Abbiamo avuto il piacere di provare Forbidden Psalm, il gioco di ruolo agnostico compatibile con Mörk Borg di cui scrivo questa recensione; ringraziamo Exalted Funeral per averci inviato una copia fisica!
Il manuale è stato scritto da Kevin Rahman e pubblicato sotto la “Mörk Borg Third Party License”. Basato interamente sull’utilizzo delle miniature, questo manuale compatto richiederà solamente un piano 60x60cm, delle miniature, dei dadi e un metro per giocare. Bisogna specificare che essendo appunto un sistema “agnostico”, non è necessario possedere il manuale base di Mörk Borg. Nell’opera sono presenti infatti tutte le regole necessarie a giocare direttamente, più eventuali tabelle di conversione nel caso si volesse utilizzare altro materiale compatibile.
Forbidden Psalm possiede un proprio sito internet, dal quale potrete accedere a tutti i link di acquisto di manuale base ed espansioni. Il formato cartaceo è disponibile su Exalted Funeral al costo di 25$ per la versione softcover, e 40$ per quella hardcover.
Introduzione alle Miniature
Per giocare a Forbidden Psalm avremo bisogno di almeno 5 miniature, corrispondenti a cinque personaggi giocanti. A ciascuna di esse assegneremo un nome, delle caratteristiche, un difetto, un talento e dell’equipaggiamento. Inoltre, potremo scegliere un membro di questa banda e nominarlo “Incantatore”. L’oro per equipaggiare e reclutare membri del gruppo è condiviso, e per un buon motivo: è possibile giocare a Forbidden Psalm anche in due, o perfino da soli.
L’Incantatore avrà accesso a due incantesimi, oltre che ad un costo di reclutamento maggiorato. Una volta generati i personaggi, si prepara il tavolo da gioco. Nel mio caso ho generato Arturo il Realista: privo di talenti ed incapace di utilizzare gli Omen. Qui sotto trovate la sua magnifica miniatura, stampata e colorata da phantasy.png.
Tutte le misure sono in Pollici, ma la conversione è molto semplice in quanto spesso useremo i quadretti. Una volta creato il party, spetterà al Game Master procurarsi le miniature dei nemici.
La creazione del party è molto chiara nelle spiegazioni, oltre che indubbiamente rapida e facilitata dalle numerose tabelle presenti sul manuale. Tutto il contenuto di questo capitolo è completamente nuovo, fatta eccezione per alcuni Omen che ricalcano quelli del manuale base di Mörk Borg. Ho trovato l’intero procedimento divertente da svolgere in compagnia, e non ci ha preso più di una mezz’ora avendo già le miniature pronte.
Recensione delle Meccaniche di Gioco di Forbidden Psalm
Ora che abbiamo le nostre mini, non ci resta che scegliere uno scenario (tra quelli pronti sul manuale, o inventandone uno), sistemare la griglia, disporre le creature e decidere chi inizia.
L’iniziativa (come le altre prove) si tira con un semplice d20. Per quasi tutti i tiri, la difficoltà base è 12.
Le miniature vanno “attivate”, e possono muoversi ed eseguire un’azione. Se eseguono un’azione il turno termina. Il danno è deciso dall’arma equipaggiata, e il movimento dipende dall’Agilità del personaggio. Prima di iniziare a combattere, ciascun membro del party può disporre un ostacolo sulla mappa. Poi si tira 1d6, e se la somma del risultato e degli ostacoli è inferiore a 9, si possono aggiungere altri pezzi.
Di grande impatto sono le regole di gestione dei mostri: essi infatti hanno una categoria, e tenderanno ad attaccare qualsiasi cosa che vi differisca. Uno scheletro, ad esempio, attaccherebbe un goblin, se esso fosse più vicino di una miniatura del party. Le creature devono inoltre essere in grado di vedere un’altra miniatura per poterla attaccare.
Le regole di combattimento sono molto semplici: il corpo a corpo può essere effettuato solo da creature adiacenti. Gli attacchi a distanza, invece, hanno una gittata in pollici (o quadretti) esplicitata. Come potete vedere, tutte le meccaniche di gioco sono immediate e adatte a giocare anche senza particolare preparazione.
Risorse per il Game Master e Bonus
Gran parte del manuale è dedicata a fornire avventure e mappe al Game Master. Troviamo 10 avventure pronte, comprensive di schemi su come disporre le creature. Ciascuna di esse è accompagnata da una pagina con descrizione degli eventi ed eventuali tesori ottenibili. Tutte le storie sono connesse al medesimo NPC: Vripix il Mago Pazzo. Egli cerca il Forbidden Psalm, una scrittura che si dice possa respingere le tenebre.
Il manuale è disseminato di tabelle utili, come quella dei tesori. I mostri pre-generati sono tutti molto diversi l’uno dall’altro, accompagnati da illustrazioni in pieno stile Mörk Borg. Una è direttamente frutto del talento di Johan Nohr (illustratore di Mörk Borg): il Collezionista di Cadaveri, presente sulla copertina. A fine manuale vi sono delle “miniature 2D”, ovvero illustrazioni dei mostri incorniciate e pronte ad essere fotocopiate… o ritagliate, se siete dei mostri senza cuore.
Ad avermi divertito in maniera particolare è stata l’avventura bonus, una vera e propria corsa sui carri. Per giocare è richiesto il tavolo più lungo su cui si riescono a mettere le mani. C’è da dire che tutte le avventure presenti hanno caratteristiche originali e interessanti. Ad esempio, Mangiacalzini ci farà giocare ad “acchiappa la talpa” con dei goblin ladruncoli! Risulta quasi una sorta di minigioco con regole particolari: dovremo raccogliere ed appaiare quanti più calzini possibile. Ovviamente ci sarà un limite di tempo, quindi sarà necessario essere efficienti!
Conclusione della Recensione di Forbidden Psalm
Forbidden Psalm si presenta come un prodotto solido, che offre qualcosa di specifico e lo fa al meglio. Il mix di skirmish e gioco di ruolo funziona alla grande, anche grazie alla cura per i dettagli avuta dall’autore.
Consiglio fortemente l’acquisto, ma solamente se intendete giocare con le miniature. Il manuale perde interamente di senso se intendete usare il teatro della mente.
Se avete apprezzato questa recensione di Forbidden Psalm, continuate a seguirci per scoprire altri prodotti compatibili con Mörk Borg!
Abbiamo avuto il piacere di provare Mörk Borg Cult: Heretic, un’espansione per il celebre gioco di ruolo OSRMörk Borg (di cui abbiamo anche scritto una nostra recensione).
Il manuale è stato scritto in parte dall’autore originale Pelle Nillson, e illustrato ed impaginato da Johan Nohr. La correzione della bozza e l’editing sono a cura di Walton Wood, Fiona Maeve Geist (MRC) e Jarrett Crader (MRC). Per questo, l’opera si sposa alla perfezione con il tema e lo stile di Mörk Borg, ampliandone semplicemente la versatilità e fornendo spunti per i GM. Importante notare che si tratta di una collezione di diversi contenuti, molti dei quali disponibili gratuitamente e digitalmente dal sito ufficiale di Mörk Borg. Questa stampa ha quindi lo scopo di fornire una versione compatta (e possibilmente anche fisica) di quel materiale.
Il manuale è disponibile in formato cartaceo sul sito di Free League per circa 18 euro, e in formato PDF su DriveThruRpg per 10 euro.
Andiamo ora ad analizzarne i vari aspetti!
Recensione del Volume di Mörk BorgCult: Heretic
Il volume è composto da 68 pagine, tutte illustrate in maniera grottesca e spettacolare. Le art sono infatti disegnate da Nohr stesso, autore del manuale originale di Mörk Borg. Di conseguenza, anche l’impaginazione e lo stile folle saranno gli stessi. Inutile dire che questo fa di quest’opera un vero e proprio pezzo da collezione.
Il focus principale dell’opera è quello di ampliare il gameplay previsto dal manuale base, senza stravolgerlo particolarmente ma fornendo statblock, tabelle e spunti interessanti. Vi sono anche numerosi dungeon che lo rendono un ottimo strumento per il GM in cerca di qualcosa di rapido da giocare.
Culti, Tabelle e Candele
Da buon manuale old school che si rispetti, Heretic è disseminato di meravigliose tabelle dagli usi più disparati.
La prima ci permette ad esempio di creare il nostro culto personale, offrendo spunti di narrativa sia ai giocatori che ai GM.
Subito dopo troviamo uno dei pezzi forte del manuale, sfruttabile grazie al tiro di un d66: gli “Unheroic Feats“, talenti acquisibili dai personaggi senza una classe. Questi renderanno decisamente più divertente il giocare un personaggio privo di poteri iniziali, in quanto offriranno una progressione unica con abilità potenti e bonus interessanti. Vi è anche una regola che permette di ottenere questi talenti tramite la progressione naturale del personaggio nella storia: ad esempio, un personaggio stranamente legato ai ratti potrebbe ottenere “Pifferaio”, guadagnando così la capacità di comunicare con i roditori.
Non possiamo parlare di tabelle senza citare la mia preferita in assoluto: “You are cursed“. 20 maledizioni, 10 personaggi in grado di spezzarle (forse), 10 prezzi da pagare e 12 rituali per provare a salvare il proprio malcapitato personaggio. Impaginata su sfondo nero e curata nelle illustrazioni da Johan Nohr, questo piccolo capolavoro offre spunti di trama istantanei. Che fosse per una oneshot o per deragliare temporaneamente una campagna, ho già utilizzato questo utilissimo strumento numerose volte, e non mi ha mai deluso.
Il Mercante, la Polvere ed il Buio
Altra importante parte del tomo è il negozio del “Mercante“, una figura misteriosa che venderà oggetti potenti, in cambio dell’anima dei personaggi.
Il prezzo effettivo, in realtà, sarà di un punto caratteristica (o un Punto Ferita). Tutta la mercanzia è interessante al punto da caratterizzare facilmente un personaggio, che sia giocante o meno.
Gli oggetti in vendita cambieranno in base al luogo nel quale i giocatori troveranno Il Mercante, cosa che contribuirà decisamente a migliorare l’immersione.
Dungeon Crawling a Volontà
Il resto del volume è composto unicamente da avventure adatte a ones-hot. Queste sono riccamente decorate e provviste di semplici mappe circondate da appunti e suggerimenti per il GM. Lo stile ricorda moltissimo quello dei One Page Dungeon.
Personalmente, ho trovato particolarmente scorrevole e piacevole Graves Left Wanting, un’avventura ambientata in un cupo cimitero abbandonato, verso il quale i corpi trovano ancora la strada. Ottima sia per iniziare una campagna che come oneshot, questo piccolo modulo ci accompagnerà dalla misteriosa resurrezione dei personaggio giocanti, fino alla loro eventuale fuga dal territorio del Re Ombra.
L’avventura si svolge tutta all’interno di uno sconfinato cimitero, circondati da nebbia e tenebra. Saranno i giocatori a decidere la direzione verso la quale muoversi, esplorando luoghi corrotti quali il Vomitorio, la Tana del Re delle Blatte e molti altri. Tuttavia, l’avventura prosegue in direzione di un luogo preciso: la Capanna del Becchino. Qui i morti risorti in maniera simile ai personaggi vivono in una forma di semplice società, incapaci di fuggire dopo aver ucciso il padrone di questo luogo. Sarà qui che i giocatori affronteranno la sfida finale di questa avventura, l’ÜBERTAKER. In linea con la nota difficoltà di questo sistema di gioco, la creatura si rivelerà un avversario formidabile, ma anche uno scontro estremamente divertente.
Sicuramente devo far presente che la maggior parte del materiale di questo capitolo è presente come download gratuito sul sito ufficiale di Mörk Borg. L’impaginazione e le art sono, come sempre, il pezzo forte di questo GdR e anche qui non deludono affatto. Nonostante l’apparente caos, tutto il contenuto è facilmente fruibile.
Lo Schermo del Master e gli Extra
Insieme al manuale base di Heretic ci sono stati inviati anche due accessori di alta qualità.
Il primo è un meraviglioso schermo del master. Da una parte sono presenti delle illustrazioni incredibilmente tematiche e ispirate, dall’altra tutte le regole e le tabelle più importanti. Attualmente è attualmente reperibile sul sito di Free League al prezzo di 18.55 €.
Il secondo è invece The Hexed Gauntlet of Kagel-Secht, un singolare mix tra un fumetto e un dungeon in formato poster (A2). I giocatori lo eploreranno una vignetta alla volta, ognuna delle quali rappresenta un’area dello spaventoso castello. Al momento purtroppo questo accessorio non sembra reperibile.
Pensieri Finali della Recensione di Mörk BorgCult: Heretic
Questa collezione di diversi contenuti offre sicuramente numerosi spunti. L’art style molto simile a quello del manuale base ne fa sostanzialmente un pezzo da collezione, o perfino un art book. Consiglio l’acquisto se interessati alla versione cartacea o in generale al collezionismo. Nonostante l’ottima mole di materiale per il prezzo ridotto, quasi tutto è ottenibile legalmente e gratuitamente in forma di PDF.
A livello qualitativo invece si conferma eccellente, sia come scrittura, che come flavour delle avventure e qualità delle efficienza meccaniche di gioco.
Se vi è piaciuta questa recensione di Heretic, continuate a seguirci per scoprire altro materiale dedicato a Mörk Borg!
Oggi vi proponiamo la nostra recensione di Zargoth’s Tome of Familiars, un manuale di espansione per D&D 5e creato da Arcana Games.
Nato dalla penna di Eugene Fasano, questo supplemento nasce con un progetto ben preciso in mente: ampliare la meccanica dei Famigli in D&D5e. E decide di farlo in maniera estremamente variegata e personalizzabile! Le opzioni presenti si adattano facilmente a diversi tipi di allineamenti, classi, ambientazioni e stili di gioco. Questo fa del prodotto uno strumento molto interessante, ma andiamo a vederne i particolari!
L’opera è disponibile su Drivethrurpg in due versioni: PDF a 20$ (circa 20 euro) o copertina rigida al prezzo di 40$ (circa 40 euro). Considerando che è composto da 98 pagine, praticamente tutte illustrate (intramezzate anche da art a pagina piena),il prezzo è più che onesto per quello che offre.
Recensione del Volume di Zargoth’s Tome of Familiars
Vorrei iniziare parlando della suddivisione in capitoli del manuale: per quanto possa sembrare scontata, è molto intelligente e riesce a rendere la consultazione agevole anche durante i combattimenti. Gli statblock dei mostri sono ben chiari (sempre nel formato ormai tipico dei manuali ufficiali di quinta edizione), accompagnati da descrizioni di lore. Le creature sono divise in 10 categorie, per un totale di 75 nuove evocazioni!
Andremo ora a spulciarne le meccaniche.
Il Sistema di Talenti e Famigli
Il prerequisito generico per ottenere i talenti che forniscono accesso ai nuovi famigli è molto semplice: essere in grado di lanciare un incantesimo. Incluso nel pacchetto avremo anche l’incantesimo Trova Famiglio, cosa che rende l’evocazione di queste creature possibile a qualsiasi personaggio. Basterà infatti possedere Iniziato alla Magia per poter iniziare subito ad evocare!
Questa meccanica è molto importante, in quanto diverse evocazioni sono pensate e bilanciate in modo da essere d’aiuto nel combattimento corpo a corpo.
Diversi talenti possono essere appresi più di una volta, come la serie dei Simbionti; essi modificheranno il nostro personaggio, permettendoci di sfoggiare arti ed esoscheletri tanto inquietanti quanto efficaci. Per i maghi amanti della teatralità, invece, sarà possibile investire nel proprio esercito di dardi magici viventi personale: essi accompagneranno il personaggio assumendo diverse forme, ed aumentandone parametricamente danni e difesa.
I miei preferiti sono sicuramente i Famigli dedicati alla scuola di Necromanzia. Essi infatti offrono numerosissime opzioni di supporto, come ad esempio l’abilità del Mastino Ossario di raccogliere ossa (e cadaveri) durante gli spostamenti. Sono dotati anche di un’ottima versatilità in battaglia: un Pipistrello Vampirico potrà infatti ingaggiare in combattimento i nemici, curare il proprio evocatore e poi fuggire senza provocare attacchi di opportunità.
Al secondo posto invece, metto sicuramente la Fauna Silvana, estremamente adatta a druidi e personaggi legati al Feywild. Tutti i famigli sono accompagnati da una splendida illustrazione e da uno statblock. Sono inoltre indicizzati e facilmente consultabili. Eccovi qualche esempio, ovviamente incompleto per correttezza:
Recensione di Zargoth’s Tome of Familiars: Alchimia, Oggetti Magici ed Altro
Vi è un intero paragrafo dedicato all’alchimia! Esso introduce un talento apposito, con numerose pozioni consumabili. In fondo, chi non ha mai desiderato uno slime tascabile?
In coda al manuale troviamo alcune di pagine di oggetti magici. Essi tenderanno ad essere potenziamenti per le nostre evocazioni, o per la spell Trova Famiglio. Ci sono tuttavia alcune fruste e qualche altra chicca che tornerà utile al party intero. Subito dopo troviamo una razza unica, legata spiritualmente agli animali, e una piccola espansione ai normali famigli.
Ultime Considerazioni della Recensione di Zargoth’s Tome of Familiars
Tutto sommato, questo manuale estremamente specifico offre numerose opzioni di personalizzazione. A livello di bilanciamento sono tutte sufficientemente testate, anche se alcune combinazioni potrebbero risultare un po’ sopra le righe.
Consiglio fortemente l’acquisto a giocatori in cerca di un’esperienza da evocatore in D&D 5e. Ritengo inoltre che possa anche aiutare il Dungeon Master ad adornare il mondo di gioco; i famigli sono infatti facilmente riutilizzabili come fauna magica.
Se vi è piaciuta questa recensione di Zargoth’s Tome of Familiars, continuate a seguirci per scoprire altri prodotti per D&D 5e!
Oggi siamo lieti di presentarvi la recensione diThe Temple of the Kraken God, un’inquietante avventura per MÖRK BORG.
A gettare l’inchiostro che compone questo manuale oscuro è Christian Eichhorn. Lo stile estremamente chiaro dell’autore si sposa perfettamente con le meccaniche di gioco semplici e dirette diMÖRK BORG, come abbiamo già visto in Galgenbeck Sacrifice. Ne approfittiamo per ringraziarlo di cuore per averci inviato una copia PDF da recensire!
Questo modulo, strettamente connesso alla lore ufficiale del gioco, ci mette nei panni di un gruppo di poveri avventurieri inviati dal Re Sigiùm il Gentile. Il nostro compito sarà esplorare una misteriosa isola avvistata nel Mare Senza Fine (Endless Sea).
L’opera è disponibile su DriveThruRPGal prezzo competitivo di 15$ (14,22€) per la versione pdf e 20$ (18,96€) per la softcover. Questo lo posiziona leggermente sotto la media di prezzo per le avventure simili, rendendola un’opzione interessante per gli amanti del tema abbastanza unico che tratta.
Il manuale è chiaramente pervaso da un certo feeling lovecraftiano. Inoltre, è dotato di una finezza che mi ha piacevolmente colpito: l’opera si rivolge al Kraken God con una sola lettera: la F. Ovviamente utilizzando un font gotico quanto più drammatico possibile.
Recensione del Volume di The Temple of the Kraken God
Il volume è composto da 56 pagine in un misto di bianco e nero e colori estremamente accesi, ormai tipico del GdR MÖRK BORG. Il continuo spostarsi tra immagini realistiche e disegni astratti fornisce uno stile unico e ben pensato. Particolarmente gradevole è anche la palette cromatica scelta, che non si discosta mai dal tema abissale del tomo, pur utilizzando il giallo e il fucsia.
Vi sono inoltre numerosissime chicche che faranno sicuramente gioire i giocatori più attenti. Attraverso alcune interazioni, infatti, l’avventura premia i giocatori per aver dialogato con l’equipaggio attraverso incontri unici. Ovviamente, trattandosi di MÖRK BORG, il premio consiste in tremende e permanenti cicatrici mentali.
Meccaniche di Gioco e Combattimenti
The Temple of the Kraken God propone ben due nuove meccaniche di gioco facilmente applicabili anche ad una campagna continuativa. La prima è definita “Corruzione“, ed è una lenta discesa negli abissi mentali del personaggio, accompagnata da poteri lovecraftiani. Tra un tentacolo e l’altro, tuttavia, il personaggio potrebbe friggersi completamente e passare dalla parte del nemico. La seconda meccanica invece, è quella delle “Stelle Cadute“: presagi oscuri (determinati casualmente) che seguono i giocatori. Essi possono essere alterati, ma ad un caro prezzo.
I combattimenti invece oscillano da “fattibile e divertente” a “macina-personaggi”. Consiglio quindi di mettere in chiaro la situazione al party prima ancora di partire.
Tabelle, Artefatti e Conclusione di The Temple of the Kraken God
Gli eventi casuali all’interno del dungeon sono descritti tramite una tabella d8. Questi potranno essere utilizzati per riempire eventuali momenti morti dell’esplorazione, o anche solo per assecondare la curiosità dei giocatori. Le mappe sono sviluppate in maniera non troppo lontana dai One-Page-Dungeon, offrendo una lettura sempre chiara nonostante lo stile caotico dell’opera. Le ultime pagine sono occupate da una serie di oggetti magici oscuri, tutti diversi e ben connessi alla trama dell’avventura.
Alla fine dei conti, ci troviamo davanti a un’avventura solidissima in tutto e per tutto, che mi sento di raccomandare caldamente agli amanti di MÖRK BORG. Essa ne incarna infatti tutti i pregi ed i difetti.
E ricordate: nessun mortale può pensare di sconfiggere il Dio di anemoni, sale ionico e pressione. Si può solo sperare di resistervi.
Se vi è piaciuta questa recensione di The Temple of the Kraken God, continuate a seguirci per scoprire altri prodotti compatibili con Mörk Borg!
Il manuale, un modulo di espansione per D&D5e interamente dedicato ai coboldi, ha il fascino dell’opera di nicchia. L’amore degli autori per queste bizzarre creature trapela dalle curate e minuziose descrizioni del loro modo di combattere, di preparare imboscate e reagire al pericolo. L’opera è impreziosita da splendide illustrazioni di John Latta e Dean Spencer e nel complesso anche grazie all’impaginazione garantisce una lettura immersiva anche nei passaggi più tecnici.
Disponibile in formato digitale suDMs Guildal prezzo di 2$ è sicuramente un must per chiunque voglia giocare un personaggio coboldo, o per qualsiasi Dungeon Master con l’intento di far soffrire il proprio party di basso livello. Il prezzo assolutamente equo ne invoglia l’acquisto anche solo per pura curiosità.
Recensione del Volume e delle Sottorazze di Born to be Kobold
Il manuale si sviluppa in quattro capitoli, ed è arricchito da illustrazioni in tema, tra cui alcune immagini di stock della Wizards of the Coast. Questo permette di riempire le pagine di testo senza tuttavia impattare il costo del prodotto.
Il primo capitolo tratta unicamente le opzioni per la creazione di un personaggio coboldo, con due sottorazze tanto buffe quanto potenti. Grazie a queste regole (accompagnate da dei paragrafi di lore) potremo finalmente dare sfoggio della nostra presunta discendenza draconica e perfino sfoggiare delle magnifiche ali! In termini di bilanciamento ci troviamo chiaramente verso un quasi oggettivo miglioramento della razza base, ma senza sbilanciarla seriamente.
Oggetti bizzarri e luccicosi!
Il secondo capitolo ci permette invece di personalizzare un personaggio coboldo attraverso una tabella d100. Essa contiene dei “Trinket”, oggettini che il nostro amico scagliato avrà con sé. Alcuni di questi sono inusuali al punto da fornire ottimi spunti per il background o perfino per una piccola avventura riguardante il suo portatore! L’intero elenco di oggetti è scritto con attenzione e cura per i dettagli.
Non mancano alcune note comiche che mi hanno fatto sorridere (come il guanto magico, il cui unico potere è brillare leggermente e quindi sembrare incantato).
Tattiche e Trappole
Giungiamo così finalmente al capitolo che più di tutti mi ha impressionato: le tattiche di guerra dei coboldi. Sarebbe stato facile ridurre il tutto a un paio di paginette, invece tra le mani ci ritroviamo una sorta di L’Arte della Guerra versione coboldo. Una simpatica introduzione di lore ci spiega come ruolare al meglio i nostri piccoli amici durante un combattimento. Sfrutteremo ad esempio i veleni e le trappole per combattere in maniera strategica, senza esporci inutilmente ai pericoli.
Ogni trappola presentata in questo capitolo è stata bilanciata attraverso quanto scritto su La Guida Omnicomprensiva di Xanathar. Questo ci garantisce di avere delle descrizioni chiare di ogni pericolo, oltre al modo corretto di neutralizzarlo.
Statblock e “Tabella della Vittoria”
Infine giungiamo a una meravigliosa tabella, che probabilmente vale il prezzo del manuale da sola: “La Tabella della Vittoria del Coboldo”. Essa ci offre ben 12 effetti da applicare, a scelta del DM, da una a tre volte durante i combattimenti. Si tira sulla tabella dopo che un colpo è andato a segno, e ci si prepara a una sostenuta dose di caos.
Il manuale si conclude con gli statblock di cinque diversi PNG coboldi, tutti con un Grado Sfida basso ma peculiarità divertenti e ben definite. Alcuni di questi sono dotati di abilità particolarmente infide, che potrebbero dare filo da torcere anche a party incauti di livello più alto!
Conclusioni della Recensione di Born to be Kobold
La grafica, sviluppata tramite Homebrewery, dà la sensazione di essere un prodotto con un proprio carattere pur mantenendosi in linea con lo stile dei manuali ufficiali di D&D5e. Inoltre la scelta di avere un ampio gruppo di playtester si riflette chiaramente sulle meccaniche di gioco, che si rivelano ben bilanciate e facilmente applicabili alla propria campagna.
In conclusione Born to be Kobold è un manuale facile da comprendere e da consultare al volo, scritto con passione e cura. Apprezzata la tabella, che può essere riutilizzata anche in altre occasioni.
Se vi è piaciuta questa recensione di Born to be Kobold, continuate a seguirci per conoscere altri supplementi per D&D5e!