Da poche settimane Mana Project Studio ha annunciato Norse Grimoire, un manuale per D&D5e completamente dedicato alla magia rituale norrena. Fino ad ora si sapeva davvero poco a riguardo, ma siamo riusciti a strappare un’intervista esclusiva a Marco, uno degli autori, in modo da potervi svelare qualche succosa anticipazione. Di seguito saranno svelati tanti aspetti ancora oscuri di questo attesissimo manuale, ma non è finita qui. In fondo all’articolo troverete anche una sorpresa…
Nella stesura farete riferimento anche ai testi originali o soltanto alle (validissime) analisi di Mila Fois?
La sfida è quella di fornire quante più fonti possibili, tenendo ben a mente due fattori molto importanti. Il primo è che si tratta di una tradizione orale che di rado ha lasciato dietro di sé una documentazione diretta ma che ben più spesso è stata riportata da altri popoli e da essi largamente romanzata. Il secondo fattore è che sul lavoro di documentazione storica di Mila si aggiunge un livello di interpretazione fantasy della cultura norrena. Non dissimile a quanto fatto in Journey to Ragnarok.
Sarà proposto tramite la formula del Kickstarter?
L’idea iniziale ci aveva portato verso un Kickstarter, anche se al momento stiamo valutando anche l’opportunità di pubblicarlo con le nostre forze, idea che ha delle difficoltà ma che permetterebbe forse un’uscita anticipata del libro.
Norse Grimoire è stato pensato per essere giocato con D&D5e. Quanto è legato al sistema? Quanto è facile prendere spunto dal contenuto per esportarlo adeguatamente su altri giochi?
C’è così tanta storia della magia norrena e così tanta lore al suo interno che sarà sicuramente possibile esportarlo su altri giochi. Stiamo in ogni caso lavorando molto duramente sul portare in gioco tutte le rune e i simboli di potere rispettando l’intento del gameplay di DnD.
Se ho ben capito sostituirà a pieno la magia del Player’s Handbook, vero? Questo quindi vorrà dire che, utilizzando il Norse Grimoire, i nuovi incantesimi sostituiranno in blocco quelli originali? E in questo caso come ci si dovrà regolare con le capacità di classe che dipendono dagli incantesimi?
In realtà l’utilizzo di tatuaggi sacri, la tecnica di lettura delle rune o l’arte di incidere gli equipaggiamenti non inciderà sulla presenza della magia. Si tratta di tradizioni magiche ulteriori che vanno ad aggiungersi alle possibilità del giocatore di personalizzare il proprio personaggio. Questo manuale ha l’intento, insieme a Journey to Ragnarok, di completare un’ambientazione fantasy dal gusto nordico e che rispetta quel tipo di tradizioni ma non vuole sostituirsi alle basi del gioco, di cui classi e capacità di classe fanno parte.
Le componenti materiali molto personali di cui avete parlato saranno necessarie per tutti gli incantesimi o solo per alcuni? Saranno tanto ingombranti e/o rare da dover essere gestite con cura durante i viaggi? Saranno solo monouso o potranno essere utilizzate più volte senza consumarle?
Intorno alle componenti c’è un punto molto interessante. Per utilizzare il potere di alcuni simboli/incantesimi, come i Galdrastafir islandesi, c’è spesso bisogno di componenti specifiche o talvolta di una lista di materiali da combinare assieme. Il rituale dovrà essere officiato dal personaggio al meglio delle sue possibilità e a seconda della rarità di certi elementi o della durata del rituale otterremo un effetto più o meno potente. Spesso, al termine di questi rituali, si finisce per creare amuleti o veri e propri oggetti magici. Si tratta di un’opera di crafting che contraddistingue molto la magia nordica. Creare un oggetto per fissare l’intento magico nella realtà.
Come si comporta questo manuale in correlazione con Journey to Ragnarok e quanto sono compatibili? Sarà possibile utilizzare il Norse Grimoire integrando anche le nuove meccaniche di JtR come la classe del Maestro di Rune e il dado Futhark giornaliero?
Norse Grimoire è stato ideato e sviluppato per essere interamente compatibile con Journey to Ragnarok, le sue regole e le sue avventure.
Il seid, vista la scarsità di materiale storico che è giunto fino a noi, sarà completamente assente tra le meccaniche proposte?
Sul seid abbiamo sofferto molto. Lo ammetto. È una delle cose più in assoluto affascinanti della tradizione magica nordica. Ma annettere questa pratica stregonesca di origine sciamanica a questo grimorio avrebbe portato a dover creare un intero mondo di spiriti e presenze al quale rapportarsi. Per come è stato creato questo manuale sarebbe stato molto difficile introdurre quello che supponiamo fosse in potere degli sciamani senza spiegare come questi sciamani lo facevano. Difficile e forse un po’ lontano dal nostro proposito iniziale, che vuole portare qualcosa di storicamente accurato in un mondo di gioco che noi rendiamo reale.
Le novità portate da Norse Grimoire saranno da applicare anche a tutti i mostri pre-esistenti in D&D5e con capacita’ magiche (siano esse innate o un normale lancio di incantesimi)? Allo stesso modo andranno adattati anche tutti gli oggetti magici, le loro capacità e le loro modalità di creazione?
Credo che questo sia uno degli aspetti che solo il narratore può valutare. Anche se è molto difficile che mostri e creature lontane dagli Dei o alla tradizione norrena possano “attivare” poteri che traggono il loro fondamento proprio nel rapporto tra l’uomo e il divino.
Inoltre siamo felici di condividere con voi alcune immagini esclusive. Queste meravigliose illustrazioni sono una succosa anticipazione di cosa troveremo in questo manuale: