A quanto pare il 2020 sarà un anno molto prolifico per Mana Project Studio, anche per quanto riguarda le produzioni proprie. Dopo il grande successo e i molteplici premi di Journey to Ragnarok, il team italiano ha deciso di rimanere in tema e produrre il Norse Grimoire.

Quali sono le fondamenta concettuali del Norse Grimoire?

Quest’opera sarà un compendio per D&D 5e che verterà completamente sulla magia. Quanto svelato dai creatori fa pensare che non sia un’espansione del manuale base e dei suoi incantesimi, ma piuttosto un modo completamente nuovo di intenderli. Questa scelta è legata al processo creativo alla base del Norse Grimoire: non si tratta di una reinterpretazione fantasy della magia dell’epoca vichinga (e islandese), ma un vero e proprio studio storico della stessa. Questo è stato possibile consultando le fonti che sono giunte fino a noi, grazie anche al lavoro di autori universalmente riconosciuti nel settore, come Mila Fois. Questo tomo non sarà dunque solo un compendio per il più celebre dei giochi di ruolo, ma può praticamente essere considerato un vero e proprio trattato storico. Mana Project Studio non ha legato in nessun modo la sua pubblicazione a Journey to Ragnarok, ma la mia personalissima impressione è che darebbe una marcia in più ad un’ambientazione già eccellente di suo.

Ma di preciso, cosa si potrà trovare al suo interno?

Sui contenuti specifici non si sa ancora moltissimo, ma qualche anticipazione è trapelata:

  • Rune: sarà presente l’alfabeto runico norreno, il Futhark, sia nella sua versione antica che in quella più recente. Esse rappresentano il collegamento diretto con il divino.
  • Galdrastafir: combinazioni di sigilli che creano delle formule, ovvero i veri e propri incantesimi. Essi rappresentano la magia a livello umano, come la singola persona riesce a creare effetti mistici grazie al suo studio. Questo necessita spesso di focus materiali molto specifici e personali.
  • Incisioni: gli incantesimi potranno essere “fissati” su oggetti o persone, e in questo caso si parla di tatuaggi. Questi ultimi saranno molto simili a rituali e metteranno in risalto il valore del sangue. Il culmine del loro potere sarà a ridosso della loro creazione (per questo sarà sia utile che evocativo farli in occasione di avvenimenti importanti) e di tanto in tanto andranno ravvivati per risvegliarne il potere.
  • Sejd: questo è il tipo di magia più oscuro e, per questo, meno trattato in quest’opera. Piuttosto che inventare delle parti, gli autori hanno preferito riprodurre solamente cosa è giunto fino a noi.

Per capire meglio tutto ciò, i creatori hanno anche riportato un esempio pratico:

Destriero Spettrale: un incantatore necessita del teschio di un cavallo, sopra al quale deve incidere i sigilli del Galdrastafir. Per completare la formula deve anche unire il sangue di un puledro al proprio sangue e, con essi, bagnare il teschio. L’incantesimo correttamente portato a termine darà origine allo spirito di un cavallo che ascolterà il volere dell’incantatore.

Vista la natura fortemente storica e realistica dell’opera, non saranno presenti altri contenuti come archetipi, razze o altre personalizzazzioni simili.

Continuate a seguirci per rimanere informati sullo sviluppo del Norse Grimoire!

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