Oggi parliamo di Four Against Darkness, un gioco di esplorazione di dungeon in solitario o cooperativo. Creato dal ternano Andrea Sfiligoi, prodotto dapprima in lingua inglese, giunge in italiano grazie a SKS Giochi in una versione riveduta e arricchita. Four Against Darkness è disponibile in versione digitale sul sito Ganesha Games a meno di 10€ oppure in versione cartacea a circa 16,90€ distribuito nei negozi di giochi in collaborazione con MS Edizioni.
Proprio da Ganesha Games ci è giunta una copia in PDF del manuale base a scopo valutativo. Quindi non perdiamo tempo e addentriamoci nell’oscurità!
Com’è nato Four Against Darkness
Possiamo raccontare la nascita di questo gioco direttamente con le parole del suo autore:
Four Against Darkness nasce dalla mia esigenza di giocare qualcosa di simile a un gioco di ruolo (senza dover dipendere dalla presenza di altri giocatori) e un libro-game (senza però passare ore a leggere, ma sottolineando la parte “gioco”). Il gioco doveva essere semplice dal punto di vista matematico, altamente randomico e giocabile senza l’ausilio di plance, carte o altri ammennicoli. Il tutto andava condito con una buona spruzzata di nostalgia, perché sono conscio che il giocatore medio di oggi è un uomo di mezz’età che ricorda con piacere i suoi anni giovanili…
Andrea Sfiligoi, dalla sua intervista per il sito “Giochetti e Sfizietti”
Il classico non passa mai di moda
In Four Against Darkness il giocatore gestisce un gruppo di quattro esploratori (3 a testa nella versione cooperativa). Gli eroi sono creati a partire da 8 classi, tre delle quali sono classi razziali (l’elfo, il mezzuomo e il nano), nostalgiche citazioni di giochi che furono. Le schede sono elementari, in un A4 c’è spazio per l’intero gruppo e le classi sono semplici e classiche versioni dei personaggi a cui tutti siamo abituati. La creazione del personaggio dura il tempo di percorrere qualche gradino e aprire la prima porta del dungeon.
Stesso discorso di semplicità e classicismo lo ritroviamo negli incantesimi. Sono solo sei: benedizione, fuga, fulmine magico, palla di fuoco, protezione, sonno. Di cos’altro vorrete mai avere bisogno? Così anche l’equipaggiamento è basilare e armi e armature sono solo elencate per tipologia.
Nel gioco si deve esplorare un dungeon popolato di mostri, cosparso di trappole, porte segrete, indizi e tesori. Leggendo il manuale mi è veramente arrivata un’ondata di nostalgia. Io adolescente, insieme ai miei amici, in tavernetta a esplorare dungeon ogni sabato pomeriggio senza desiderare altro dalla vita.
Four Against Darkness ha una natura rapida ed esplosiva, fatta di 6 che esplodono e di 1 che significano fallimento automatico senza mezzi termini. Un vero Old School che fa pochi sconti, insomma. D’altronde Andrea Sfiligoi inserisce tra le fonti di ispirazione la prima edizione di D&D, Tunnel & Trolls e la serie di librogame Fighting Fantasy, roba da storia del gioco di ruolo.
Four Agains Darkness nel dettaglio
Con due dadi a 6 facce si fa tutto, quantomeno per il gioco base. Poi, col crescere dei personaggi e attraverso i supplementi pubblicati, si arriverà a dadi con più facce per sottolineare la crescita degli eroi. L’azione è sempre in mano ai protagonisti che tirano sia in attacco che in difesa contro valori fissi.
E il dungeon? Lo decidono i dadi e lo si disegna man mano! Ci sono 6 stanze iniziali e 36 possibili ulteriori sviluppi, decisi con il lancio di 2d6. Le si può ruotare o modificare leggermente per collegarle bene alla mappa già disegnata, dopodiché si guarda cosa c’è dentro. Attraverso la stessa casualità è possibile popolare le stanze, trovare porte segrete o trappole e rendere vivo e unico il luogo che si sta esplorando attraverso oggetti, caratteristiche o eventi.
I mostri possono essere stanziali oppure erranti per il dungeon. Si dividono in minori, maggiori e nel boss finale. Le regole del combattimento sono semplici, ma grazie ai dadi il comportamento di chi o cosa si incontra potrà essere molto diverso. Perciò non è solo disegnare una mappina e tirare dadi finchè non muoiono i personaggi o il mostro, c’è molto di più.
I personaggi, a furia di superare ostacoli, possono ottenere un tiro per provare a passare di livello. L’edizione base di Four Against Darkness prevede che si possa arrivare fino al quinto livello. Per chi vuole di più ci sono i mostri diabolici con le loro varianti o Quattro Contro l’Abisso, uno dei supplementi, che permette di giocare con personaggi dal quinto al nono livello.
Four Against Darkness: sempre e dovunque!
Four Against Darkness è stato essenzialmente progettato per essere giocato in solitario, ma è possibile anche cimentarsi in una modalità competitiva per due giocatori oppure una modalità cooperativa per divertirsi in compagnia. Il materiale necessario è davvero minimo: una matita, due dadi a sei facce e un foglio di carta quadrettata. Miniature e altri orpelli possono aiutare ma non sono assolutamente necessari.
Se si aggiunge che il tempo di preparazione è quasi nullo, che una partita dura quanto si vuole e che l’alta randomizzazione lo rende facilmente rigiocabile, viene da sè che stiamo parlando di un gioco che può veramente essere sfruttato in quasi qualsiasi luogo e in ogni momento disponibile.
Si può giocare a tempo, si può giocare per sconfiggere il mostro finale, oppure puntare anche ad uscire vivi dopo aver fatto ciò. Ci sono regole per riposare, per salvare i personaggi pietrificati, per l’ordine di marcia, per il bottino. Tutto quello che può essere oggetto di gioco in maniera semplice e pratica è stato preso in considerazione e reso in maniera tale da poterne godere senza bisogno di troppe regole o preparazione.
L’estrema semplicità e il numero esiguo di alcune scelte non devono far pensare a un gioco poco longevo che sfocia nel ripetitivo. Le situazioni finiscono per essere sempre diverse, specialmente nella modalità cooperativa. Inoltre sono presenti un gran numero di supplementi che andremo a sviluppare nel dettaglio in un altro articolo.
Il prodotto digitale
Al momento possiamo solo dare una valutazione all’edizione digitale di Four Against Darkness. Il manuale è composto da 106 pagine in bianco e nero impaginate a doppia colonna. Il contenuto è semplice e la lettura scorrevole. Le immagini delle classi sono molto belle e dal tratto moderno, mentre il resto del prodotto presenta immagini più semplici, ottime per ricreare ancor di più la nostalgia per lo stile grafico dei primi giochi di ruolo.
Le tabelle sono grandi e facili da consultare, le classi e i mostri descritti in maniera sintetica e precisa. Così anche le mappe delle stanze casuali. Alla fine del manuale ci sono alcune pagine di riepilogo che permettono di avere sottomano lo scheletro principale del gioco. Forse essendoci un po’ di tabelle da consultare qua e là la versione fisica potrebbe essere più comoda.
Ovviamente un po’ di colore, una copertina più nitida e qualche malizia nell’impaginazione avrebbero dato un tocco più accattivante al manuale, ma probabilmente avrebbero influito su un prezzo che invece è molto accessibile, anche vista la longevità del prodotto.
Ultimi pensieri prima di affrontare l’oscurità
Four Against Darkness è un prodotto molto a fuoco. Offre con estrema chiarezza una finestra su un dungeon old school sempre diverso, permettendo di viverlo sia da soli che con amici. Le regole sono semplici da ricordare e da applicare e le tabelle casuali generano veramente molti dettagli, dando profondità all’esperienza in solitaria e fornendo anche appigli per ampliare la narrazione in un gioco di gruppo.
Il prezzo è molto interessante, in particolare se si pensa in quante situazioni si può decidere di prendere quattro eroi e condurli in un dungeon anche da soli, con poco tempo e in quasi qualunque ambiente. Inoltre sono presenti sul mercato molti supplementi, che No Dice Unrolled vi svelerà in seguito, con i quali è possibile ampliare e diversificare l’esperienza di gioco.
C’è poco altro da dire se non fare i complimenti ad Andrea Sfiligoi per aver avuto l’idea di creare un gioco che ha una sua collocazione ben precisa e poco esplorata da altri prodotti. E ringraziare SKS Giochi, MS Edizioni e Ganesha Games per permetterci di averlo in italiano, in modo da poterne godere in maniera ancora più facile e immediata.
Ottima recensione! “Leggendo il manuale mi è veramente arrivata un’ondata di nostalgia. Io adolescente, insieme ai miei amici, in tavernetta a esplorare dungeon ogni sabato pomeriggio senza desiderare altro dalla vita.” parole sante! Il gioco ti permette un tuffo dove i giochi erano semplici ma belli. Invito a chi è curioso di venire nel gruppo italiano ufficiale per avere notizie,nuove avventure gratuite o semplicemente per un saluto!
Grazie mille! 🙂
In ogni caso e’ quella nostalgia positiva che permette di staccare da tutto per un po’ e gettarsi nei mondi che ci hanno sempre fatti emozionare. E vista la bellezza di questa community sono certo che nel gruppo troverete amici e idee preziose!