Partiamo col dire che 17th Century Minimalist, snello gioco di ruolo in inglese di emarginati nel 17esimo secolo, per me è una piccola opera d’arte. Tutte le altre parole di questa recensione sono superflue. Per una volta un logorroico come me, amante dei tomi e dei grandi sistemi, è stato conquistato da qualcosa di semplice, di poche parole e minimalista anche nel titolo. Tutto minimo, tranne il valore di questo prodotto.
Abbiamo ricevuto gratuitamente una copia del bundle 17th Century Minimalist da parte di Games Omnivorous, casa editrice di giochi che credo batta ogni record di brevità nella descrizione di sè stessa:
Pubblichiamo giochi bizzarri e minimalisti.
Games Omnivorous
La maggior parte sono OSR. Alcuni no.
Tutti stampati in Portogallo.
17th Century Minimalist è la prima voce della collana Minimalist RPG. Di questo stesso editore abbiamo già scritto una recensione su The feast on titanhead. Oltre che sul sito è possibile acquistare le copie fisiche del gioco presso il celebre negozio Stratagemma di Firenze.
Qualità fisica e arte di 17th Century Minimalist
Da lontano 17th Century Minimalist mi è sembrato un semplice libricino dagli strani colori. Più mi avvicinavo invece più rimanevo rapito dalla bellezza e dalla qualità di ciò che tenevo tra le mani. Un piccolo manuale di 40 pagine in bianco, nero e due colori eleganti – rosso sangria e azzurro carta da zucchero -, rilegato con un filo dello stesso rosso. Insieme a esso una cartellina in cartoncino dello stesso stile, con all’interno 5 avventure composte ognuna da un cartoncino composto da due o tre facciate. Pur trattandosi solo di carta e cartoncino, si può percepire al tatto la qualità dei materiali, anteprima di un livello che viene mantenuta in tutto il compartimento grafico.
La grafica è impeccabile nelle mappe e nelle piantine presenti nelle avventure. Le illustrazioni, realizzate da Offworld Bogil Initiative, hanno uno stile unico e particolare, un misto di matita e acquerello che si amalgama perfettamente all’insieme cromatico del prodotto e all’approccio minimalista. Disegni ricchi di dettagli e dalle linee precise e ricercate non avrebbero avuto alcun senso.
Un grande lavoro di impaginazione
L’impaginazione di 17th Century Minimalist è frutto di un lavoro attento, che mira sia alla chiarezza che all’eleganza. Il manuale è composto quasi completamente dalle classiche due colonne, ben accompagnate da titoli, sottotitoli ed elenchi di facile consultazione. La vera bellezza però sta nelle avventure, ognuna diversa nell’impaginazione, nello stile e nell’impatto visivo in base al tipo di storia che si va raccontando.
Dove serve domina la mappa di una città, quando invece la storia è in un unica locanda ecco una piantina precisa. Se invece il centro di tutto sono i personaggi, elenchi delle dramatis personae a tutta pagina.
Se c’è un appunto da fare, ma proprio per non lasciarne passarne nessuna, gli elenchi di personaggi appena citati compattati in poco spazio e in due colori sono un po’ pesanti da leggere e difficili da navigare. Ma stiamo parlando dell’unico difetto che ho trovato in tutto il bundle!
Il manifesto di 17th Century Minimalist
Avete ragione, non siamo ancora arrivati al punto centrale di questa recensione, ovvero il gioco di ruolo. Trovo che la descrizione più calzante si trovi nel retro del manuale:
Benvenuti in 17th Century Minimalist. E’ un gioco veloce e mortale con un pizzico di macabro umorismo che mette i giocatori nei panni di emarginati nell’Europa del 17esimo secolo. Giocherete imbroglioni, ladri, ex soldati, spadaccini falliti e medici meschini, in giro per il vecchio continente alla ricerca di denaro e gloria. Il sistema è progettato per permettere una rapida creazione del personaggio, compatibilità con altri giochi (per lo più OSR) e uno stile di gioco spericolato.
Andre Novoa
Seguono i punti salienti che descrivono e differenziano al meglio questo prodotto, sempre presi dal retro del manuale:
Tutte le regole sono semplificate all’essenziale. L’ambientazione è un 17esimo secolo storico e low-fantasy. Ha armi da fuoco con otturatori a pietra focaia.Non ha magia. Il combattimento è veloce, mortale e spaventoso. Perchè? I personaggi non ottengono punti ferita passando di livello. Ha meccanismi narrativi per l’esperienza e la reputazione.
Andre Novoa
Se vi chiedete com’é nato 17th Century Minimalist si tratta semplicemente di un sistema casalingo che dava buoni risultati all’autore Andre Novoa, il quale (per nostra grande fortuna) ha deciso di metterlo in bella copia (bella è riduttivo) e di pubblicarlo.
Un’occhiata al sistema
Le fonti di ispirazioni del sistema indicate dall’autore comprendono The Black Hack, Lamentations of the Flame Princess, Troika!, Sharp Swords & Sinister Spells, Dungeon Crawl Classics, Motherships. Si tratta di un sistema a d20 inverso, quindi con l’obiettivo di ottenere un risultato il più basso possibile. E’ veramente minimalista e potete immaginare il susseguirsi di paragrafi dai nomi sentiti e risentiti come iniziativa, danno, equipaggiamento e così via.
Oltre alle peculiarità che rendono il gioco pericoloso e mortale, che vedremo dopo, ci sono tanti dettagli che differenziano 17th Century Minimalist diverso dal classico fantasy medievale. Le armi da fuoco, potenti ma rischiose, tra cui spiccano per tamarraggine la pistola-ascia e la pistola a piede di anatra, cioè una pistola con 4 canne che (in teoria) sparano tutte e quattro a ogni colpo.
Poi ci sono semplici ma complete regole che si soffermano sul sopravvivere in un mondo reale e difficile. Malattie, effetti di droghe e alcool, carenza di beni per via di guerre o altri problemi.
Il gioco dà il meglio di sè in piccole campagne, per cui c’è un semplice sistema di avanzamento, che consente di arrivare fino al quinto livello. Dà maggior profondità alle storie anche un punteggio di reputazione che, sebbene sia strutturato da 1 a 12, avrebbe più senso considerarlo da -6 a +6, tenendo conto del fatto che gli estremi sono ugualmente impattanti, in negativo e in positivo.
Quando il gioco si fa duro, i duri sono da ruolare!
Vale la pena soffermarsi su qualche particolare che rende l’idea di quanto questo gioco sia caratterizzato da un ritmo veloce e da un combattimento mortale. Il concetto di base è “la vita è dura, fattene una ragione”. Vediamo alcuni esempi.
Iniziativa. Si mette in un sacchetto un dado diverso per ogni giocatore, uno per gli avversari e un dado neutrale. L’iniziativa è l’ordine di estrazione. Se esce il dado neutrale il turno finisce. Il tuo dado non è stato estrato? Mi spiace, spera nel prossimo round.
Fallimento. Hai tirato un 20? Ti ferisci o ferisci un alleato. Se non è possibile, l’arma diventa inutilizzabile.
Armatura. Ogni punto di armatura vale 1d6 per assorbire i danni. Una volta usato quel d6 non potrà più essere tirato fino a un riposo lungo, nel quale l’armatura va riparata. Se non si riesce a riparare? Semplice, la si butta.
C’è da dire che le classi sono semplici, ma ben strutturate, con abilità che hanno un impatto importante nel gioco e, pur appartenendo alle solite conosciute categorie, sono divertenti da giocare.
Le avventure del bundle di 17th Century Minimalist
So che tra poco penserete che non ho voglia di fare il mio lavoro di recensore, ma cosa vi devo dire? Il miglior modo di presentare le mini-avventure contenute nella cartellina è di riportarvi le sinossi presenti nel prodotto stesso!
Wild Witch Chase (La Caccia Selvaggia alla Strega) gioca con la morale e le credenze religiose. E’ orribile e i giocatori dovrebbero sentirsi estremamente in colpa, se giocano il modulo come è pensato.
Ticking Time Bomb (La Bomba a Orologeria) è una parodia delle guerre mercantili, tipiche dell’Italia dell’epoca, divisa in città stato in conflitto.
Black Plague Now (La Peste Nera Ora) getta i giocatori negli orrori delle epidemie del 17esimo secono. La Peste Nera del 1348 rimane senza pari, ma anche quelle del 1600 hanno fatto passare brutti momenti.
Hedge Death Maze (Il Labirinto di Siepi della Morte) fa assaggiare il lussuoso, barocco e sprecone mondo dell’arrogante nobiltà, nel momento di essere superata dalla crescente borghesia.
Cluster Fuck Inn (La Taverna delle Trombate di Gruppo) gioca con le società segrete, i complotti, l’alchimia e la scienza dell’epoca. E’ anche un tributo al Pendolo di Coucault di Umberto Eco.
Le avventure sono composte di pochi paragrafi, necessitano della capacità di trasformare le poche ma brillanti informazioni in una narrazione completa e coinvolgente. Ma il nocciolo di ognuna di esse c’è ed è simpaticamente e dannatamente brillante.
Ultimi pensieri su 17th Century Minimalist
Ho speso molte parole per un gioco alla fin fine composto da neanche 40 pagine di informazioni, ma ne avrebbe meritate ancora di più. E’ un prodotto molto schietto, dice fin da subito di cosa si tratta e com’è fatto. Semplice e diretto. Se l’ambientazione piace e ci si trova bene con i regolamenti veloci e snelli, dire che consiglio questo prodotto è dire poco. Ho stravolto il mio calendario delle sessioni per inserire almeno un paio delle mini avventure proposte.
Sia il manuale che la cartellina con le avventure sono in vendita sul sito di Games Omnivorous al prezzo di 20€ l’una. C’è poi l’offerta bundle che permette l’acquisto di entrambi i prodotti a 35€. Per chi non avesse in mente con chiarezza una storia da raccontare consiglio fortemente il bundle, perchè le avventure sono valide, varie e danno un’ottimo input per iniziare a sviluppare proprie storie.
In breve, perchè mi è piaciuto così tanto? Perchè è un gioco semplice e duro, fatto con eleganza e simpatia. E io non resisto a chi ha umorismo, eleganza e fa qualcosa di coerente e omogeneo con così grande attenzione ai dettagli.