Con grande piacere torniamo a scambiare due parole con La Compagnia delle 12 Gemme e, con questa intervista, approfondiremo la nostra conoscenza riguardo al progetto di Uno Sguardo nel Buio nella sua interezza.
Negli scorsi mesi abbiamo parlato della quinta edizione del manuale di gioco localizzata in italiano, contenente anche il Messaggero di Aventuria (per maggiori informazioni vi rimando alla nostra recensione). Questo inserto ha anche vinto il nostro Premio Originalità agli NDU Awards 2020 (secondo la giuria composta dalla nostra redazione).
Iniziamo con un piccolo inciso. Il Messaggero di Aventuria ha vinto il nostro Premio Originalità agli NDU Awards 2020. Nessun gioco di ruolo può vantare una pubblicazione cartacea che riporta le notizie di una ambientazione. Come avete accolto la notizia? E il nostro amato Messaggero di Aventuria continuerà a essere pubblicato regolarmente?
È stata una sorpresa di certo molto gradita!
Il Messaggero di Aventuria è in effetti un prodotto abbastanza unico; non si tratta di un normale periodico ‘redazionale’, ma della collaborazione tra la vasta comunità tedesca di Das Schwarze Auge e degli autori ufficiali, che portano avanti ormai da più di 35 anni la storia di questo mondo parallelo fantasy senza interruzioni.
Leggendo il Messaggero si noterà infatti la presenza di varie firme; quando la firma appare doppia (con l’affiancamento di un nome aventuriano al vero nome dell’autore) questo indica che il contributo in questione proviene da un giocatore. Molti degli articoli del giornale derivano infatti da quello che in tedesco si chiama “Briefspiel” (gioco ‘tramite lettera’ o per corrispondenza). Già dagli inizi di DSA, con questo termine si indicava la creazione del ‘metaplot’ grazie alla fitta comunicazione postale tra giocatori e redattori. Oggigiorno il mezzo di comunicazione non è più la lettera imbucata, ma il termine (e la pratica) è rimasta.
Ci fa molto piacere che lo sforzo di localizzazione del Messaggero sia stato apprezzato; oltre ad essere un giornale sui generis, l’edizione italiana di Das Schwarze Auge è anche l’unica tra le varie localizzazioni ad aver mantenuto questo elemento chiave del gioco.
Avete scelto di non appoggiarvi più a Kickstarter ma di effettuare un crowdfunding casalingo. Cosa vi ha fatto optare per questa scelta? Cosa cambia per i sostenitori? Ve lo chiediamo anche perchè in questa intervista parliamo anche di nuovi prodotti che arriveranno in Italia grazie a La Compagnia delle 12 Gemme.
È stata una scelta dibattuta, ad essere onesti. La motivazione per cui abbiamo evitato un secondo Kickstarter e abbiamo fatto tutto ‘in casa’ è duplice.
La prima è ottimamente spiegata da un commento del sempre venerabile Helios Pu su questo tema: le campagne Kickstarter, soprattutto in questo ambito, si riducono spesso a delle campagne di prevendita infiocchettate.
Mentre nel caso di materiale originale il meccanismo degli ‘stretch goal’ può effettivamente arricchire il prodotto, questo è molto più difficile quando si tratta di materiale su licenza, sul quale si hanno pochi margini creativi.
In secondo luogo, non riteniamo che sia utile per i giocatori interessati ad Uno Sguardo nel Buio vedere il futuro del gioco periodicamente appeso a un filo. Soprattutto vista l’infinita ricchezza del materiale originale di Das Schwarze Auge che esiste e che intendiamo localizzare!
Si tratta quindi di una (onesta, crediamo) campagna di prevendita, che ci permette di non disperdere le nostre esigue forze e di risparmiare sulla ‘tassa’ di Kickstarter, facendo ricadere questo risparmio direttamente su chi ci sosterrà.
Che contenuti dobbiamo aspettarci in L’Almanacco di Aventuria? Come sarà strutturato?
L’Almanacco è il mio manuale preferito di Uno Sguardo nel Buio e non vedevo l’ora di iniziare a lavorarci! Si tratta a tutti gli effetti di un sunto di 35 anni di ‘evoluzione’ del continente condensato in circa 260 pagine.
I primi capitoli presentano informazioni di natura prevalentemente geografica, descrivendo in dettaglio tutte le varie regioni di Aventuria. Si spazia dalle ruvide coste dei thorwaliani (i ‘vichinghi’ di Uno Sguardo nel Buio), alle distese di ghiaccio al nord, le rigogliose terre centrali, le maledette terre d’ombra, il deserto, le esotiche terre dei tulamidi, le paludi, le foreste tropicali e le isole del sud, in quello che potremmo definire i Caraibi aventuriani.
Il continente è molto eterogeneo nella sua composizione, una vera ‘pastiche’ di ambientazioni fantasy diverse, ma collegate tra loro da una storia comune.
L’ambientazione di Uno Sguardo nel Buio si distingue anche per la sua attenzione al dettaglio, anche per le particolarità più… minuziose, diciamo. Infatti l’Almanacco dedica un capitolo intero a dettagli culturali, tra cui le lingue, i calendari, il sistema feudale, i titoli nobiliari, le forme di saluto, cibo, sport ed arte, e un capitolo al commercio, dove si entra nello specifico su leggi, pesi e misure, mercati, tasse e addirittura dogane.
Oltre a questo trovano spazio un bestiario, con 11 creature di cui alcune che riprendono quelle della prima edizione, un erbario, il pantheon delle divinità, una lista di personalità in vista e un capitolo dedicato alla storia del continente.
Va sottolineato che tutti i testi del manuale sono realizzati come veri e propri ‘spunti di gioco’. Ogni capitolo e ogni sezione servono come ispirazione per la creazione di eroi o di avventure.
L’ultimo capitolo in particolare, riservato in teoria ai narratori, racchiude una serie di misteri ancora inesplorati di Aventuria; questi si prestano molto bene a fornire materiale per le proprie campagne di gioco, in modo da allinearle alla storia corrente ufficiale.
Insomma, si tratta di una vera e propria Lonely Planet di Aventuria, per giocatori e narratori.
Leggendo la parte di descrizione del Kosh nell’avventura Rivelazione Celeste abbiamo molto amato le tante piccole perle date su quella regione. Storie e fiabe, usanze, anche un glossario. Tali informazioni saranno presenti per le altre regioni?
Esatto, è proprio questa ricchezza di contenuti che pensiamo traspaia anche dalle pagine dell’Almanacco.
Trattandosi di un manuale dedicato all’intero continente, le singole regioni non vengono approfondite con il dettaglio visto nell’avventura, per esigenze di spazio; ma ci sono anche nell’Almanacco molti elementi di colore dai vari luoghi di Aventuria, tra cui usanze, superstizioni e anche un paio di canzoni.
Ma ogni avventura, ogni manuale e ogni numero del Messaggero serve effettivamente a comporre un tassello del mondo di gioco nella sua interezza.
L’offerta include un pacchetto di mappe, giusto?
È prevista una scatola cartonata con un pacchetto di sette mappe in vari formati. Oltre alla mappa in gran dettaglio (in formato A1) del continente ci saranno mappe politiche e regionali, in aggiunta a un set di mappe ‘in-game’, che rappresentano il mondo di gioco visto attraverso gli occhi di un cartografo aventuriano.
Quali sono le prossime uscite previste? Confermerete la formula del crowdfunding casalingo?
A completare il set di base di manuali uscirà in futuro il bestiario, che va ad offrire una variegata selezione di creature aventuriane di tutti i tipi; dagli animali comuni alle creature mostruose, dai draghi ai demoni. In aggiunta al bestiario è previsto anche altro materiale che va a rimpolpare la selezione di avventure, ma che annunceremo più avanti.
Ovviamente questo avverrà in parallelo al Messaggero di Aventuria che continuerà la sua cadenza bimestrale e la collana delle Opere Eroiche, che vengono pubblicate a cadenza trimestrale.
Per quanto riguarda le modalità con cui offriremo il materiale andando avanti, valuteremo nei prossimi mesi quando concluderemo la realizzazione dell’Almanacco.
Ringraziamo ancora La Compagnia delle 12 Gemme per averci rilasciato questa intervista e non vediamo l’ora di poter leggere i nuovi e interessanti manuali di Uno Sguardo nel Buio!