Ringrazio Midnight Tower per averci inviato una copia di Rise of the Ice Dragons Trilogy da recensire. Questa loro campagna per D&D5e è disponibile con copertina rigida al prezzo di circa 50€ (insieme a tanti altri contenuti, alcuni anche gratuiti) sul loro sito ufficiale; in alternativa anche disponibile con copertina flessibile a circa 42€ o in formato digitale a circa 15€.
Innanzitutto facciamo chiarezza: Rise of the Ice Dragons Trilogy è, come facilmente intuibile, una raccolta di tre avventure in lingua inglese (The Frozen Labyrinth, The Quest for the Last Orbstone ed Enter Drakenberg Castle) per D&D5e a livello scalabile. Cosa significa? Semplice, ognuna di esse contiene tutte le correzioni necessarie per farla giocare a livelli differenti. In pratica quest’opera è adatta a party di qualsiasi livello, dall’1 al 20. Molto utile ed elegante come impostazione!
Le avventure sono narrativamente collegate e si svolgono nella regione, Eastern Farraway. Quest’ultima è piacevolmente raffigurata in una mappa a inizio libro che può tornare utile per tutte e tre le avventure. A proposito, ora vediamo dove ci porteranno nello specifico!
Draghi e lande ghiacciate: la trama
[Questo paragrafo è l’unico che contiene alcuni spoiler minori sulla trama, poichè sarebbe impossibile parlare degli eventi delle avventure senza citare alcuni dettagli delle precedenti]
The Frozen Labyrinth inizia con i personaggi che vengono informati da uno studioso dell’esistenza di alcune sfere magiche; una è già in suo possesso, un’altra si trova in un labirinto ghiacciato non troppo distante. Gli avventurieri si adopereranno per trovarla, ma oggetti di tale potere fanno gola a molte creature. Se ce la faranno, la riportano allo studioso, ma la loro ricerca non si conclude qua.
In The Quest for the Last Orbstone il party viene informato dallo studioso della presenza di un misterioso culto; anch’esso è interessato a questi oggetti magici ed è già in possesso di uno di essi. Inizia allora il viaggio per raggiungere il loro covo, sebbene nessuna strada sia realmente sicura. E il covo stesso, oltre alla sfera magica, contiene sorprese decisamente pericolose.
Ora gli avventurieri hanno tutte e tre le sfere, ma all’inizio di Enter Drakenberg Castle ricevono un messaggio da parte di un’antica entità che ha rapito lo studioso e, in cambio della sua vita, richiede proprio quegli oggetti magici; il suo scopo è attuare un piano dalle possibili conseguenze devastanti. I personaggi si recano ad un castello per cercare di fermare questa creatura e salvare lo studioso, sebbene sulla strada debbano superare delle prove specifiche. Ma se dovessero avere successo sarebbero riconosciuti come eroi di queste terre!
In generale la trama è semplice ma efficace. Non presenta colpi di scena incredibili e inaspettati, ma non cade nemmeno nella monotonia. Fa quello che deve, con semplicità, aggiungendo anche alcuni spunti interessanti. Le sensazioni che mi ha suscitato (forse per l’ambientazione, forse per alcuni nemici o forse per alcuni dettagli norreni) mi hanno fatto tornare in mente l’intramontabile Icewind Dale, prodotto ufficiale di Wizards of the Coast.
La struttura di Rise of the Ice Dragons Trilogy
Il manuale conta in totale circa 160 pagine e sembra letteralmente l’unione di manualetti più piccoli, ognuno con il proprio indice, la propria introduzione e tutto ciò che ci si aspetterebbe da un manuale completo. Ho sentito un po’ la mancanza di un indice generale, che indichi per lo meno dove inizia un’avventura e dove finisce l’altra, in modo da non dover cercare ogni volta la pagina corretta. Mi rendo conto che seguendo con calma la narrazione e giocandola non se ne sarebbe probabilmente sentita la mancanza, ma avrei gradito questo dettaglio aggiuntivo.
Le prime tre sezioni, come spiegato in precedenza, sono le tre avventure. Ognuna presenta la sinossi degli eventi, il materiale contenuto, alcuni consigli per il master e un prezioso link per poter ottenere tutto il necessario per giocare l’avventura attraverso una piattaforma online; si può quindi accedere a mappe e pedine e questo dettaglio mostra grande cura per il lavoro svolto dagli autori. Successivamente incontriamo un diagramma dell’avventura, i capitoli spiegati nei particolari e alla fine un’appendice con i nuovi mostri, gli oggetti specifici, le mappe delle zone più importanti, le schede per scalare l’avventura in base al livello del party e preziose notizie sul mondo e sui personaggi che è possibile incontrare.
Dopo di esse è possibile trovare The Ice and Magic Compendium, un supplemento con nuovi incantesimi, creature, oggetti magici e altri elementi a tema con questa campagna. Sono elementi originali rispetto a quelli incontrati in precedenza; ho apprezzato molto questa aggiunta poichè fornisce preziosi spunti per creare personaggi e situazioni a tema, sia per queste avventure che per qualsiasi altra campagna.
L’aspetto “fisico” dell’opera
Il lato estetico di Rise of the Ice Dragons Trilogy è semplicemente stupendo. La prima cosa che si nota è una robusta copertina rigida, che protegge adeguatamente il volume, fornendo le solite e necessarie informazioni basilari sull’opera stessa. Le pagine al suo interno sono spesse e piacevoli al tatto; presentano una colorazione simile a quella di una pergamena, ma senza appesantire minimamente la lettura. Questo è anche possibile grazie a font molto chiari e a tema, sebbene differenti per ogni sezione (testo, riquadri, note,…); all’inizio di ogni capitolo notiamo anche un delizioso capolettera decorato. Il testo è poi disposto sulle consuete due colonne, avvicinandosi molto all’estetica dei materiali ufficiali di D&D5e.
Le illustrazioni non sono da meno e si fondono perfettamente con lo stile di quest’opera. Il livello qualitativo è davvero alto, con alcune immagini che fanno voglia di essere riutilizzate anche per altre campagne. A essere sincero ho notato che non tutte appartengono allo stesso artista e la differenza un po’ salta all’occhio. Queste leggere discrepanze emergono anche nello stile, ma non rovinano l’aspetto del manuale.
Ultime considerazioni su Rise of the Ice Dragons Trilogy
Le impressioni che mi ha lasciato questo manuale sono davvero molto buone. Esteticamente regge tranquillamente il confronto con volumi più blasonati, attirando l’attenzione del master e dei giocatori alla prima occhiata. I contenuti risultano molto completi; non fornisce solo gli strumenti per vivere una campagna di media durata, ma dona al narratore anche tanti ulteriori spunti da inserire in altre avventure. La trama è semplice, classica ma rispetta le attese che genera; la possibilità di farla vivere a gruppi di qualsiasi livello ne aumenta il valore.
Mi sento quindi di consigliare Rise of the Ice Dragons Trilogy a chiunque abbia voglia di una bella storia tra ghiacci e draghi e a chiunque voglia aggiungere un bel manuale di D&D5e alla propria collezione.
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