il suo tratto a prima vista.

Per il resto si tratta di un manuale con copertina morbida e dall’impaginazione precisa e ben realizzata. Le pagine sono pienissime di contenuti, l’occhio si sposta tra grandi illustrazioni e testo disposto in maniera originale ma azzeccata. Il font è vario, ma mai fuori contesto. Uno di essi ha uno stile più gotico e meno leggibile di altri, ma nemmeno questo stona; è utilizzato con molto buonsenso e valorizza un’opera già di ottimo livello. Particolare è invece la scelta del numero di pagina, posizionato al centro vicino alla rilegatura.

Conclusioni su Il Lascito del Viandante

Anche questo viaggio nella fantasia è (purtroppo) finito ed è giunto il momento di tirare le somme. Questo prodotto merita di stare nella vostra libreria da giocatori di ruolo? A mio parere sì, per svariate ragioni. La caratteristica di maggior praticità è sicuramente il fatto che non abbia un sistema di riferimento e sia quindi utile per chiunque e qualunque progetto. Un valore aggiuntivo è dato dall’impatto visivo che, da solo, giustificherebbe l’acquisto.

A proposito dell’acquisto: il costo oscilla tra i circa 5€ della versione digitale ai circa 15€ della versione fisica e questo lo rende molto accessibile. Considerando questo ltimo dettaglio, posso solo consigliarvelo!

Continuate a seguirci per rimanere informati su altre opere di Diego Pisa come Il Lascito del Viandante!
The Sky Archipelago Episode 2: si vola in un’ambientazione italiana

The Sky Archipelago Episode 2: si vola in un’ambientazione italiana

Mancano ormai poche ore alla conclusione della campagna Kickstarter dedicata a The Sky Archipelago Episode 2, un’ambientazione in lingua inglese per GdR adattabile a qualsiasi sistema di gioco. O per essere precisi la seconda parte dell’ambientazione, la prima era stata introdotta con un altro progetto Kickstarter di successo.

Sono entrambi indispensabili per poter usufruire di un’ambientazione completa? Sì. Come si può rimediare? Lo vedremo tra poco. Per ora concentriamoci sul contenuto dei due lavori. Il primo conteneva la geografia, la politica e alcuni importanti png di questo nuovo mondo. Il secondo episodio si focalizzerà invece sugli antagonisti, sui pericoli e sui segreti. Gli episodi di questa serie contano tra le 24 e le 36 pagine l’uno.

Un grande progetto nasce da una grande mano

The Sky Archipelago

Se siete curiosi di vedere il tipo di impaginazione e lo stile grafico del primo episodio, li potete trovare qui. In ogni caso a nostro avviso quest’opera è visivamente meravigliosa, con disegni coloratissimi e accattivanti. Il merito va alla mano di Diego Pisa, talentuoso artista italiano. Forse questo nome vi sarà famigliare, in quanto ha già partecipato ad altri lavori di un certo livello, anche tramite altri progetti Kickstarter.

Un Kickstarter economico e conveniente

Prima di tutto il progetto ha già raggiunto la soglia minima, confermando quindi la sua realizzazione. Inoltre ha ricevuto finanziamenti sufficienti per sbloccare già interessanti stretch goal.

L’idea alla base di questo Kickstarter è certamente ottima, in quanto permette di poter scegliere tra varie soluzioni e nessuna di esse è dispendiosa. Con soli 2€ potete aggiudicarvi la versione digitale del prodotto e questo mi sembra già esplicativo. Come anticipato prima, è anche disponibile una soluzione per chi si era perso il primo episodio: un comodo pacchetto da 4€ li comprende entrambi.

Esistono poi le versioni MASTER dei precedenti pledge, che aumentano il loro costo di 7€ per comparire tra i Episode Masters, ovvero coloro i quali vogliono distinguersi per il sostegno dedicato al progetto.

Al momento non è presente una vera e propria edizione fisica, ma Diego Pisa ha già utilizzato varie volte la formula del “buy at cost” nei suoi lavori e la proporrà nuovamente anche per questo, ma solo quando sarà pubblicato l’ultimo episodio.

E’ invece disponibile una succosa Treasure Chest, ovvero un pledge da 22€ (ma ancora disponibile per pochi fortunati a 19€ in Early Bird!) contenente anche un’avventura e un compendio di vari innesti adattabili a qualsiasi sistema di gioco. Anche questo pledge ha una versione “deluxe” da 27€ che comprende anche una menzione nel prodotto stesso.

Continuate a seguirci per rimanere informati su The Sky Archipelago e gli altri lavori di Diego Pisa!

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