An Indie Game Anthology si presenta come una raccolta di giochi di ruolo narrativi variegati, ma tutti scritti dalle stesse due persone. I GdR erano nati su Patreon, ma ora sono sbarcati anche su Kickstarter per raccogliere fondi e crearne, appunto, un’antologia. Questo è rassicurante poichè spazza via ogni dubbio sull’effettiva realizzazione dell’opera finale.
Inoltre la campagna ha già ampiamente superato (e doppiato) il suo obbiettivo minimo, quindi potete esser certi che, se contribuirete, riceverete il prodotto. Nonostante la raccolta fondi stia andando così bene, sono presenti soltanto due stretch goal; questi ultimi non sono nemmeno particolarmente originali (stampa sulla copertina interna e nuove immagini dei capitoli). La speranza è quella di vederne altri, anche se non sarà semplice visto che il prodotto è già ultimato e deve solo essere stampato.
Il prodotto finale sarà un libro di circa 200 pagine in formato A5, con la copertina morbida. Quest’ultima sarà a colori, mentre l’interno rimarrà in bianco e nero. Il suo costo è di 25€, ma è possibile anche selezionare un pledge da 15€ se si desiderano solamente tre giochi di ruolo in formato digitale.
Un’opera autoriale necessita di autori (o autrici) di personalità
An Indie Game Anthology nasce dalle menti di due ragazze residenti in Olanda, Elisabeth Chai-Pra-Dit-Kul e Steffie de Vaan. Le due autrici si sono conosciute durante un lavoro a cui hanno partecipato entrambe e hanno deciso di produrre qualcosa di proprio. Va però sottolineato che sia Liz che Steffie hanno partecipato alla creazione di molti altri giochi di ruolo.
Non conosco personalmente queste due ragazze, ma dalla presentazione traspare che abbiano messo molto di loro in questo lavoro. Ogni gioco e ogni tema sembra qualcosa in cui credono fermamente e per cui sarebbero loro stesse disposte a lottare. La raccolta che nasce da queste idee dà l’impressione di essere la “stanza dei giochi mentale” condivisa da loro. Adoro tutto ciò.
Le storie promettono contesti stravaganti, tra il tenero e il macabro
All’interno di An Indie Game Anthology troveremo 12 giochi di ruolo narrativi differenti (solamente in lingua inglese), ognuno completo di tutto il regolamento e del giusto contesto per essere pronto all’uso. Il loro numero totale non è casuale, in quanto sono stati sviluppati nel 2019, uno per mese.
Le autrici li presentano come idee stravaganti e originali, che spaziano dall’essere teneri all’essere spaventosi. A mio parere sembrano voler toccare vari argomenti caldi, come l’emancipazione femminile, il capitalismo e la morte, senza però rinunciare ad un lato ironico. Ogni gioco contenuto in questa raccolta ha anche un proprio sistema di gioco; alcuni utilizzano dadi, altri tarocchi e altri ancora meccaniche decisamente meno convenzionali. Davvero POCO convenzionali.
I giochi sono anche disponibili singolarmente su DriveThruRPG, al prezzo di circa 7$ (6,35€) l’uno; il link per trovarli ve lo alleghiamo nella seguente carrellata di presentazione (che segue l’ordine dei mesi di creazione dei GdR):
- Return to Wonderland (gennaio): i giocatori interpretano Alice (e i suoi amici fantastici) che ritorna nel Paese delle Meraviglie, ritrovandosi però di fronte ad un mondo molto più cupo e dominato da un tiranno da sconfiggere.
- Bloody Demon Slayers (febbraio): i personaggi sono dei combattenti che fronteggiano le forze del male grazie all’influsso luna che dona loro poteri in base alla fase del loro ciclo mestruale.
- Keepers of Antarra (marzo): i giocatori interpretano potenti entità che controllano linee di potere magico nella terra di Antarra; queste vene cristalline garantiscono il controllo e la possibilità di plasmare il mondo.
- Guardians of Aimsir (aprile): per creare i personaggi si devono colorare degli unicorni; lo scopo del gioco è colorare poi tutti insieme il libro dell’avventura per combattere le minacce del proprio regno fiabesco.
- Het Tijdschrift (maggio): i giocatori devono leggere le memorie di alcune eroine non riconosciute della seconda guerra mondiale e farle riecheggiare al termine del conflitto, attraverso le persone da loro salvate.
- We Die Here (giugno): prendendo spunto da varie serie TV, questo gioco fa interpretare gli abitanti di una sperduta e inquietante cittadina, facendo loro vivere i rapporti umani e dando al luogo stesso un ruolo centrale.
- The Wicked Sisters (luglio): fa vivere una storia in tempi remoti e ancestrali, in cui almeno una di queste sinistre figure femminili deve riuscire a giungere in una nuova terra per continuare la discendenza.
- Kitten Witches (agosto): piccoli gattini magici (che un giorno diventeranno famigli di una strega buona) devono salvare i bambini durante la notte del Sabbath, quando la strega è assente.
- The Everlasting (settembre): i protagonisti di queste storie sono gli spiriti guardiani di alcune famiglie (intese nella loro estensione nel corso dei secoli) e devono collaborare per proteggerle dai pericoli del loro tempo.
- Camp Pleasant (ottobre): i personaggi vivono un’ultima sera di vacanze insieme e lo fanno raccontandosi storie e segreti intorno ad un focolare; sta a loro decidere se dare spazio anche ad un lato horror con un omicidio.
- You and I at the End of the World (novembre): due giocatori vivono l’esperienza del cosa ci sarà dopo la fine del mondo; dopo aver vissuto soli per anni, prendono contatto e riscoprono i valori di un rapporto umano.
- Haven AE (dicembre): i protagonisti sono gli avatar digitali degli ultimi uomini sopravvissuti in uno scenario cyberpunk; il loro ruolo è quello di ribellarsi al capitalismo e muovere la rivolta contro il codice.
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