Oggi siamo lieti di presentarvi la recensione di Born to Be Kobold, un modulo di espansione per D&D5e.

La stima e il credito che Marco Bertini ha saputo guadagnarsi nella comunità con lavori come Quest Spells and Other Divine Magic, Underwater Campaigns, The Complete Hag, Down the Garden Path e The Complete NPC, mi hanno fatto approcciare con fiducioso entusiasmo alla sua ultima fatica, Born to Be Kobold, scritta con Marco Fossati.


Il manuale, un modulo di espansione per D&D5e interamente dedicato ai coboldi, ha il fascino dell’opera di nicchia.
L’amore degli autori per queste bizzarre creature trapela dalle curate e minuziose descrizioni del loro modo di combattere, di preparare imboscate e reagire al pericolo.
L’opera è impreziosita da splendide illustrazioni di John Latta e Dean Spencer e nel complesso anche grazie all’impaginazione garantisce una lettura immersiva anche nei passaggi più tecnici.

Disponibile in formato digitale su DMs Guild al prezzo di 2$ è sicuramente un must per chiunque voglia giocare un personaggio coboldo, o per qualsiasi Dungeon Master con l’intento di far soffrire il proprio party di basso livello. Il prezzo assolutamente equo ne invoglia l’acquisto anche solo per pura curiosità.

Titolo di "Born to be Kobold"

Recensione del Volume e delle Sottorazze di Born to be Kobold

Il manuale si sviluppa in quattro capitoli, ed è arricchito da illustrazioni in tema, tra cui alcune immagini di stock della Wizards of the Coast. Questo permette di riempire le pagine di testo senza tuttavia impattare il costo del prodotto.

Il primo capitolo tratta unicamente le opzioni per la creazione di un personaggio coboldo, con due sottorazze tanto buffe quanto potenti. Grazie a queste regole (accompagnate da dei paragrafi di lore) potremo finalmente dare sfoggio della nostra presunta discendenza draconica e perfino sfoggiare delle magnifiche ali! In termini di bilanciamento ci troviamo chiaramente verso un quasi oggettivo miglioramento della razza base, ma senza sbilanciarla seriamente.

Oggetti bizzarri e luccicosi!

Il secondo capitolo ci permette invece di personalizzare un personaggio coboldo attraverso una tabella d100. Essa contiene dei “Trinket”, oggettini che il nostro amico scagliato avrà con sé. Alcuni di questi sono inusuali al punto da fornire ottimi spunti per il background o perfino per una piccola avventura riguardante il suo portatore! L’intero elenco di oggetti è scritto con attenzione e cura per i dettagli.

Non mancano alcune note comiche che mi hanno fatto sorridere (come il guanto magico, il cui unico potere è brillare leggermente e quindi sembrare incantato).

Tattiche e Trappole

Giungiamo così finalmente al capitolo che più di tutti mi ha impressionato: le tattiche di guerra dei coboldi. Sarebbe stato facile ridurre il tutto a un paio di paginette, invece tra le mani ci ritroviamo una sorta di L’Arte della Guerra versione coboldo. Una simpatica introduzione di lore ci spiega come ruolare al meglio i nostri piccoli amici durante un combattimento. Sfrutteremo ad esempio i veleni e le trappole per combattere in maniera strategica, senza esporci inutilmente ai pericoli.

Ogni trappola presentata in questo capitolo è stata bilanciata attraverso quanto scritto su La Guida Omnicomprensiva di Xanathar. Questo ci garantisce di avere delle descrizioni chiare di ogni pericolo, oltre al modo corretto di neutralizzarlo.

Statblock e “Tabella della Vittoria”

Infine giungiamo a una meravigliosa tabella, che probabilmente vale il prezzo del manuale da sola: “La Tabella della Vittoria del Coboldo”. Essa ci offre ben 12 effetti da applicare, a scelta del DM, da una a tre volte durante i combattimenti. Si tira sulla tabella dopo che un colpo è andato a segno, e ci si prepara a una sostenuta dose di caos.

Il manuale si conclude con gli statblock di cinque diversi PNG coboldi, tutti con un Grado Sfida basso ma peculiarità divertenti e ben definite. Alcuni di questi sono dotati di abilità particolarmente infide, che potrebbero dare filo da torcere anche a party incauti di livello più alto!

Conclusioni della Recensione di Born to be Kobold

La grafica, sviluppata tramite Homebrewery, dà la sensazione di essere un prodotto con un proprio carattere pur mantenendosi in linea con lo stile dei manuali ufficiali di D&D5e. Inoltre la scelta di avere un ampio gruppo di playtester si riflette chiaramente sulle meccaniche di gioco, che si rivelano ben bilanciate e facilmente applicabili alla propria campagna.

In conclusione Born to be Kobold è un manuale facile da comprendere e da consultare al volo, scritto con passione e cura. Apprezzata la tabella, che può essere riutilizzata anche in altre occasioni.

Se vi è piaciuta questa recensione di Born to be Kobold, continuate a seguirci per conoscere altri supplementi per D&D5e!

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